La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale propone a quest’ultimo di inserire linee guida concrete nell’articolo costituzionale sulla ricerca sull’essere umano. Auspica che tali principi si applichino specificatamente alla ricerca sulle persone nel campo della biologia e della medicina.

La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale si è occupata delle divergenze ancora esistenti riguardo all’oggetto Ricerca sull’essere umano. Articolo costituzionale (07.072). L’11 dicembre 2008 il Consiglio degli Stati non ha voluto che l’articolo costituzionale si limitasse ad attribuire alla Confederazione la competenza di legiferare in materia, così come era stato proposto dal Consiglio nazionale il 16 settembre 2008. La Camera alta ha deciso di reintrodurre i principi di base proposti dal Consiglio federale, ma in modo circoscritto alla ricerca biomedica. Ieri, dopo aver preso atto delle possibili conseguenze di tale limitazione dei principi sulla portata dell’articolo costituzionale, la Commissione ha deciso, con 14 voti contro 8 e 3 astensioni, di mantenere questi principi nell’articolo e di limitarli alla ricerca sulle persone in biologia e in medicina, dato che le cerchie interessate rischierebbero di considerare che il termine “biomedico” si riferisca solamente agli elementi scientifici della medicina. Prendendo questa decisione la Commissione propone al suo Consiglio di seguire una via che permetta di trovare un consenso con il Consiglio degli Stati.
La norma sulle competenze vale anche per la ricerca nel campo delle scienze sociali e umane. In questi ambiti si devono fissare disposizioni a livello di legge. Una minoranza della Commissione propone di eliminare i principi summenzionati conformemente alla prima decisione del Consiglio nazionale, che tratterà nuovamente il progetto nel corso della sessione di primavera 2009.

Con 12 voti contro 10 e 1 astensione, la Commissione ha mantenuto la sua decisione di presentare un controprogetto indiretto all’iniziativa popolare sull’avvocato degli animali. La Commissione ritiene che gli obiettivi dell’iniziativa siano giustificati alla luce delle difficoltà riscontrate dai Cantoni per lottare contro le violazioni della legge sulla protezione degli animali. Tuttavia, ritiene che una soluzione a livello costituzionale non sia appropriata e intende proporre al Consiglio nazionale di elaborare un controprogetto indiretto all’iniziativa popolare al fine di risolvere il problema a livello legislativo.

La Commissione ha deciso all’unanimità di dare seguito all’attuazione dell’iniziativa parlamentare Controlli alle frontiere e trasporto di animali (07.417) depositata da Barbara Marty Kälin. L’iniziativa intende inserire nella legge sulla protezione degli animali le disposizioni dell’ordinanza sulla protezione degli animali concernente il transito attraverso la Svizzera degli animali da macello. L’esecuzione dei controlli alle frontiere da parte della polizia veterinaria non ha invece più ragione di esistere dopo l’entrata in vigore della decisione del Comitato misto veterinario del 23 dicembre 2008. Tutti i trasporti internazionali di animali nell’Unione europea e in Svizzera saranno oggetto di una sorveglianza veterinaria ufficiale dal luogo di partenza al luogo di destinazione e saranno seguiti dal sistema TRACES. La Commissione ha inoltre dato seguito a due iniziative dei Cantoni di Berna (07.311) e di San Gallo (08.315) concernenti il divieto di transito attraverso la Svizzera degli animali da macello. Queste iniziative saranno attivate parallelamente all’iniziativa 07.417.

 

Berna, 20 febbraio 2009  Servizi del Parlamento