Aumentare a 65 anni l'età pensionabile per le donne permetterà di sgravare l'AVS di 1,4 miliardi di franchi nel 2030, ha sostenuto Thomas de Courten (UDC/BL) a nome della commissione. Nei primi anni di applicazione delle nuove disposizioni, le donne che andranno in pensione riceveranno una compensazione, ha aggiunto il basilese.
Ruth Humbel (Cetnro/AG) ha sottolineato che oggi già esiste una solidarietà tra uomini e donne in seno all'AVS: "gli uomini versano di più e le donne ricevono di più". Differenze esistono a livello di categorie professionali ed è per questo che occorrono miglioramenti significativi per i settori a basso reddito in seno al Secondo pilastro, ha affermato l'argoviese.
Anche con un'età pensionabile di riferimento a 65 anni, le donne, per via della loro speranza di vita più elevata, riceveranno una rendita due anni più a lungo degli uomini, ha aggiunto Isabelle Moret (PLR/VD), che ha però condizionato il suo sì a misure compensatorie sufficienti.
Per l'UDC il progetto non corrisponde né a un risparmio sui costi né uno smantellamento. "Si tratta di salvare e risanare l'AVS", ha sottolineato Albert Rösti (UDC/BE). Anche le generazioni future devono potere beneficiare di questa assicurazione sociale, ha precisato.
"Alla luce delle disparità salariali ancora esistenti, è incomprensibile far lavorare fino a 65 anni le donne", ha replicato Yvonne Feri (PS/AG). Se per ottenere l'AVS le lavoratrici devono sgobbare un anno in più, ciò equivale a una diminuzione delle rendite, ha aggiunto l'argoviese.
Le rendite delle lavoratrici sono inferiori del 40% a quelle degli uomini se si tiene conto del Primo e del Secondo pilatro. "Perché allora avviare una riforma che punisce ancora di più le donne, già oggi penalizzate?", si è chiesto Pierre-Yves Maillard (PS/VD). Nel decidere l'aumento dell'età pensionabile non si è tenuto conto di alcuni elementi, come l'impatto sulla disoccupazione e il lavoro di babysitting effettuato dalle nonne 64enni, che causerebbe spese supplementari per 800 milioni di franchi per le famiglie, ha aggiunto il vodese.
Le discussioni proseguono con le misure compensatorie destinate alle donne.