La CET-N ha iniziato l’esame della 4a revisione dell’assicurazione contro la disoccupazione proponendo diversi tagli alle prestazioni.

1. 08.062 Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione. 4a revisione

Nel settembre del 2008 il Consiglio federale ha sottoposto all’Assemblea federale la 4a revisione della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI), che si prefigge di ridurre i debiti dell’assicurazione contro la disoccupazione (AD) e ristabilire il suo equilibrio finanziario aumentando determinati contributi e riducendo le prestazioni. Nella sessione estiva di quest’anno il Consiglio degli Stati ha adottato la revisione con alcune lievi modifiche.

Il 5 ottobre 2009, con 24 voti contro 1, la CET-N è entrata in materia sul progetto. Esaminando innanzitutto la questione delle prestazioni, ha deciso più riduzioni rispetto a quelle proposte dal Consiglio federale e dal Consiglio degli Stati. La CET-N esaminerà la questione dei contributi nel corso della sua prossima riunione.

Qui di seguito sono riportate le principali decisioni della CET-N.

Per quanto concerne il numero massimo di indennità giornaliere calcolato in base al periodo di contribuzione, la maggioranza della Commissione si è pronunciata in favore della soluzione proposta dal Consiglio federale e adottata dal Consiglio degli Stati (260 indennità giornaliere se l’assicurato comprova un periodo di contribuzione di 12 mesi; 400 indennità giornaliere se l’assicurato comprova un periodo di contribuzione di 18 mesi; 520 indennità giornaliere se l’assicurato comprova un periodo di contribuzione di 22 mesi e ha più di 55 anni o percepisce una rendita AI). La Commissione ha respinto con 17 voti contro 8 il mantenimento dei valori massimi previsti dal diritto vigente ma ha parimenti respinto, con 18 voti contro 7, la riduzione ulteriore del diritto alle indennità.

La Commissione ha proposto invece alla sua Camera, con 17 voti contro 8, che gli assicurati di età inferiore ai 30 anni che non hanno obblighi di mantenimento nei confronti di figli abbiano diritto al massimo a 260 indennità giornaliere e che gli assicurati di età inferiore ai 25 anni che non hanno obblighi di mantenimento nei confronti di figli abbiano diritto al massimo a 130 indennità giornaliere.

La CET-N ha inoltre sostenuto, con 16 voti contro 9, la proposta del Consiglio federale di stralciare la disposizione in base alla quale i Cantoni con un elevato tasso di disoccupazione possono chiedere al Consiglio federale di aumentare di 120 unità il numero massimo di indennità giornaliere.

Per quanto concerne i termini di attesa che dovranno osservare le persone che non hanno obblighi di mantenimento prima di percepire l’indennità di disoccupazione, la CET-N si è allineata, con 15 voti contro 11, alla decisione del Consiglio federale di graduare questi termini in funzione del reddito. Con il voto preponderante della presidente, la Commissione ha respinto la proposta di fissare un termine di attesa minimo di un anno per le persone che, durante almeno un anno, non hanno versato alcun contributo poiché hanno seguito una formazione o un programma di perfezionamento.

Con 16 voti contro 7 e 2 astensioni la Commissione ha seguito la proposta del Consiglio degli Stati di inasprire i criteri in base ai quali un lavoro è ragionevolmente esigibile per le persone fino ai 30 anni che non hanno obblighi di mantenimento nei confronti di figli.

La CET-N ha proposto, con 15 voti contro 9, che gli abusi commessi nell’ambito della LADI possano essere sanzionati non soltanto con una pena pecuniaria bensì anche con una pena privativa della libertà.

La Commissione ha respinto con 15 voti contro 10 una proposta volta a prevedere disposizioni speciali per gli assicurati con rapporti di lavoro particolari, segnatamente gli artisti. Con 13 voti contro 10 e 3 astensioni ha parimenti respinto una proposta secondo la quale le madri disoccupate devono fornire la prova degli sforzi compiuti ai fini della ricerca di un lavoro al più presto 14 settimane dopo il parto e, con 15 voti contro 9 e 1 astensione, una proposta volta a ridurre l’obbligo di cercare un impiego per i lavoratori che hanno superato i 60 anni. Infine, con il voto preponderante della presidente, la CER-N ha respinto una proposta volta a diminuire del 5 per cento l’indennità dell’assicurato che abbia percepito 260 o, a seconda del caso, 330 indennità giornaliere.

La CET-N ha previsto di terminare l’esame della 4a revisione della LADI in occasione della sua prossima riunione del 26 e del 27 ottobre 2009, affinché il Consiglio nazionale possa dibattere il progetto nel corso della sessione invernale.

2. 07.3856 Mo. Consiglio degli Stati (Schweiger). Un sistema di sanzioni più equilibrato ed efficace per la normativa svizzera sui cartelli; 08.443 Iv.pa. Kaufmann. Multe contro i cartelli. Rischi per l'esistenza delle imprese

La mozione Schweiger, trasmessa nel marzo del 2008 dal Consiglio degli Stati, e l’iniziativa parlamentare Kaufmann chiedono che le imprese operanti secondo un programma per il rispetto delle disposizioni della normativa sui cartelli (compliance programme) possano beneficiare di una riduzione delle sanzioni amministrative o non siano soggette ad alcuna sanzione amministrativa. Nel contempo, allo scopo di sostenere gli sforzi compiuti dalle imprese per soddisfare i requisiti di conformità, la legge sui cartelli deve prevedere sanzioni penali per le persone fisiche che partecipano attivamente ad accordi di cartello con concorrenti. Il Consiglio federale si è dichiarato disposto a esaminare la questione delle sanzioni delle persone fisiche ma si è opposto alla richiesta relativa alla possibilità di discolpa totale delle imprese.

A causa della complessità della materia, prima di prendere decisioni materiali in merito alla mozione Schweiger e all’iniziativa parlamentare Kaufmann, la Commissione ha voluto consultare alcuni esperti. Sono state consultati il prof. Roger Zäch (Università di Zurigo), il prof. Karl Hofstetter (Università di Zurigo), Philipp Zurkinden (partner Prager Dreifuss Attorneys at Law) e Andreas Mundt (ufficio federale tedesco per la lotta contro i cartelli).

Con 14 voti contro 10 e 1 astensione, la Commissione ha dato seguito all’iniziativa parlamentare, poiché la maggioranza ritiene necessaria una riforma delle sanzioni nell’ambito della legge sui cartelli. Con 13 voti contro 8 e 4 astensioni ha invece deciso di modificare la mozione Schweiger in modo tale che i compliance programme vengano applicati dalle imprese per ridurre le sanzioni ma non per escluderle. Con 14 voti contro 10 e 1 astensione ha proposto alla sua Camera di adottare la versione modificata.

Secondo la maggioranza della Commissione, sanzionare le imprese che contravvengono al diritto sui cartelli può mettere in pericolo la loro esistenza e di conseguenza causare una perdita di impieghi che toccherebbero principalmente persone non coinvolte. Pertanto le sanzioni non devono essere applicate direttamente alle aziende, bensì alle persone fisiche effettivamente responsabili.

Una minoranza ha invece respinto i due testi in blocco, argomentando che esentare un’impresa da una parte o dalla totalità delle sanzioni previste equivarrebbe a smantellare il diritto dei cartelli, poiché andrebbe perso l’effetto preventivo di dette sanzioni.

La CET-N ha trasmesso l’iniziativa parlamentare alla sua omologa del Consiglio degli Stati per l’esame preliminare. La mozione dovrebbe invece essere esaminata dal Consiglio degli Stati nella sessione invernale.

3. 09.3343 Mo. Consiglio degli Stati (Kuprecht). Esenzione fiscale delle associazioni

La mozione presentata dal consigliere agli Stati Kuprecht (09.3343) e adottata dal Consiglio degli Stati nel corso della sessione estiva incarica il Consiglio federale di esaminare le possibilità di esentare totalmente o parzialmente dall’imposta le associazioni che destinano i loro redditi e la loro sostanza esclusivamente a scopi ideali, in particolare alla promozione della gioventù e delle nuove generazioni

La Commissione ha deciso, con 13 voti contro 11 e 1 astensione, di respingere la mozione.

La maggioranza della Commissione si dichiara soddisfatta dell’esenzione fiscale delle associazioni di utilità pubblica attualmente in vigore e che consente già di promuovere la gioventù e le nuove generazioni. Le associazioni che non perseguono scopi di lucro ma esclusivamente scopi ideali adempiono infatti la condizione dell’utilità pubblica.

Secondo la minoranza della Commissione, non è ragionevole che la Confederazione, i Cantoni e i Comuni forniscano alle associazioni un sostegno finanziario per poi toglierlo loro attraverso le imposte.

4. 09.3344 Mo. Consiglio degli Stati (Luginbühl). Fondazioni. Aumentare l'attrattiva della Svizzera

Con 17 voti contro 8 la CET-N ha modificato la mozione presentata dal consigliere agli Stati Luginbühl (09.3344) volta a preservare l'attrattiva della Svizzera per le fondazioni; le condizioni quadro per le fondazioni di pubblica utilità e le fondazioni di famiglia vanno rese altrettanto attrattive, sul piano fiscale, di quelle previste nei Paesi limitrofi.

La maggioranza della Commissione ritiene che nel contesto attuale in cui l’attività delle fondazioni si estende sempre più al di là dei confini nazionali la Svizzera debba dotarsi degli strumenti adeguati per mantenere la sua attrattiva.

Con 17 voti contro 8 la Commissione respinge la richiesta contenuta nella mozione di incaricare il Consiglio federale di esaminare se occorra imporre alle fondazioni una quota minima di distribuzione. All’unanimità vuole invece incaricare il Consiglio federale di studiare l’opportunità di una revisione della vigilanza sulle fondazioni.

Una minoranza della Commissione respinge invece la mozione poiché potrebbe condurre a sgravi fiscali per le fondazioni di famiglia.

Nell’ambito dell’esame di quest’oggetto la Commissione ha presentato una mozione che incarica il Consiglio federale di migliorare le basi statistiche relative alle fondazioni in Svizzera. L’Esecutivo provvederà in particolare a garantire che i fatti e le cifre più importanti siano rilevati annualmente e creerà un registro nazionale accessibile elettronicamente di tutte le fondazioni di utilità pubblica della Svizzera.

 

Presieduta dalla consigliera nazionale Hildegard Fässler (PS, SG), la Commissione si è riunita a Berna il 5 e il 6 ottobre 2009.

 

Berna,  7 ottobre 2009 Servizi del Parlamento