La Commissione ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione sul progetto preliminare relativo all’Iv. Pa. LAMal. Maggiore autonomia per il personale sanitario (Joder) (11.418 n)1. Con l’iniziativa si persegue l’obiettivo di rivalutare lo statuto professionale del personale sanitario e di accrescere l’attrattiva di quella professione. Con 14 voti contro 4 e 4 astensioni la Commissione è entrata in materia su una corrispondente modifica della legge sull’assicurazione malattie. La novità consiste nel fatto che le case di cura, i servizi di aiuto e di cure a domicilio (Spitex) e il personale sanitario autonomo devono poter fornire in particolare prestazioni sanitarie di base a carico dell’assicurazione malattie senza che sia necessaria una prescrizione medica. Il Consiglio federale stabilirà le prestazioni in maniera esaustiva a livello di ordinanza. Non è prevista alcuna modifica nel settore delle cure mediche, che continueranno a essere soggette a prescrizione medica.
Poiché durante la procedura di consultazione erano stati espressi timori sul fatto che la nuova normativa potesse portare a un’estensione quantitativa delle prestazioni fornite e a costi più elevati (premi), la Commissione propone misure collaterali: con 12 voti contro 12 e il voto decisivo del suo presidente prevede che il personale sanitario possa presentare i conteggi direttamente alle casse malati solamente se queste hanno concluso con esso un contratto di autorizzazione. Con 16 voti contro 6 e 1 astensione la Commissione vuole inoltre limitare a sei anni la nuova normativa. Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato il progetto con 17 voti contro 5 e 2 astensioni. Spetta ora al Consiglio federale esprimersi in merito.
1 V. www.parlament.ch > Curia Vista ricerca > 11.418 > Consultazione
Limitazione delle autorizzazioni a esercitare la professione per i medici
Con 12 voti contro 10 e 2 astensioni la Commissione ha deciso un’iniziativa commissionale per la proroga dell’articolo 55a LAMal, con la quale la normativa vigente per la limitazione delle autorizzazioni a esercitare la professione medica è prorogata con un termine massimo di tre anni. Ciò va anche nel senso della certezza del diritto e di pianificazione dei Cantoni. Oggi essi possono vincolare a un fabbisogno le nuove autorizzazioni all’esercizio della professione medica. Non è tuttavia necessario provarlo per i medici che hanno lavorato per almeno tre anni in un ospedale svizzero. La proroga della normativa vigente va emanata sotto forma di legge federale urgente. L’iniziativa passa ora alla commissione omologa, che deve ancora approvarla.
Questa normativa limitata nel tempo ha trovato una maggioranza, poiché la Commissione ha deciso con 18 voti contro 0 e 6 astensioni anche una mozione commissionale con la quale si chiede un riorientamento delle soluzioni per il controllo dell’evoluzione dei costi nel settore ambulatoriale. Di conseguenza, il Consiglio federale deve presentare entro fine 2016 proposte di legge concrete per tre diverse modalità di controllo dei costi più efficace: 1) gestione da parte dei Cantoni, 2) flessibilità dei prezzi per le prestazioni mediche (prezzi regionali e in base alla qualità) e 3) allentamento dell’obbligo di contratto.
In seguito, con 16 voti contro 7 la CSSS-N non ha dato seguito all’Iv. Ct. GE. Apertura di nuovi studi medici (12.308 s). Con l’iniziativa si chiede di permettere ai Cantoni che lo desiderano di pianificare l’apertura di nuovi studi medici.
Nessun congedo paternità pagato
Con 12 voti contro 12 e il voto decisivo del suo presidente la Commissione propone alla propria Camera di non dare seguito all’Iv. Pa. Candinas. Due settimane di congedo paternità pagato mediante le IPG (14.415 n). Nell’aprile 2015 l’aveva ancora sostenuta. Poiché la commissione omologa aveva rifiutato di accoglierla, la CSSS-N ha di nuovo dovuto pronunciarsi sull’iniziativa. In linea di massima, la maggioranza della Commissione respinge il congedo paternità e sottolinea la responsabilità personale delle famiglie. Fondare una famiglia è una questione privata nella quale lo Stato non deve intromettersi. Inoltre, la copertura delle assicurazioni sociali esistenti è un aspetto importantissimo e un loro ampliamento non è opportuno neppure sotto il profilo della politica finanziaria. Una minoranza della Commissione vuole dare seguito all’iniziativa, poiché così verrebbe lanciato un segnale importante in materia di politica famigliare e dimostrata chiaramente la necessità di legiferare in questo settore.
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Con 18 voti contro 0 e 6 astensioni la Commissione ha dato seguito all’Iv. Pa. Humbel. Garantire la qualità e la trasparenza nel settore della sanità (15.419 n). Scopo dell’iniziativa è che non soltanto in ambito stazionario, ma anche in quello ambulatoriale, la qualità del trattamento diventi un fattore determinante per stabilire le tariffe. In una prossima fase la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati si esprimerà in merito all’iniziativa.
Con 16 voti contro 1 e 7 astensioni la Commissione propone di non dare seguito all’Iv. Pa. Häsler (Gilli). Pene adeguate in caso di violazioni alla legge sulle derrate alimentari (14.476 n). La Commissione ha ritenuto che nella revisione totale della legge sulle derrate alimentari il Parlamento avesse da poco deciso in merito all’entità delle pene e che le attuali possibilità di sanzione fossero ampiamente sufficienti.
La Commissione non ha dato seguito, rispettivamente con 14 voti contro 9, 14 contro 8 e 14 contro 8, alle tre seguenti iniziative parlamentari del Gruppo UDC: Iv. Pa. Condizione affinché gli stranieri possano beneficiare dell’assicurazione invalidità (14.426 n), Iv. Pa. Termine d’attesa per le prestazioni complementari (14.427 n) e Iv. Pa. Inasprire le condizioni per beneficiare di una rendita AVS (14.429 n). Le tre iniziative vogliono innalzare la soglia d’accesso per gli stranieri all’assicurazione invalidità, alle prestazioni complementari e all’AVS. Nell’agosto 2015 la CSSS-N aveva ancora dato loro seguito di stretta misura – in parte con voto decisivo del presidente. La commissione omologa aveva rifiutato di accoglierle, sempre con 11 voti contro 0 e 2 astensioni. Principale ragione del rifiuto era stata che gli obiettivi delle iniziative non possono essere raggiunti senza violare i vigenti accordi con l’UE e l’AELS.
Con 16 voti contro 7 la Commissione propone di non dare seguito all’Iv. Ct. GE. Assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (10.323 s), poiché per il momento la questione delle riserve è disciplinata dalla nuova legge concernente la vigilanza sull’assicurazione contro le malattie. Parimenti, la Commissione non vuole dare seguito all’Iv. Ct. TG. Legge federale sui medicamenti e i dispositivi medici. Modifica (10.312 s), poiché quanto richiesto è adempiuto nell’ambito della revisione della legge sugli agenti terapeutici (12.080 n).
La Commissione ha avviato le deliberazioni sulla Previdenza per la vecchiaia 2020. Riforma (14.088 s) organizzando audizioni. Vi erano invitate le seguenti organizzazioni: Conferenza delle direttici e dei direttori cantonali delle opere sociali CDOS, Pro Senectute Svizzera, Unione patronale svizzera, Economiesuisse, Unione svizzera delle arti e dei mestieri USAM, Unione sindacale svizzera USS, Travail.Suisse, Associazione svizzera delle casse pensioni ASIP, Associazione Svizzera d’Assicurazioni ASA, Conferenza delle casse cantonali di compensazione, FINMA, Alliance F, Unione svizzera delle donne contadine e rurali USDCR, fondazione dell'istituto collettore LPP, Fondo di garanzia LPP, le sezioni giovanili di PLR, UDC, PS, PPD e Verdi nonché, quale esperto, il dott. Jérôme Cosandey (Avenir Suisse).
Presieduta da Ignazio Cassis (PLR-I Liberali, Ticino), la Commissione si è riunita a Berna il 20, 21 e 22 gennaio 2016. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.
Berna, 22 gennaio 2016 Servizi del Parlamento