(ats) I trasporti pubblici e quelli turistici continuano a subire forti perdite a causa del coronavirus. Per alleviare la situazione, il Parlamento ha approvato definitivamente un credito di 215 milioni di franchi anche per il 2021. Oggi gli Stati, come ieri il Nazionale, ha votato la clausola d'urgenza affinché tale sostegno possa essere concesso il più rapidamente possibile.

Il nuovo pacchetto di misure intende estendere di un anno la durata della legge esistente che attualmente concerne il solo 2020. Il motivo di questo ulteriore intervento? Le imprese di trasporto non hanno più margine di manovra a causa della crisi innescata dal coronavirus.

L'aiuto finanziario andrà va fornito al traffico regionale viaggiatori, al traffico locale e al traffico turistico nonché al traffico merci ferroviario. Ne è invece escluso il traffico a lunga distanza.

Per quel che concerne il traffico regionale viaggiatori (TRV) Confederazione e Cantoni copriranno a posteriori il disavanzo 2021 con un contributo supplementare una tantum. Le imprese di trasporto devono partecipare ai costi proporzionalmente alle rispettive possibilità finanziarie.

Il sostegno federale all'offerta turistica è subordinato al sostegno cantonale e non può superare l'80% di quest'ultimo. Per quanto attiene alle riserve, il parlamento ha deciso di concedere alle aziende del settore, in particolare agli impianti di risalita e le compagnie lacustri, un certo margine di manovra, facendo in modo che solo un terzo delle riserve venga sciolto. Ciò dovrebbe permettere loro di fare nuovi investimenti.

Il fabbisogno finanziario è stimato in 215 milioni: 150 per il trasporto regionale dei passeggeri, 50 per il trasporto locale e 15 per il turismo. I fondi aggiuntivi per il 2022 sono già stati richiesti al Parlamento. Il trasporto merci riceverà altri 25 milioni di franchi per coprire le carenze.