13.048 n Legge federale sulla radiotelevisione. Modifica
La Commissione ritiene corretta la proposta di revisione del Consiglio federale per un nuovo disciplinamento del canone radiotelevisivo. Tuttavia, in una decisione di principio si esprime con 14 voti contro 10 a favore della possibilità di chiedere un’esenzione dal canone per le economie domestiche (opting out).

Dopo che in luglio la Commissione era entrata in materia con 16 voti contro 6 sul disegno di modifica della legge federale sulla radiotelevisione (13.048), ora ha preso le prime decisioni di principio sul nuovo sistema di riscossione del canone.

L’obbligo di pagare il canone deve tener conto dell’evoluzione tecnologica: la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT-N) ritiene fondamentalmente corretto l’orientamento proposto dal Consiglio federale. Tuttavia, la Commissione si è espressa con 14 voti contro 10 a favore del mantenimento, per le economie domestiche che non dispongono di un apparecchio di ricezione, della possibilità di chiedere l’esenzione dal canone. La nuova normativa in materia di canone radiotelevisivo deve perlomeno prevedere un periodo transitorio che contempli la possibilità di chiedere un’esenzione dal canone. In tal modo la maggioranza della CTT-N vuole evitare che le economie domestiche che tuttora non dispongono di apparecchi per la ricezione dei programmi radiotelevisivi siano comunque costrette a pagare il canone. Invece, con 15 voti contro 8, ha deciso che una simile opzione di esclusione (opting out) non si applicherà alle imprese. Una minoranza della Commissione è contraria a ogni possibilità di opting out poiché ritiene che questa normativa non farebbe che trasporre nel nuovo sistema di riscossione del canone gli inconvenienti dell’attuale canone di ricezione e comporterebbe un onere amministrativo e di controllo più elevato. La Commissione ha affidato all’Amministrazione federale il mandato di svolgere ulteriori accertamenti e in ottobre prenderà una decisione complessiva in merito alla normativa dell’opting out e al nuovo sistema del canone.

Con 13 voti contro 6 e 4 astensioni, la Commissione respinge chiaramente l’alternativa di un futuro finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo tramite l’imposta sul valore aggiunto. Una minoranza è favorevole a rinviare il disegno al Consiglio federale con un pertinente mandato. Neppure la proposta di riscuotere il canone assieme all’imposta federale diretta ha trovato una maggioranza favorevole in seno alla CTT-N, la quale l’ha respinta con 10 voti contro 8 e 3 astensioni.

La LRTV deve essere sottoposta a revisione anche in altri settori. Invece del 3-5 per cento proposto dal Consiglio federale, la CTT-N propone con 19 voti contro 4 di fissare al 4-5 per cento la partecipazione al canone delle emittenti private. La Commissione si pronuncia dunque a favore di una flessibilizzazione del sistema che permetta di utilizzare a posteriori le eccedenze accumulate; la maggioranza della Commissione ritiene tuttavia che la percentuale minima debba corrispondere all’attuale percentuale fissa del 4 per cento. Per quanto concerne le eccedenze accumulate sinora con lo splitting del canone, la Commissione sostiene con una maggioranza risicata, 12 voti contro 11, la proposta del Consiglio federale di restituirle a coloro che pagano il canone. Una minoranza auspica che le eccedenze siano destinate alla formazione e al perfezionamento degli operatori dei media e alla promozione di nuove tecnologie di diffusione e di produzione televisiva digitale.

Il progetto sarà probabilmente trattato dal Consiglio nazionale durante la sessione invernale.

Contrariamente al Consiglio degli Stati, la CTT-N non intende esentare i veicoli adibiti alla preparazione di piste dall’imposta sugli oli minerali. Con 12 voti contro 10 e un’astensione, propone quindi alla propria Camera di respingere la mozione «Esenzione parziale dall’imposta sugli oli minerali per i carburanti impiegati per veicoli adibiti alla preparazione di piste» presentata dal consigliere agli Stati Isidor Baumann (12.4203). La maggioranza della Commissione ha fatto valere soprattutto motivi di ordine politico. Essa teme di creare un pregiudizio poiché vi sono molti altri veicoli che utilizzano altrettanto raramente le strade, ma che contribuiscono a finanziarle con l’imposta sugli oli minerali e il supplemento fiscale sugli oli minerali. È inoltre convinta che vi siano altri strumenti che permettono una migliore promozione del turismo nelle regioni di montagna. La minoranza della Commissione è di opinione contraria e ritiene che l’esenzione parziale rappresenti un notevole sgravio per le ferrovie di montagna. Solleva inoltre la questione della parità di trattamento: l’agricoltura e la selvicoltura, la pesca, l’estrazione della pietra naturale e i trasporti pubblici beneficiano già di uno sgravio che è stato introdotto per non gravare ulteriormente sui costi di produzione del settore primario e perché i trasporti pubblici forniscono prestazioni di interesse generale.

 

 

Berna, 20 agosto 2013  Servizi del Parlamento