(ats) I due rami del Parlamento hanno trovato un'intesa sugli ultimi dettagli della legge volta a proteggere meglio i minorenni dai film e dai videogiochi inappropriati. Il Consiglio degli Stati ha eliminato oggi l'ultima divergenza che ancora sussisteva con il Nazionale in materia di prevenzione.

La Camera del popolo ha sempre voluto che la Confederazione sostenga progetti di sensibilizzazione presso i gruppi target. A suo avviso, i genitori devono essere sostenuti nei loro sforzi per la protezione dei figli.

Alla fine anche i "senatori" - con 23 voti contro 20 - hanno accettato di introdurre questo obiettivo nella legge. Una minoranza formata da UDC e PLR era contraria, sostenendo che si tratta di un compito che spetta in primis alle scuole e ai cantoni.

La settimana scorsa, il Nazionale aveva già accettato diversi compromessi. I parlamentari hanno rinviato a più tardi la regolamentazione delle micro-transazioni che prosperano nei giochi online. Rilanceranno il tema entro la fine dell'anno sotto forma di una mozione. A loro avviso, questo tipo di acquisti aumenta il rischio di dipendenza.

La Camera del popolo ha pure rinunciato a regole vincolanti in materia di autoregolamentazione. Le organizzazioni del settore non dovranno integrare esperti a titolo permanente, in particolare per l'elaborazione della loro regolamentazione. Ma unicamente consultarli.

Meglio proteggere i giovani

La nuova legge federale ha lo scopo di tutelare i più giovani dai contenuti di film e videogiochi che potrebbero nuocere al loro sviluppo fisico, mentale, psichico, morale o sociale. In particolare si parla di scene particolarmente sensibili, come quelle di natura violenta o sessuale.

Tutti i cinema, i venditori al dettaglio (anche online) e i servizi a richiesta ("on demand") in Svizzera saranno tenuti a indicare l'età minima necessaria e a svolgere controlli in merito. L'obbligo varrà pure per piattaforme quali YouTube e Twitch.

L'obiettivo è anche di uniformare le norme a livello svizzero. Attualmente, in assenza di linee guida federali, la competenza di legiferare spetta infatti ai Cantoni, ma molto è lasciato all'autoregolamentazione del settore. Il panorama legale sul tema è quindi molto frammentario ed eterogeneo.

Attività private non interessate

Eccezioni sono previste per gli eventi. Un minorenne accompagnato da un adulto, di dieci anni più grande, potrà accedere a un film o a un videogioco, se quest'ultimo non è riservato agli adulti.

Gli scambi di film o videogiochi tra privati, le serate cinematografiche in un'associazione giovanile o gli eventi in biblioteche ne saranno esenti, ha precisato durante i dibattiti il ministro della cultura Alain Berset. La legge si applicherà soltanto alle attività economiche.

Il Nazionale ha pure fatto concessioni sui tornei di videogiochi. Tutti i minorenni che dispongono di un consenso scritto dei loro genitori possono parteciparvi senza limiti d'età.