Con questa decisione, le eccezioni per i viaggi all'interno dello spazio Schengen continueranno ad essere regolate a livello di ordinanza e approvate caso per caso, ha spiegato Marco Romano (Centro/TI) precisando che non si tratta di un inasprimento della legge ma della conferma della prassi attuale.
Secondo il diritto attuale i viaggi in altri Paesi sono possibili previa autorizzazione, ha spiegato la consigliera federale Karin Keller-Sutter, citando ad esempio i casi di grave malattia o decesso di un famigliare, ma anche da motivi umanitari.
La sinistra e i Verdi liberali si sono battuti invano per mantenere la decisione del Nazionale di prima lettura, ossia per consentire i viaggi in casi eccezionali, come gite scolastiche, importanti eventi sportivi e culturali o visite a famigliari stretti. Le eccezioni previste dall'ordinanza sono invece troppo restrittive, ha deplorato Ada Marra (PS/VD).
La legislazione vigente che era pensata per impedire alle persone ammesse provvisoriamente di viaggiare verso il loro Paese d'origine si è trasformata in un divieto generale di viaggio, ha sostenuto Corina Gredig (PVL/ZH). Questa è una chiara violazione dei diritti fondamentali, ha criticato, invano, la zurighese.
Contemporaneamente alla regolamentazione del diritto di viaggiare, la riforma prevede anche un allentamento delle condizioni per cambiare cantone. Le persone ammesse provvisoriamente devono poter accedere più facilmente al mercato del lavoro, con la possibilità anche di cambiare il cantone di residenza per un lavoro o un posto di formazione.
Le persone saranno autorizzate a traslocare solo dopo aver lavorato per 12 mesi in un altro cantone. Anche qui il Nazionale, che in prima lettura proponeva 6 mesi, ha ceduto allineandosi agli Stati. Il dossier è ora pronto per le votazioni.