(ats) La sotto-congiunzioni delle liste dovrebbero essere ammesse solo all'interno dello stesso partito. Il Consiglio nazionale ha sostenuto oggi per 111 voti a 74 un'iniziativa in tal senso della sua commissione delle istituzioni politiche.

La legge sui diritti politici prevede che tali pratiche siano riservate alle diverse liste di un solo partito, ha spiegato a nome della commissione Damien Cottier (PLR/NE). Le sotto congiunzioni possono applicarsi alle liste dei giovani, alle liste degli anziani o alle liste di uomini e donne.

Nonostante questa formulazione "chiara", le sotto-congiunzioni sono aumentate di numero in maniera costante negli ultimi 20 anni. Questa situazione può portare ad abusi, con conseguenti sotto-congiunzioni tra liste di diversi partiti nelle elezioni del Consiglio nazionale. La legge deve quindi essere precisata, ha aggiunto Cottier.

Per fare chiarezza nella legge occorre sostituire l'espressione "l'appartenenza di un gruppo" con "l'appartenenza a un partito".

Il Centro, i Verdi e i Verdi liberali si sono opposti a tale emendamento della legge. A loro avviso, l'iniziativa non fa chiarezza: "partito" non è più preciso di "gruppo". È proprio nelle sotto-congiunzioni che i gruppi sono spesso molto importanti.

Oltre ai partiti, all'interno dei medesimi vi sono anche movimenti. Impedire loro di partecipare alle elezioni equivarrebbe a limitare i diritti politici.