Programma di consolidamento 2012-2013
La Commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha deciso di non entrare in materia sul programma di consolidamento 2012-2013 (10.075 s). Ha inoltre incontrato il vicepresidente della Direzione generale della Banca nazionale per discutere del versamento degli utili della banca e della situazione del Fondo di stabilizzazione. Ha sentito il parere dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) in merito alle ripercussioni finanziarie della riforma II dell’imposizione delle imprese e a tal proposito ha constatato errori e lacune nel modo in cui l’AFC ha informato sulle minori entrate fiscali risultanti dalla riforma. La Commissione ha infine espresso il suo sostegno alle proposte di modifica presentate dalla Commissione della gestione del Consiglio nazionale concernenti i diritti d’informazione delle Commissioni di vigilanza (10.404 s).

Programma di consolidamento 2012-2013 (10.075 s)

Con 12 voti contro 1 e 10 astensioni la Commissione si è allineata alla decisione del Consiglio degli Stati del 17 marzo 2011 di non entrare in materia sull’oggetto A (Legge federale sul programma di consolidamento 2012-2013) e di conseguenza non ha proceduto all’esame di dettaglio di tale oggetto. Eveline Widmer-Schlumpf, capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF), ha sottolineato che la situazione odierna è cambiata rispetto al contesto in cui il Consiglio federale ha presentato il suo messaggio del 1° settembre 2010. In particolare, il nuovo piano finanziario per gli anni a venire non prevede nessun deficit strutturale nelle finanze della Confederazione, per cui viene meno il motivo per procedere a un consolidamento. Ciononostante la Commissione ritiene che il Consiglio federale debba effettuare un esame approfondito dei compiti e, con 15 voti contro 7 e un’astensione, ha adottato una mozione che incarica il Governo di presentare entro fine 2011 un messaggio sulle relative misure; una minoranza della Commissione chiede di respingere tale mozione. L’oggetto B (Legge federale concernente ottimizzazioni nella gestione dei dati del personale e negli investimenti di PUBLICA) non ha suscitato alcuna discussione; la Commissione propone di adottare il relativo disegno del Consiglio federale.

Come già il Consiglio degli Stati, anche la Commissione non ha dato seguito a un’iniziativa del Cantone di Berna concernente il finanziamento dei trasporti pubblici conformemente al programma di consolidamento (10.331 s): infatti, visto che l’oggetto A relativo a tale programma non sarà attuato, viene a cadere anche il presupposto per l’iniziativa cantonale. La Commissione ha rinviato la decisione sulla mozione 10.3767 s (L’Istituto nazionale di allevamento equino quale compito nazionale) in attesa di ottenere maggiori informazioni.

Incontro con la Banca nazionale svizzera

Il bilancio 2010 della Banca nazionale svizzera (BNS) si chiude con una perdita pari a 20,8 miliardi di franchi a carico della casa madre. A fronte di questa situazione è necessario riconsiderare la convenzione sulle modalità di distribuzione degli utili della BNS conclusa il 14 marzo 2008 tra la banca medesima e il DFF (cfr. comunicato stampa della BNS del 3 marzo 2011). Il vicepresidente della Direzione generale della BNS, Thomas Jordan, ha sottolineato il punto di vista della banca secondo cui il versamento degli utili alla Confederazione e ai Cantoni è possibile soltanto dopo la costituzione degli accantonamenti necessari alla BNS per mantenere le riserve monetarie al livello richiesto dalla politica monetaria. Questo principio non è stato contestato dalla Commissione. Infatti, per quanto il versamento degli utili sia indiscutibilmente un contributo positivo alle finanze della Confederazione e dei Cantoni, la Commissione ritiene che la BNS debba orientare la propria attività in primo luogo all’obiettivo stabilito nell’articolo 99 capoverso 2 della Costituzione federale, cioè quello di condurre una politica monetaria nell’interesse generale del Paese. La Commissione ritiene auspicabile che il versamento degli utili avvenga in modo continuo affinché si possa garantire una pianificazione affidabile. Si prevede che una nuova versione della convenzione con il DFF sarà pronta nell’autunno 2011.

La Commissione ha preso atto con soddisfazione che il Fondo di stabilizzazione, creato congiuntamente dalla BNS e da UBS nell’ambito del pacchetto di misure per rafforzare il sistema finanziario svizzero (08.077 s), ha potuto realizzare nel 2010 un utile di 2,5 miliardi di franchi. Per questo motivo la perdita di esercizio consolidata è minore rispetto a quella registrata dalla casa madre e ammonta a 19,17 miliardi di franchi.

Ripercussioni fiscali della riforma II dell’imposizione delle imprese

La riforma II dell’imposizione delle imprese (05.058 s) comporta per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni una riduzione del gettito fiscale superiore a quanto preventivato prima della votazione popolare. In particolare, l’applicazione del principio degli apporti di capitale causa una riduzione massiccia delle entrate fiscali (cfr. comunicato stampa del DFF del 14 marzo 2011). Nel messaggio il Consiglio federale aveva definito «praticamente non quantificabili» le ripercussioni finanziarie in questo ambito (FF 2005 4241, 4359). La Commissione ha pertanto sentito il ministro delle finanze e il direttore dell’AFC. Dall’incontro è emerso che durante la preparazione del messaggio non sono stati effettuati i sondaggi necessari presso le imprese per poter valutare le conseguenze finanziarie della riforma e di conseguenza sono venute a mancare le relative previsioni. L’AFC ha riconosciuto gli errori e le lacune per quanto concerne l’informazione sulle minori entrate fiscali risultanti dalla riforma. La Commissione ha raccomandato alla Commissione della gestione di esaminare l’elaborazione del progetto. La Sottocommissione DFF della Commissione esaminerà da vicino i metodi di calcolo applicati in questo ambito e si occuperà anche delle possibili ulteriori ripercussioni negative della riforma II dell’imposizione delle imprese.

Corapporti

La Commissione ha adottato, all’attenzione della Commissione della gestione del Consiglio nazionale, un corapporto sulla tematica dei diritti d’informazione delle Commissioni di vigilanza (10.404 s) in cui esprime il suo sostegno al progetto. Propone alla Commissione della gestione di estendere anche alle Commissioni delle finanze la proposta introduzione della ricusazione (art. 53a LParl). In un secondo corapporto la Commissione esprime il suo consenso anche all’oggetto 11.019 n concernente la promozione della piazza economica negli anni 2012-2015. La Commissione ha inoltre preso atto dei corapporti elaborati dalle sue Sottocommissioni DDPS e DFAE rispettivamente sul Programma di armamento 2011 (11.016 n) e su un credito quadro destinato alla promozione civile della pace negli anni 2012-2015 (10.095 s); ambedue gli oggetti sono sostenuti.

Rapporti annuali 2010 della Delegazione delle finanze e del Controllo federale delle finanze

I membri della Delegazione delle finanze e il direttore supplente del Controllo federale delle finanze hanno presentato i rispettivi rapporti annuali. La Commissione ha lodato l’ottimo lavoro svolto.

La Commissione delle finanze si è riunita a Berna il 7 e l’8 aprile 2011 sotto la presidenza di Margret Kiener Nellen (PS/BE). A parte della seduta sono stati presenti Eveline Widmer-Schlumpf, capo del DFF, Thomas Jordan, vicepresidente della Direzione generale della BNS, e i direttori e altri collaboratori dell’Amministrazione federale delle finanze e dell’AFC, nonché il direttore supplente del Controllo federale delle finanze.

Berna, 8 aprile 2011 Servizi del Parlamento