Nella sua prima seduta dell'anno, la CSEC-S ha esaminato temi molto diversi. Si è trattato in particolare di giudicare se vi è necessità di coordinare le commissioni etiche nell'ambito della medicina umana, se la lingua italiana viene discriminata nella messa a concorso di posti a livello federale e se le misure di protezione previste contro i cani da combattimento corrispondono alle aspettative espresse nella sessione di dicembre. In tutti e tre i casi, la CSEC ha ritenuto che la risposta è affermativa.

Nella sua mozione depositata nel marzo 2004 (04.3105), il consigliere nazionale Dunant ha criticato il fatto che le numerose commissioni etiche cantonali in materia di esami clinici e la Commissione etica nazionale nel settore della medicina umana operino in parallelo ed ha chiesto al Consiglio federale di prevedere una coordinazione a livello svizzero oppure una concentrazione delle commissioni etiche. La CSEC-S ha discusso tale proposta con rappresentanti dell'Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM) e dell'Associazione delle Commissioni etiche della ricerca (ACER), che hanno sottolineato l'importanza che riveste in questo settore delicato la presenza di attori diversi. La CSEC-S ha preso atto del fatto che l'avamprogetto di una nuova legge sulla ricerca medica sull'uomo, sul quale sarà avviata prossimamente una procedura di consultazione, realizza già la richiesta di una coordinazione delle commissioni etiche e della creazione di una procedura semplificata in caso di studi svolti in centri diversi; inoltre la CSEC-S ha constatato alcune contraddizioni nel testo della mozione, che non ha saputo convincere i membri della commissione in tutti i punti. Ciononostante, in ultima analisi per la Commissione ha prevalso la volontà di sostenere la richiesta di fondo della mozione e di appoggiare gli sforzi profusi dal Consiglio federale in questo senso. Con 6 voti contro 4, la mozione è pertanto stata accettata.

Nella sessione autunnale il Consiglio nazionale ha accettato una mozione (05.3186 Simoneschi-Cortesi) che chiede di eliminare ogni discriminazione nei confronti della lingua italiana nella messa a concorso di posti della Confederazione. La CSEC-S condivide la constatazione dell'autrice della mozione secondo cui le istruzioni del Consiglio federale del 22 gennaio 2003 concernenti la promozione del plurilinguismo nell'Amministrazione federale non vengono sufficientemente rispettate; secondo queste istruzioni "nelle funzioni superiori sono richieste conoscenze attive (parlare) di una seconda lingua ufficiale e conoscenze passive della terza lingua ufficiale". La Commissione ha pertanto accettato all'unanimità la mozione.

Nella seduta odierna la Commissione è infine tornata su un tema che nelle ultime settimane ha mosso l'opinione pubblica e di cui si è già occupato anche il Parlamento: le misure di protezione contro i cani aggressivi. La CSEC-S si è informata sulle previste modifiche dell'ordinanza sulla protezione degli animali che dovrebbero entrare in vigore prossimamente. La Commissione appoggia gli obiettivi di fondo di questo "pacchetto di misure" e la sua rapida realizzazione, ma auspica inoltre l'introduzione, in una fase successiva, di ulteriori misure come la prevenzione, esami dei detentori di cani e determinati requisiti per i monitori di corsi per cani.

La Commissione si è riunita il 30 gennaio 2006 presieduta dalla consigliera agli Stati Anita Fetz (SP/BS) a Berna.

Berna, 31.01.2006    Servizi del Parlamento