Nella sessione estiva il Consiglio degli Stati esaminerà, quale Camera prioritaria, i decreti federali sul finanziamento dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione proposti nel messaggio ERI 2008-2011. La CSEC ha svolto un'indagine conoscitiva dettagliata nella quale ha sentito il parere di rappresentanti delle istituzioni interessate e delle imprese.

Il messaggio concernente il promovimento dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione negli anni 2008-2011 (messaggio ERI 07.012 s), sottoposto alle Camere dal Consiglio federale il 24 gennaio 2007, definisce gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione in materia di politica scientifica e dell'educazione e i provvedimenti che essa intende adottare in questi settori. Tali provvedimenti si fondano su due linee direttrici generali: l'offerta durevole di un sistema educativo di qualità e in costante miglioramento e la promozione della competitività e della crescita nel settore della ricerca e dell'innovazione.

La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura (CSEC) esaminerà undici decreti federali nei quali si propone lo stanziamento di crediti il cui importo complessivo ammonta a 20,001 miliardi di franchi. Tale importo corrisponde a un aumento medio del 6 per cento l'anno del budget destinato al settore ERI. Questo tasso è stato stabilito dal Consiglio federale dopo il vivace dibattito suscitato dalla questione nella sessione autunnale del 2006: il Consiglio degli Stati proponeva un aumento di almeno il 6 per cento (06.3303), mentre il Consiglio nazionale era favorevole a un tasso dell'8 per cento (06.3377).

Prima di cominciare i suoi lavori, la CSEC ha svolto un'indagine conoscitiva in occasione della quale i rappresentanti delle organizzazioni elencate qui di seguito si sono pronunciati sul messaggio del Consiglio federale: Commissione della tecnologia e dell'innovazione (CTI), Fondo nazionale per la ricerca scientifica (FNS), Consiglio svizzero della scienza e della tecnologia (CSST), Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), Conferenza svizzera delle scuole universitarie professionali (CSSUP), Conferenza dei rettori delle università svizzere (CRUS), settore dei PF, Unione Nazionale Studentesca Svizzera (UNSS), associazioni dei quadri intermedi (Actionuni) e associazioni economiche. I partecipanti all'indagine conoscitiva hanno accolto favorevolmente l'intenzione della Confederazione di aumentare gli investimenti nei settori dell'educazione e della ricerca. Hanno tuttavia rilevato che, considerati i molteplici compiti e obiettivi previsti, occorre relativizzare il tasso annunciato. Secondo taluni, i tagli di bilancio operati negli scorsi anni inducono inoltre a una certa prudenza. Si è infatti sottolineato che, benché nel 2002 il Parlamento avesse già previsto un tasso del 6 per cento nel settore ERI per il periodo 2003-2007, a seguito di due programmi di sgravio il tasso al netto dell'inflazione ammonta ora appena al 3 per cento e negli ultimi due anni il budget ERI è stato ridotto di oltre un miliardo di franchi. Tutti i partecipanti all'indagine conoscitiva hanno messo in guardia contro questa politica dello «stop and go».

La Commissione ha preso atto delle richieste formulate dalle organizzazioni consultate ed esaminerà in modo approfondito i diversi desideri espressi.

Come avvenuto la scorsa settimana dinanzi alla CSEC del Consiglio nazionale, la consigliera federale Doris Leuthard ha infine esposto i punti principali di una perizia esterna in cui è stata analizzata la struttura della CTI. Ha inoltre annunciato alla Commissione che entro la fine dell'anno sarà elaborato un disegno volto a ridefinire le basi legali della CTI.

La Commissione si è riunita a Berna il 22 febbraio sotto la presidenza della consigliera agli Stati Anita Fetz (PS/BS) e parzialmente in presenza della consigliera federale Doris Leuthard.

Berna, 23.02.2007    Servizi del Parlamento