(ats) Le casse pensioni, le assicurazioni e gli investitori professionali potranno accedere a un nuovo tipo di fondo d'investimento, che non richiede alcuna autorizzazione da parte dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA). Oggi il Nazionale ha eliminato l'ultima divergenza che ancora l'opponeva agli Stati nel progetto di revisione della legge sugli investimenti collettivi. Il dossier è quindi pronto per le votazioni finali.

Il progetto mira a rafforzare l'attrattiva del mercato svizzero dei fondi d'investimento e a semplificare la normativa vigente. Questa nuova tipologia di fondo, il "limited qualified investor fund" (L-QIF), non richiede l'approvazione della FINMA, a condizione che tali investimenti siano accessibili esclusivamente a investitori qualificati e non a un ampio pubblico.

L'obiettivo del progetto è di promuovere la piazza elvetica con una soluzione che possa sostituire prodotti esteri simili. La maggior parte dei fondi distribuiti e amministrati in Svizzera sono stranieri, in particolare lussemburghesi. Questa nuova categoria di fondi consentirà di creare un maggior numero di investimenti collettivi di capitale in Svizzera, dove trattenere una parte più consistente della catena di valore, secondo il Governo.

Gestori patrimoniali

Tra i due rami del Parlamento rimaneva ancora una divergenza. Ieri, la Camera dei cantoni aveva ribadito di non volere che i gestori patrimoniali possano amministrare gli L-QIF nei limiti delle soglie stabilite dalla legge federale sugli istituti finanziari.

Oggi il Nazionale si è allineato tacitamente agli Stati e ha rinunciato a questa proposta che non era contenuta nella versione iniziale del progetto governativo. Anche il ministro delle finanze Ueli Maurer si è rallegrato per questo passo indietro della Camera del popolo.

Il dossier, come detto, è così pronto per le votazioni finali di venerdì.