Il tema dell'evento, in programma dal 13 aprile al 13 ottobre, sarà "Delineare la società del futuro per le nostre vite" ("Designing Future Society for Our Lives"). Gli organizzatori prevedono la partecipazione di circa 150 paesi e 28 milioni di visitatori.
Con il motto "Una Svizzera innovativa", il padiglione mostrerà come la forza innovativa del paese contribuisca alla sostenibilità e al benessere, ha sottolineato il consigliere federale Ignazio Cassis, aggiungendo che sono state selezionate tre aree tematiche: la vita, il pianeta e l'essere umano aumentato, che ruota attorno alla robotica e all'intelligenza artificiale.
L'obiettivo della Confederazione è anche limitare le sue spese facendo capo a sponsor per circa 4,4 milioni di franchi. Proprio su questo tema ha posto l'accento la sinistra, chiamando ad evitare un nuovo caso "Philip Morris", il produttore di sigarette che per finire non ha sponsorizzato il Padiglione svizzero alla precedente Esposizione universale di Dubai, per motivi di immagine. Ora disponiamo di norme chiare in materia, ha assicurato il ministro degli esteri.
Ad opporsi al credito è stata solo una parte dell'UDC. "L'idea delle esposizioni universali per me è superata da tempo", ha affermato Peter Keller (UDC/NW), ricordando che una volta si presentavano novità tecniche e tanto altro, dato che per buona parte del XX secolo la gente non poteva permettersi di viaggiare e visitare il mondo. Ora non è più così, ha aggiunto, e "bisogna avere il coraggio di smetterla".
Per Marie-France Roth-Pasquier (Centro/FR) è invece "un'occasione per mostrare la Svizzera al pubblico asiatico sotto una luce moderna.". Il Giappone è economicamente importante per la Svizzera in quanto ottavo mercato di esportazione, ha da parte sua sottolineato Lilian Studer (PEV/AG).
Nella votazione complessiva, il credito è stato accettato con 136 voti a 30 e 23 astensioni. Solo l'UDC si è opposta, mentre i Verdi si sono in gran parte astenuti.
Il dossier va agli Stati.