(ats) Gli atti giuridici dovranno in futuro essere trasmessi mediante una piattaforma di comunicazione digitale. Consiglio nazionale e degli Stati hanno accolto oggi le proposte della conferenza di conciliazione in merito a un disegno di legge in materia. Vertevano sulle disposizioni transitorie e le condizioni per l'iscrizione al registro degli avvocati.

La legge fornirà le basi legali per il progetto Justitia 4.0, con cui i tribunali federali e le autorità cantonali competenti intendono promuovere la trasformazione digitale nei procedimenti penali, civili e amministrativi.

L'obiettivo è fare in modo che tutte le parti coinvolte in un procedimento giudiziario possano scambiare dati con i giudici, i ministeri pubblici e le autorità di esecuzione delle pene tramite un mezzo sicuro. Per i professionisti del diritto, la comunicazione per via elettronica diventerà un obbligo.

La nuova piattaforma dovrà essere realizzata e sovvenzionata congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni. I costi preventivati per l'allestimento ammontano a 28 milioni di franchi ed è previsto che Berna vi partecipi nella misura del 25%.

Per potersi adeguare alla rapida evoluzione tecnologica, la legge concernente le piattaforme per la comunicazione elettronica nella giustizia (LCEG) contiene soltanto le disposizioni imprescindibili che devono assolutamente essere sancite a livello nazionale, ossia quelle relative al finanziamento, agli emolumenti, alla protezione dei dati e alla responsabilità.

I Cantoni avranno la facoltà di utilizzare piattaforme proprie, invece di essere obbligati a partecipare a quella nazionale. La LCEG disciplina pertanto standard tecnici minimi volti a garantire l'interoperabilità tra tutti questi strumenti. La piattaforma centrale di comunicazione elettronica sarà impiegata esclusivamente nei procedimenti giudiziari. Per le procedure amministrative dovrà quindi a tempo debito esserne sviluppata un'altra.

Il dossier è pronto per le votazioni finali.