Strategia energetica 2050

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale ha esaminato, nel quadro del primo pacchetto di misure della Strategia energetica 2050 (13.074), le modifiche della legge federale sull’energia nucleare. Essa propone un piano di esercizio a lungo termine per consentire l’utilizzo di una centrale nucleare dopo una prima fase di 40 anni. In questo modo gli impianti potranno essere di volta in volta sfruttati altri dieci anni.

Con 15 voti contro 8 e 2 astensioni la Commissione del Consiglio nazionale propone un piano di esercizio a lungo termine per consentire l’utilizzo di una centrale nucleare dopo una prima fase di 40 anni. Una volta approvato dall’IFSN, il piano consentirà di prolungare l’esercizio degli impianti di altri dieci anni, a condizione che garantisca una crescente sicurezza sui restanti anni di esercizio. Ad essere rilevati per la sicurezza sono sia i riequipaggiamenti infrastrutturali sia la presenza di effettivi sufficienti e delle necessarie competenze specialistiche. Per le centrali nucleari in funzione da oltre 40 anni al momento dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, l’obbligo del piano di esercizio a lungo termine è applicato solo a partire da un esercizio di 50 anni.   
Una minoranza propone che il piano di esercizio a lungo termine possa essere approvato al massimo due volte, con un esercizio massimo delle centrali nucleari di 60 anni. Una seconda minoranza chiede che le centrali nucleari in funzione da oltre 40 anni al momento dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni non possano superare una durata d’esercizio di 50 anni. Un’ulteriore minoranza vorrebbe che i requisiti relativi alla crescente sicurezza per l’autorizzazione di un piano di esercizio a lungo termine non siano fissati in modo esplicito nella legge.
La Commissione ha inoltre accolto, con 14 voti contro 11, la proposta del Consiglio federale di vietare definitivamente l’esportazione di elementi combustibili esausti a scopo di ritrattamento. Una minoranza vorrebbe invece lasciar decorrere la moratoria in questo ambito, valida fino al giugno 2016.
Infine, con 15 voti contro 7, la Commissione ha deciso di depositare una mozione (14.3668) concernente il canone per i diritti d’acqua in cui incarica il Consiglio federale di elaborare, rapidamente e in collaborazione con i Cantoni e il settore dell’energia, una regolamentazione per i canoni d’acqua dopo il 2019. Esso dovrà adoperarsi affinché i Cantoni rinuncino per dieci anni, completamente o in parte, a riscuotere canoni d’acqua per la produzione supplementare nei confronti degli impianti che ottengono contributi agli investimenti in virtù della nuova legge sull’energia.
 
Presieduta dal consigliere nazionale Hans Killer (V/AG), la Commissione si è riunita a Berna il 25 e il 26 agosto 2014. Alla seduta era presente la consigliera federale Doris Leuthard.
 
Berna, 26 agosto 2014 Servizi del Parlamento