(ats) Il preventivo 2022 della Confederazione andrà in conferenza di conciliazione. Oggi, in terza lettura, il Consiglio Nazionale ha infatti ribadito - con 103 voti contro 83 - di non voler ridurre di 21 milioni le spese per il personale di tutti i dipartimenti. Ieri gli Stati avevano invece confermato questo taglio nel personale federale.

Dopo quasi tre settimane, questa voce di bilancio rimane il punto più controverso tra le due Camere. Rispetto alla Camera dei cantoni, in quella del popolo l'Alleanza del Centro ha sempre votato con la sinistra e i Verdi liberali per opporsi a questo taglio lineare che corrisponderebbe a 120 posti di lavoro in meno. La proposta è stata sostenuta solo da UDC e PLR.

Secondo il ministro delle finanze Ueli Maurer, il personale di cui dispongono i vari dipartimenti è necessario per adempiere i loro mandati e il Governo esamina già accuratamente tutti i posti di lavoro. Anche Sarah Wyss (PS/BS), a nome della commissione, ha messo in guardia da riduzioni arbitrarie che porterebbero solo insicurezza in seno all'amministrazione federale.

A nulla sono valsi i tentativi di liberali-radicali e democentristi per convincere il plenum ad allinearsi alla decisione dei "senatori". Con questa riduzione i due partiti borghesi intendono "dare un segnale". La Confederazione assume in media 500 dipendenti in più ogni anno, ha dichiarato invano Peter Schilliger (PLR/LU).

Su un'altra - seppur più piccola - voce di bilancio, la maggioranza della Camera del popolo ha invece voluto seguire quella dei cantoni: ha infatti tacitamente accolto la proposta degli Stati di voler accordare 390'000 franchi supplementari per i progetti a favore della protezione dell'infanzia e dei diritti dei bambini, senza specificare che tale importo sia esplicitamente attribuito alla fondazione "Ufficio dell'Ombudsman dei diritti del bambino Svizzera".

La somma potrebbe essere attribuita a un altro organo che persegue gli stessi obiettivi.

Spese ordinarie

Come gli Stati, anche la Camera del popolo ha poi deciso di includere nelle spese ordinarie i 57,5 milioni di franchi destinati all'acquisizione di medicamenti e di prestazioni vaccinali. Finora il Nazionale si era sempre espresso per iscrivere questa somma nelle spese straordinarie. Tale misura avrebbe permesso di escludere tali uscite supplementari dal freno all'indebitamento.

Questa decisione è stata presa a "malincuore" perché si tratta effettivamente di spese legate alla pandemia, ha sottolineato Gerhard Andrey (Verdi/FR). Ma il relatore commissionale Daniel Brélaz (Verdi/VD) ha spiegato che in materia di preventivo o di crediti aggiuntivi, se una delle due Camere respinge le proposte della conciliazione prevale la decisione della terza deliberazione che prevede l'importo più basso. In questo caso ci sarebbero stati 0 milioni sia nelle spese ordinarie che in quelle straordinarie.

Deficit di 2 miliardi

Sul preventivo 2022 della Confederazione aleggiano le conseguenze dell'epidemia di coronavirus: con entrate per 78,642 miliardi e spese per 80,725 miliardi, il Consiglio federale si attende un deficit di circa 2 miliardi di franchi.

Le due Camere si sono già messe d'accordo su uscite supplementari per 257 milioni di franchi. Quella più significativa riguarda un pacchetto di 233 milioni di franchi per garantire a medio e lungo termine il finanziamento del Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF).

Come detto, ora per sbrogliare la matassa delle spese per il personale sarà necessaria una conferenza di conciliazione. Ma anche in questo caso, se le due Camere non dovessero riuscire a trovare un'intesa, prevarrà la soluzione meno onerosa.