(ats) Il Consiglio degli Stati vuole maggiori chiarimenti prima di decidere se concedere l'adesione della Svizzera alla convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) contro la violenza e le molestie sul lavoro. Oggi, per 24 voti a 20, il plenum non ha voluto dare il proprio nullaosta. Il dossier va al Nazionale.

Il Consiglio federale chiede al parlamento di poter ratificare la Convenzione n. 190 del 2019 dell'OIL sull'eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro. Si tratta della prima convenzione che contiene una definizione concordata a livello internazionale su questo tema, precisa il governo nel suo messaggio.

La Convenzione prevede un divieto legale di violenza e molestie sul posto di lavoro. Il documento menziona anche misure di prevenzione e, per le vittime, provvedimenti di sostegno e riparazione. Le parti sociali sostengono l'accordo, ha dichiarato a nome della commissione preparatoria, Carlo Sommaruga (PS/GE).

Una minoranza coagulatasi attorno a Philippe Bauer (PLR/NE) ha però espresso scetticismo al riguardo. Benché il governo scriva che, in base allo stato attuale delle cose, non sia necessario adeguare la legislazione svizzera in materia, ciò potrebbe cambiare in seguito visto l'ampio ventaglio di situazioni incluso nella convenzione. Dal canto suo, Beat Rieder (Centro/VS) ha aggiunto che la Convenzione è infarcita di termini giuridici vaghi. Per questo, ha sottolineato il "senatore" vallesano, il testo non va approvato al momento ma sottoposto a una consultazione.