(ats) Non è necessario completare il codice penale per combattere gli atti di violenza compiuti nei confronti di impiegati dello Stato, in particolare contro funzionari di polizia, perché tale obiettivo è già in fase di realizzazione. È quanto ritiene il Consiglio degli Stati che ha respinto oggi due iniziative parlamentari già adottate dal Nazionale.

Il voto negativo si spiega col progetto di armonizzazione delle pene all'esame delle Camere federali. Il progetto prevede, ad esempio, che in caso di lesioni gravi - art. 122 CP - la pena detentiva minima raddoppi da sei mesi a un anno. Sono state modificate anche le pene per alcune aggressioni contro la polizia (Violenza o minaccia contro le autorità, art. 285 CP).

I colpevoli in futuro saranno puniti con una pena detentiva fino a tre anni o con una pena pecuniaria non inferiore a 90 aliquote giornaliere.