Con 7 voti contro 6, la Commissione approva il cosiddetto «modello dei tantièmes» proposto dalla CET-S (10.460 Iv. Pa. «Trattamento delle retribuzioni molto elevate dal punto di vista del diritto societario e del diritto fiscale»). Questo modello prevede che la parte d’indennità concessa a una persona oltre i tre milioni di franchi non sia più considerata un salario, bensì una partecipazione agli utili (tantièmes) ai sensi dell’articolo 677 del Codice delle obbligazioni. Di conseguenza, questi emolumenti sono sottoposti all’approvazione dell’assemblea generale e possono essere versati solo se l’azienda presenta un utile di bilancio e unicamente dopo la costituzione della riserva legale e la ripartizione di un dividendo del cinque per cento o di una quota superiore, in base a quanto previsto dagli statuti. Contrariamente a quanto avviene per i salari, i tantièmes non possono essere dedotti dal reddito. Così, gli utili societari imponibili risulteranno più elevati rispetto a oggi. I tantièmes saranno tuttavia considerati ai fini del calcolo dei contributi AVS. La nuova disposizione non sarà più applicata soltanto ai membri del consiglio di amministrazione, della direzione e del comitato consultivo, ma anche ai collaboratori dell’azienda. La regolamentazione varrà per tutte le società, indipendentemente dal fatto che siano quotate in borsa.
Una minoranza consistente della Commissione propone alla propria Camera di basarsi sul controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Contro le retribuzioni abusive» per elaborare un’alternativa al modello dei tantièmes. In questo modo si impedirebbe il versamento di indennità superiori ai tre milioni di franchi quando il conto economico è in perdita oppure se il capitale azionario e le riserve legali non sono più coperte. La maggioranza qualificata dell’assemblea generale potrà tuttavia approvare alcune eccezioni per l’esercizio concluso, a condizione che esse rientrino nell’interesse dell’azienda e che contribuiscano alla sua prosperità a lungo termine. Contrariamente al modello dei tantièmes, questa soluzione non avrebbe alcuna conseguenza dal punto di vista fiscale. Inoltre, essa riguarderebbe unicamente le società quotate in borsa.
Sia la proposta della maggioranza che quella della minoranza passano all’esame del Consiglio degli Stati sotto forma di secondo progetto nel quadro dell’oggetto 10.443 «Controprogetto indiretto all’iniziativa popolare “Contro le retribuzioni abusive”».
10.443 Iv. Pa. Controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Contro le retribuzioni abusive» (progetto 1)
La Commissione ha preso atto con soddisfazione del parere espresso il 17 novembre 2010, con cui il Consiglio federale ha approvato il controprogetto indiretto. La CAG-S propone di accogliere le proposte del Governo, fatta eccezione per la richiesta di rinunciare a introdurre una disposizione penale. Una minoranza propone di mantenere anche la proposta secondo cui gli istituti di previdenza devono esercitare il loro diritto di voto nell’interesse dei destinatari. Il Consiglio federale propone invece di stralciare questa disposizione.
Il Consiglio federale discuterà i due progetti il 13 e il 14 dicembre 2010.
Rapporto del Consiglio federale sui risultati intermedi della valutazione della nuova organizzazione giudiziaria federale
La Commissione ha preso atto con soddisfazione del rapporto intermedio del Consiglio federale del 18 giugno 2010 e attende con interesse il rapporto dettagliato sui risultati finali che il Governo ha promesso per il 2013.
Presieduta dal consigliere agli Stati Hermann Bürgi (UDC, TG), la CAG-S si è riunita a Berna il 22 novembre 2010.
Berna, il 22 novembre 2010 Servizi del Parlamento