(ats) Il pacchetto da 150 milioni di franchi a favore dei media è pronto per le votazioni finali. Oggi il Consiglio nazionale, dopo gli Stati ieri, ha approvato per 130 voti a 46 la proposta della Conferenza di conciliazione: in futuro, la quota parte del canone ai privati dovrà oscillare tra il 6 e l'8% (oggi 4-6%).

La decisione odierna era scontata: la Camera del popolo ha sempre difeso questa versione, mentre gli Stati volevano l'8% almeno. Su un altro aspetto controverso del progetto il Nazionale ha dovuto cedere agli Stati, decidendo di non iscrivere nella legge limiti all'offerta online della SSR (già nella concessione).

I due rami del Parlamento si sono già messi d'accordo per quanto riguarda il sostegno ai giornali con riduzioni sulla spedizione: 7 anni, come stabilito dalla Camera dei cantoni, invece di 5 anni come voleva il Nazionale e dei 10 anni del Consiglio federale.

La questione dell'offerta online della SSR ha a lungo occupato i due rami del parlamento. Al Nazionale diversi oratori - UDC e PLR - scontenti per il fatto che non siano stati iscritte nella legge le restrizioni già presenti nella concessione, hanno minacciato il referendum.