Legge sulle foreste
La Commissione dell’ambiente e dell’energia propone all’unanimità di completare la legge sulle foreste introducendo una disposizione concernente le autorizzazioni di impianti per la produzione e il trasporto di energia. Prima di rilasciare un’autorizzazione le autorità devono porre l’interesse alla costruzione di un impianto energetico sullo stesso piano degli altri interessi nazionali.

Nella votazione sul complesso la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati ha approvato la modifica della legge sulle foreste (14.046) con 9 voti contro 0 e 4 astensioni. Essa segue sostanzialmente le proposte del Consiglio federale, auspicando che siano migliorate le misure di prevenzione e di lotta contro i pericoli biotici, le misure di adeguamento ai cambiamenti climatici e lo sfruttamento delle scorte di legname. La Commissione ha tuttavia deciso all'unanimità che le autorità devono procedere a una ponderazione di tutti gli interessi in gioco prima di rilasciare autorizzazioni di impianti per la produzione e il trasporto di energia nelle foreste. A tal fine l'interesse nazionale alla realizzazione di questi progetti va posto sullo stesso piano di altri interessi nazionali senza mettere in discussione lo statuto stesso di protezione della foresta.  Soltanto così sarà possibile attuare la promozione di fonti di energie rinnovabili voluta dalla politica, nonché il rinnovo della rete elettrica. Questa modifica della legge sulle foreste dà seguito alla richiesta del Cantone di Berna di poter costruire impianti eolici nei boschi e ai margini dei boschi (12.302). La Commissione propone quindi all'unanimità di non dare seguito all'iniziativa cantonale.

In seguito alla discussione tenutasi in seno al Consiglio degli Stati nella scorsa sessione invernale, la Commissione si è nuovamente chinata sulla questione dei collegamenti forestali al di fuori del bosco di protezione. Contrariamente all'opinione del Consiglio federale, con 7 voti contro 5 e 1 astensione la Commissione ritiene che la Confederazione debba promuovere la costruzione e il risanamento di strade e di altri collegamenti anche al di fuori del bosco di protezione. L'ampliamento o l'adeguamento degli attuali collegamenti sarebbe necessario per poter sfruttare meglio il legname dei boschi svizzeri. Una minoranza propone che i collegamenti al di fuori del bosco di protezione non siano promossi dalla Confederazione. Non vuole introdurre nuovi compiti congiunti e dubita dell'efficacia del finanziamento. Teme che questo sostegno non riesca in alcun modo a ridurre i costi dell'economia del legno.

Spazio riservato alle acque

La revisione della legge sulla protezione delle acque volta alla loro rinaturazione è il risultato di un compromesso sfociato nel ritiro dell’iniziativa popolare federale «Acqua viva». L'attuazione dell'articolo 36a concernente la delimitazione dello spazio riservato alle acque crea però qualche problema e la Commissione ha dedicato numerose sedute alle difficoltà incontrate dai Cantoni.

Con 11 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione propone di rifiutare qualsiasi modifica della legge e di non dare seguito alle iniziative dei Cantoni di Svitto (12.309), San Gallo (12.320), Lucerna (12.321), Sciaffusa (12.324), Uri (12.325), Nidvaldo (13.301), dei Grigioni (13.307), di Argovia (13.311) e Zugo (13.314), ritenendo che il compromesso politico raggiunto non debba essere messo in discussione.

Affinché i Cantoni possano tenere conto delle specificità locali nella delimitazione dello spazio riservato alle acque, la Commissione propone tuttavia di adottare una mozione di commissione che incarica il Consiglio federale di modificare l'ordinanza sulla protezione delle acque in modo da accordare ai Cantoni un margine di manovra più ampio possibile (15.3001). Questa mozione ricalca in parte l'avamprogetto di revisione dell’ordinanza messo in consultazione il 22 dicembre 2014 dall'Ufficio dell'ambiente. Dopo la consultazione, la Commissione deciderà sul futuro dell'iniziativa parlamentare Parmelin che chiede di trasferire ai Cantoni la competenza di determinare lo spazio riservato alle acque (13.455) nonché su quello della mozione Müller Leo che autorizzare deroghe alla larghezza minima dello spazio riservato ai corsi d'acqua (12.3047).

Con 6 voti contro 3 e 1 astensione la Commissione propone inoltre di respingere la mozione 12.3922 (Nessun sostegno alla produzione di energia elettrica da carbone in applicazione dei principi di politica estera svizzeri). Con la votazione popolare nel Cantone dei Grigioni e l’uscita di Repower dal progetto di una centrale a carbone in Calabria la Commissione ritiene evasa la mozione. Una minoranza propone invece di accogliere la mozione per impedire anche in futuro il sostegno svizzero alla produzione di energia da centrali a carbone. La Commissione propone di respingere anche le mozioni 12.4262, 12.3734, 12.3913.

Essa ha da ultimo avviato una discussione preliminare sulla strategia energetica (13.074). Alla prossima seduta deciderà sull’entrata in materia e inizierà la deliberazione sul progetto.

Presieduta dal consigliere agli Stati Ivo Bischofberger (CE/AI), la Commissione si è riunita il 19 e il 20 gennaio 2015 a Berna. A parte della seduta era presente la consigliera federale Doris Leuthard.

 

Berna, 20 gennaio 2015 Servizi del Parlamento