(ats) In futuro, gli inquirenti avranno a disposizione un metodo supplementare per tentare di risolvere i cosiddetti "cold cases", ossia quei crimini rimasti senza un colpevole, o quando le indagini sono giunte a un punto morto: la fenotipizzazione.

In concreto, si tratta di estendere l'analisi del DNA di sospetti criminali anche ad altre caratteristiche fisiche visibili come l'età, il colore degli occhi, dei capelli e della pelle, nonché la discendenza biogeografica.

Oggi, il Consiglio degli Stati ha eliminato l'ultima divergenza col Nazionale in merito all'introduzione anche in Svizzera di questa tecnica - un metodo già utilizzato altrove con successo, come nei Paesi Bassi - che, tuttavia, dovrà essere limitata a delitti gravi.

In concreto si tratta di crimini gravi e violenti contro la vita e l'incolumità fisica e ai reati come la rapina. La ricerca sulla parentela dovrebbe essere usata solo se le misure prese o la ricerca non hanno avuto successo.

Il Parlamento ha anche stabilito un termine di cancellazione di 20 anni in caso di non imputabilità dell'autore, stabilendo anche di rinunciare al prelievo di campioni di DNA in caso di suicidio.

La fenotipizzazione sarà usata solo in casi specifici in corso e dovrà essere ordinata dalla procura. Non sarà mai il primo strumento usato dagli investigatori, ma se ne farà capo in aggiunta alle dichiarazioni dei testimoni o ai filmati delle telecamere a circuito chiuso.

Tale tecnica dovrebbe quindi essere in grado di dare una direzione a un'indagine se questa è in fase di stallo. I campioni saranno distrutti al termine dell'indagine. I termini per la cancellazione dei dati saranno stabiliti nelle sentenze.

La revisione della legge sui profili di DNA realizza una mozione del Consiglio nazionale in seguito ad uno stupro, rimasto irrisolto, di una giovane donna a Emmen (LU) nel 2015. Il colpevole non è mai rintracciato nonostante l'analisi di 400 campioni di genoma.