La revisione della Legge federale sull'imposta federale diretta (LIFD), che concretizza una iniziativa parlamentare di Christa Markwalder (PLR/BE), riprende un vecchio progetto del Consiglio federale, poi bocciato in votazione popolare nell'autunno 2020, senza tuttavia prevedere l'aumento della deduzione generale per i figli.
Per la maggioranza del plenum è importante mantenere una promessa fatta prima della votazione allo scopo di favorire una miglior conciliazione tra lavoro e famiglia. Un ragionamento ripreso anche dal ministro delle finanze, Ueli Maurer. Il figlio, ad ogni modo, deve avere meno di 14 anni e vivere nell'economia domestica di chi garantisce il sostentamento.
Diversamente dal Nazionale, il plenum ha poi deciso per 25 voti a 14 di aumentare da 251 a 300 franchi per figlio la deduzione dall'ammontare dell'imposta dovuta. Per la maggioranza ciò gioverebbe a tutte le famiglie. Le famiglie con redditi più bassi sarebbero sgravate in modo proporzionalmente maggiore in relazione alla loro capacità economica rispetto a quelle con redditi alti. Le minori entrate supplementari - oltre ai 10 milioni per le casse federali imputabili all'iniziativa Markwalder - ammonterebbero a circa 69 milioni di franchi.
In aula, la sinistra ha espresso scetticismo per un progetto di cui, a suo parere, approfitteranno soprattutto le famiglie più abbienti. Basti pensare, hanno sottolineato diversi oratori facendo riferimento alla deduzione per figlio, che una famiglia del ceto medio-basso potrebbe risparmiare appena cinquanta franchi per figlio, non al mese come sostenuto da alcuni senatori di destra ha dichiarato Roberto Zanetti (PS/SO), bensì all'anno.
Christian Levrat (PS/FR) ha ricordato al plenum il voto dell'autunno 2020, quando oltre il 63% degli elettori aveva bocciato alle urne un progetto analogo che prevedeva anche di innalzare da 6'500 a 10'000 le deduzioni generali per i figli, indipendentemente dalla modalità con cui vengono accuditi. A detta del "senatore" friburghese, il popolo ha respinto quel progetto, proprio perché lo considerava squilibrato, ossia che andasse a vantaggio soprattutto dei redditi elevati.
È quindi temerario voler ripetere l'esercizio ad appena così poco tempo dal voto, ha sottolineato, tanto più che quasi la metà delle famiglie non approfitterà del "nuovo" progetto, poiché non paga l'imposta federale diretta.