L'attuale Legge federale concernente l'esecuzione delle convenzioni internazionali concluse dalla Confederazione per evitare i casi di doppia imposizione, del 1951, è giudicata ormai inadeguata, ha spiegato in aula il ministro delle finanze Ueli Maurer. Il progetto di riforma, posto in consultazione tra dicembre 2019 e marzo 2020, ha raccolto un vasto consenso, ha aggiunto.
La revisione della norma, ora denominata Legge federale concernente l'esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale (LECF, perché propriamente non si limita alle sole CDI) di fatto sancisce una pratica che si è consolidata nel tempo, ha spiegato il consigliere federale democentrista.
Il diritto fiscale internazionale è molto cambiato dalla metà del secolo scorso. In particolare si sono verificati cambiamenti notevoli nel contesto delle cosiddette procedure amichevoli, ha sottolineato Maurer.
Queste ultime sono procedure condotte tra Stati e basate su una CDI, o un'altra convenzione internazionale, attraverso le quali, su richiesta di un contribuente, le autorità competenti degli Stati contraenti cercano di rimediare a un'imposizione non conforme alla convenzione.
Procedure amichevoli in espansione
Già le prime CDI che la Svizzera ha concluso nella prima metà del 1900 prevedevano procedure amichevoli per evitare imposizioni non conformi alla convenzione. Tuttavia, negli ultimi 15 anni il numero e, in particolare, la portata finanziaria di tali procedure sono aumentati significativamente.
I casi pendenti si sono moltiplicati di 400 volte, fa notare il Consiglio federale nel suo messaggio alle Camere. Le entrate fiscali interessate dalle procedure possono avere notevoli ripercussioni per Confederazione, Cantoni e Comuni perché gli importi in gioco sono sempre più considerevoli - in oltre il 10% dei casi la disputa verte su un adeguamento della base imponibile di oltre 100 milioni di franchi.
I motivi di tale aumento sono la maggiore interconnessione internazionale delle imprese, ma anche delle persone fisiche, la costante estensione della rete di CDI e in linea di massima anche gli impegni internazionali profusi per ridurre i rischi di trasferimento degli utili tra imprese multinazionali.
Certezza del diritto
La legge attuale non tiene più sufficientemente conto di questa evoluzione. Secondo il Consiglio federale, la LECF colmerà le lacune e assicurerà anche in futuro un'esecuzione giuridicamente certa delle convenzioni concluse dalla Confederazione in ambito fiscale precisando come le procedure amichevoli debbano svolgersi.
Alla luce dei pareri emersi dalla consultazione, sono state apportate al progetto alcune precisazioni, prevedendo un maggiore coinvolgimento dei Cantoni nella preparazione delle procedure amichevoli.
Sgravio d'imposta e sanzioni
Nella nuova legge vengono introdotti anche aspetti essenziali per lo sgravio dell'imposta preventiva secondo le convenzioni internazionali in ambito fiscale. Il contribuente può chiedere un rimborso al più tardi tre anni dopo la fine dell'anno civile in cui è venuta a scadere la prestazione imponibile, indica il disegno di legge.
La Lecf contempla anche le disposizioni penali in relazione allo sgravio delle imposte riscosse alla fonte sui redditi di capitale. A seconda dei casi, la multa può raggiungere 30'000 franchi o il triplo del profitto illecito.