Il progetto di legge, nato da un'iniziativa parlamentare della commissione dell'economia, funge da "controprogetto molto indiretto" alle due iniziative popolari contro i pesticidi sulle quali il popolo sarà chiamato a votare in giugno, ha affermato al Consiglio degli Stati il "senatore" Christian Levrat (PS/FR) a nome della commissione.
Il disegno mira a regolamentare l'utilizzo di queste sostanze in modo più severo e ridurre considerevolmente i rischi per l'essere umano, gli animali e l'ambiente. Vuole anche proteggere le acque di superficie, quelle sotterranee usate come acqua potabile e gli habitat semi-naturali. Obiettivo dichiarato è ridurre i rischi legati all'uso dei prodotti fitosanitari del 50% entro il 2027.
Oggi le due Camere hanno appianato l'ultima divergenza, approvando la proposta della Conferenza di conciliazione. La legge obbligherà i Cantoni a delimitare zone di estrazione delle acque d'interesse generale, ma questa misura sarà soggetta a consultazione. Il Consiglio degli Stati ha dato il suo assenso con 38 voti a 3, mentre il Nazionale all'unanimità.
Le conseguenze di questa misura sono "estremamente importanti" e non riguardano solo l'agricoltura, ha sottolineato Levrat. È pertanto necessaria una procedura di consultazione adeguata prima di imporre la disposizione ai Cantoni. Levrat vorrebbe che questa fosse lanciata il più presto possibile.
Sempre in tema, oggi gli Stati hanno anche respinto con 27 voti a 15 un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale Beat Jans (PS/BS) che chiedeva un divieto dei pesticidi che hanno un grave impatto sulla qualità delle acque sotterranee e dell'acqua potabile.
Ruedi Noser (PLR/ZH), parlando a nome della commissione, ha detto che gli obiettivi dell'iniziativa sono stati raggiunti con il progetto concluso poc'anzi. La sinistra ha cercato invano di sostenere la proposta, ritenendo che una sorpresa non possa essere esclusa durante le votazioni finali di domani.