(ats) Fuori tempo massimo. Con questa motivazione, il Consiglio degli Stati ha respinto tacitamente oggi una mozione, adottata dal Nazionale in giugno, che chiedeva per il 2022 la consegna gratuita dei quotidiani e dei settimanali in abbonamento della stampa regionale e locale con una tiratura fino a 40 mila esemplari. Tale possibilità era inclusa nelle ordinanze Covid-19 oramai scadute.

Per la relatrice della commissione preparatoria, Lisa Mazzone (Verdi/GE), la mozione è ormai superata visto che siamo praticamente a fine anno. Per questo va respinta, tenuto conto anche del risultato risicato alla Camera del popolo (97 voti a 89, n.d.r).

Tuttavia, la "senatrice" ginevrina ha aggiunto che un voto negativo non significa che i problemi dei media stampata siano stati risolti, anzi. L'aumento del costo di distribuzione dei giornali attraverso la Posta rischia di aggravare la situazione nei prossimi anni. Per questo, ha spiegato, in commissione sono pendenti vari atti parlamentari sul tema che verranno probabilmente discussi durante la sessione primaverile, mentre il Consiglio federale dovrebbe presentare un messaggio entro la fine di quest'anno.

Già al Nazionale in giugno, la consigliera federale Simonetta Sommaruga aveva giudicato irrealistico pensare di poter sostenere la stampa regionale ancora quest'anno, riattivando le ordinanze Covid-19 sull'aiuto ai media ormai decadute. Un argomento fatto proprio anche da Mazzone oggi, secondo cui la riattivazione delle ordinanze Covid-19 sarebbe ingiusta nei confronti di altri settori economici che hanno sofferto anch'essi della pandemia.