Attualmente, la legge sugli stupefacenti riguardo ai medicamenti a base di canapa prevede che, per l'utilizzazione a scopi medici, sia necessaria per lo più un'autorizzazione eccezionale dell'UFSP. Alla luce delle molte richieste, il Consiglio federale crede però che il sistema in vigore non sia più adeguato. Per i pazienti affetti da malattie croniche possono infatti sorgere spiacevoli tempi d'attesa.
La modifica legislativa consentirà di subordinare la coltivazione, la produzione, la trasformazione e il commercio di canapa impiegata a scopi medici all'autorizzazione di Swissmedic. Per esaminare gli effetti della modifica di legge e controllare la prassi nell'ambito della prescrizione, i medici saranno comunque obbligati ad annunciare le cure e a trasmettere i dati rilevanti all'UFSP.
I "senatori" non hanno presentato proposte per ritoccare il progetto. Al Nazionale invece, alcune minoranze inoltrate sia dalla destra che dalla sinistra erano state respinte.
Ad esempio, la prima voleva inserire disposizioni restrittive, come il divieto per i medici di prescrivere medicinali a base di canapa destinati ad essere fumati o l'obbligo per i pazienti che fanno uso di simili farmaci di presentare la ricetta quando richiesto da un controllo delle autorità. La seconda voleva consentire la coltivazione privata di canapa per un consumo a scopo medico e sotto sorveglianza di un dottore.
La sinistra ha anche espresso l'auspicio che simili prodotti possano in futuro essere rimborsati dall'assicurazione malattia obbligatoria. La revisione discussa attualmente non tratta in effetti questo aspetto, ha ricordato nel suo intervento odierno il ministro della sanità Alain Berset.