(ats) Simonetta Sommaruga lascerà il Consiglio federale a fine anno dopo 12 anni per ragioni personali. Lo ha annunciato lei stessa oggi in una conferenza stampa tenutasi al Centro media di Palazzo federale a Berna, ricordando il momento difficile che sta vivendo in seguito all'ospedalizzazione del marito.

"Ho informato stamattina la presidente del Consiglio nazionale e i colleghi di governo", ha affermato la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). La decisione di lasciare l'esecutivo è "improvvisa" e "viene prima di quanto inizialmente previsto".

"Mio marito ha avuto in ictus, è stato uno shock", ha detto Sommaruga visibilmente emozionata. Il marito, lo scrittore 78enne Lukas Hartmann - autore soprattutto di romanzi storici -, "si trova in buone mani", ha aggiunto.

"Negli ultimi dodici anni ho condotto una vita in cui la carica di consigliera federale ha sempre avuto la massima priorità. Questa intensità è necessaria per esercitare questa funzione", ha sostenuto. Quanto accaduto rappresenta una svolta inattesa e cambia le priorità: "non è più possibile ora fare quello che facevo prima", ha spiegato giustificando le dimissioni per fine anno.

"La funzione di consigliera federale richiede il massimo impegno. Ho svolto il mio lavoro con grande perseveranza, con gioia e passione. Sono contenta di essere consigliera federale e lo rimango fino alla fine", ha proseguito.

E a conferma che è ancora lei la ministra dell'energia, Sommaruga ha parlato nel suo discorso anche della crisi energetica, ricordando quanto fatto dal Consiglio federale in materia. La titolare del DATEC ha anche sottolineato l'importanza di continuare a puntare sulle rinnovabili.

Sommaruga ha anche evocato gli anni trascorsi al Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP) e i dossier trattati, come la parità salariale, le quota rosa nelle aziende e la politica famigliare. "Questi temi sono importanti per la popolazione e sono felice di averli portati davanti al Parlamento", ha dichiarato.

Sommaruga ha poi ricordato le due volte che è stata presidente della Confederazione, nel 2015 e nel 2020. "Non dimenticherò mai la visita presidenziale in Ucraina", così come la visita al praticello del Grütli nel 2021, ha affermato.

"È stato un privilegio essere membro di un governo come questo", ha poi aggiunto alludendo alla collegialità. "Sono sempre stata convinta che l'intelligenza collettiva sia la più preziosa. È questo che rende davvero forte il nostro Paese", ha precisato.

Rispondendo a un un giornalista che gli domandava come ha vissuto le critiche, talvolta pesanti, giunte dalle file dell'UDC, Sommaruga ha risposto affermando che ciò fa parte del gioco. "Chi non accetta le critiche non può fare politica", ha detto riconoscendo tuttavia come i toni si siano inaspriti negli ultimi anni.

Sommaruga ha anche aggiunto che il fatto che un consigliere federale possa prendere il tram o l'autobus come un normale cittadino corrisponde solo a una mezza verità. In molte apparizioni, i consiglieri federali sono ora sotto protezione, ha affermato.

La ministra uscente è anche stata interrogata circa la futura composizione del Consiglio federale. "Andrebbe bene se il suo seggio verrebbe occupato da un ecologista?", ha chiesto un giornalista. Nella sua risposta Sommaruga ha glissato limitandosi a ricordare come la decisione spetti al Parlamento.

In governo dal novembre 2010, Sommaruga, 62 anni, ha diretto per otto anni il DFGP per poi passare al DATEC. La socialista bernese in precedenza ha trascorso sette anni sui banchi del Consiglio degli Stati, preceduti da quattro anni al Nazionale.