Concessione di un credito quadro di 15 miliardi di franchi per la continuazione dell'aiuto monetario internazionale
La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S) è entrata in materia sul messaggio concernente la concessione di un credito quadro per la continuazione dell'aiuto monetario internazionale. Allineandosi alla decisione del Consiglio nazionale propone alla sua Camera di limitare tale credito a 10 miliardi di franchi.

La Commissione è entrata in materia sull'oggetto (12.067n) senza voti contrari, consapevole che l'attuale crisi del debito pubblico potrebbe produrre un effetto domino con il rischio di scatenare crisi sistemiche. Ritiene inoltre che, tenuto conto dell'interdipendenza finanziaria ed economica tra la Svizzera e altri Stati, la Confederazione deve contribuire a garantire la stabilità finanziaria internazionale.

Con 8 voti contro 4 e 1 astensione, la CPE-S si è allineata alla decisione del Consiglio nazionale che ha limitato il credito quadro a 10 miliardi di franchi. La maggioranza della Commissione sottolinea che le riserve previste nel credito fissato dal Consiglio federale sono troppo elevate in considerazione dell'attuale contesto finanziario: un credito quadro di 10 miliardi sarebbe a suo parere sufficiente a coprire le fluttuazioni dei tassi di cambio. La minoranza della CPE-S ritiene invece che per stabilizzare la situazione sia necessaria una collaborazione con il Fondo monetario internazionale (FMI). Propone pertanto alla sua Camera di sostenere la proposta del Consiglio federale che prevede la concessione di un credito di 15 miliardi di franchi.

Con 7 voti contro 4 e 2 astensioni la Commissione ha parimenti accolto una proposta che chiede al Consiglio federale di impegnarsi al fine di evitare che le condizioni fissate dal FMI per la concessione del proprio aiuto si ripercuotano negativamente sulla situazione sociale dei Paesi interessati. Nella votazione sul complesso ha approvato l'oggetto all'unanimità (13 voti contro 0).

Senza voti contrari, la CPE-S è inoltre entrata in materia sull'oggetto 12.093 s «FMI. Accordi generali di credito. Proroga della partecipazione della Svizzera», da essa approvato al voto sul complesso con 10 voti contro 0 e 2 astensioni. L'oggetto interessato prevede una proroga di cinque anni degli accordi generali di credito.

13.008 sn Politica economica esterna 2012. Rapporto

La CPE-S ha proceduto a un esame approfondito del rapporto e ne ha preso atto. Ha dedicato particolare attenzione al capitolo sulle peculiarità delle regioni di frontiera della Svizzera. Allineandosi alla proposta del Consiglio federale, la CPE-S si è dichiarata convinta dell'importanza di rafforzare le relazioni economiche con i diretti vicini, in particolare con le regioni di frontiera. Essa rileva l'importanza primaria della questione e a tale riguardo invita il Governo a collaborare strettamente con i Cantoni. La Commissione si è inoltre chinata sulle tematiche seguenti: la cooperazione economica multilaterale, l'integrazione economica europea, la questione delle materie prime, lo stato di avanzamento dei negoziati riguardanti gli accordi di libero scambio, segnatamente con la Cina e il Brasile, nonché di quelli relativi a un accordo di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti.

Sempre nell'ambito dell'esame del rapporto la Commissione ha infine approvato all'unanimità, con 13 voti contro 0, il decreto federale che approva l'emendamento della Convenzione AELS relativo agli scambi di prodotti agricoli e alle regole di origine, nonché il decreto federale che approva le misure tariffali doganali (con 12 voti contro 0 e 1 astensione). Riguardo al decreto federale che approva l'Accordo tra la Svizzera e la Tunisia sulla promozione e la protezione reciproca degli investimenti, la Commissione ha deciso con 7 voti contro 4 e 2 astensioni di rinviare la sua decisione alla seduta del 25 febbraio. Entro tale data essa disporrà di chiarimenti da parte del Consiglio federale sulle questioni relative all'espropriazione (art. 6 dell'Accordo).

Sì alla ratifica dell'accordo concernente l'aeroporto di Zurigo

Nel quadro della procedura di corapporto, la Commissione si è occupata dell'Accordo fra la Svizzera e la Germania concernente l'aeroporto di Zurigo, attualmente esaminato dalla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati. Ha accolto all'unanimità (con 11 voti contro 0) la ratifica di tale accordo, ritenendo che esso, oltre a garantire la certezza del diritto, porrebbe fine a un conflitto che vede da tempo opposte la Svizzera e una sua vicina molto importante, la Germania. La ratifica rappresenterebbe inoltre un segno incoraggiante sul piano della politica esterna.

Semaforo verde per l'estensione della libera circolazione alla Croazia

La Commissione saluta inoltre la volontà del Consiglio federale di avviare negoziati con l'Unione europea per estendere la libera circolazione delle persone alla Croazia. Con 11 voti contro 0 ha inoltre accolto all'unanimità un mandato di negoziazione in tal senso, ritenendo che gli stessi si iscrivano nel logico proseguimento del percorso bilaterale.

La Commissione ha inoltre approvato all'unanimità (con 13 voti contro 0) l'oggetto 12.075 «Francia e CERN. Approvazione degli accordi sulle prestazioni».

 

Berna,  29 gennaio 2013   Servizi del Parlamento