(ats) Anche in futuro, la scuola cantonale di lingua francese di Berna potrà contare su un sostegno finanziario da parte della Confederazione. Dopo il Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha approvato oggi la revisione della pertinente legge sulle sovvenzioni a favore di questa istituzione.

Berna sostiene la scuola dal 1960 affinché i figli dei dipendenti dell'Amministrazione federale e delle organizzazioni legate alla Confederazione possano frequentare la scuola in francese nella Città federale, ha dichiarato a nome della commissione Benedikt Würth (Centro/SG).

La revisione mira ad allineare la legge in vigore alle attuali norme riguardanti le sovvenzioni elargite dalla Confederazione. Nella sua forma attuale, la legge comporta rischi finanziari per la Confederazione. Inoltre, si appoggia a un articolo costituzionale che non esiste più.

Il progetto non modifica l'ammontare dei contributi federali né la suddivisione dei compiti. Esso stabilisce che la Confederazione può stanziare contributi per coprire un massimo del 25% dei costi operativi annuali complessivi. Nel 2020, il contributo federale è stato di 1,3 milioni di franchi.

Istituita nel 1944, la scuola ha una lunga storia, ha dichiarato in aula il consigliere federale Guy Parmelin. Attualmente, il 17% degli studenti è figlio di dipendenti della Confederazione e il 29% è figlio di dipendenti di organizzazioni al servizio della Confederazione.

Questo istituto offre un'istruzione conforme al programma di studi francofono fino al secondario I. Rappresenta un'eccezione nel panorama scolastico bernese: è infatti l'unica scuola obbligatoria finanziata in parte dal Cantone e in parte dalla Confederazione.