La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati propone alla propria Camera, con 7 voti contro 2 e 4 astensioni, di accogliere una mozione, depositata dalla Commissione omologa del Consiglio nazionale, che permetta di garantire quanto prima l’ammodernamento delle reti di telefonia mobile.

​La Commissione ha innanzitutto proceduto ad audizioni nell’ambito dell’esame della mozione CTT-N. Garantire quanto prima l’ammodernamento delle reti di telefonia mobile (16.3007), durante le quali ha sentito i rappresentanti degli ambienti interessati, nello specifico, gli operatori di telefonia mobile e i medici per l’ambiente. In occasione delle audizioni ha preso atto della richiesta, da parte degli operatori, di un aumento moderato del valore limite dell’impianto. È altresì venuta a conoscenza, da un lato, dell’esistenza di nuovi impianti come la rete microcellulare già diffusa nelle zone urbane e, dall’altro, dei problemi di diffusione nelle zone non urbane. Con 7 voti contro 2 e 4 astensioni, la Commissione propone di accogliere la mozione. Con essa, la Commissione del Consiglio nazionale chiede una revisione dell’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti mirante a innalzare il valore limite applicabile agli impianti di telefonia mobile, a semplificare gli strumenti d’esecuzione e le definizioni degli impianti e a fissare in particolare un valore limite dell’impianto per ogni gestore di rete. Proponendo di accogliere questa mozione, la CTT-S desidera ammodernare più rapidamente la rete di telefonia mobile.

La Commissione si è occupata di tre iniziative parlamentari riguardanti il paesaggio mediatico svizzero. Con 10 voti contro 1 non ha aderito alla decisione della Commissione omologa del Consiglio nazionale, il quale aveva dato seguito all’iniziativa parlamentare (15.495) Rutz Gregor. Le attività non previste dalla concessione vanno autorizzate soltanto in caso di assoluta necessità. Secondo la Commissione, questa iniziativa si fonda su nozioni giuridiche vaghe e potrebbe costituire un freno all’innovazione.

La Commissione ha deciso di interrompere provvisoriamente l’esame dell’iniziativa parlamentare Vonlanthen LRTV. Cooperazioni senza discriminazioni (16.410) e dell’iniziativa parlamentare Hiltpold Garantire la pluralità mediatica in Svizzera (16.422), il cui obiettivo comune è che le cooperazioni della SSR con altre aziende mediatiche contribuiscano a rafforzare la pluralità delle opinioni e dell’offerta. In effetti, la Commissione ritiene che tutte le altre aziende mediatiche interessate devono potere partecipare a queste cooperazioni alle stesse condizioni e senza subire discriminazioni. Il 29 settembre 2016, il Tribunale amministrativo federale ha ammesso un ricorso depositato da varie aziende mediatiche e dall’associazione Stampa Svizzera contro la partecipazione della SSR alla joint venture «Admeira». La Commissione desidera attendere il seguito della procedura avviata innanzi al tribunale prima di riprendere i propri lavori entro maggio 2017. Inoltre, conta di sentire alcuni rappresentanti di «Admeira» in occasione della seduta dell’11 maggio 2017.

Dopo avere esaminato la mozione Barazzone. Attività della Posta all’estero. Far rispettare le condizioni stabilite dal Consiglio federale (14.3447), la Commissione propone alla propria Camera, all’unanimità, di respingere la mozione. In seguito a una sentenza pronunciata di recente dal Tribunal de commerce di Lione che ha ritenuto che CarPostal France avesse falsato le regole del gioco in materia di concorrenza avendo beneficiato di aiuti illeciti da parte dello Stato, la Commissione ha sentito le spiegazioni e la posizione dell’Amministrazione federale e del direttore di AutoPostale Svizzera in merito a tale decisione. In seguito alle spiegazioni ricevute, la Commissione ha preso atto che, allo stato attuale, i conti di CarPostal France non sono deficitari a conoscenza del Consiglio federale. La Posta ha interposto ricorso contro la sentenza pronunciata dal Tribunal de commerce di Lione.

La Commissione propone inoltre alla propria Camera di non dare seguito all’Iv. Ct. GE. Realizzare esperienze pilota concernenti i pedaggi urbani (15.322). Considerati i test pilota cantonali annunciati nel rapporto «Mobility Pricing», essa ritiene che la legge non debba accordare autorizzazioni speciali al Cantone di Ginevra e intende aspettare i risultati delle indagini che il Consiglio federale effettuerà in collaborazione con diversi Cantoni e Città in merito ai test pilota sul Mobility Pricing.

Con 7 voti contro 0, la Commissione ha deciso di modificare il testo della mozione CN 14.3947 (Müri). Riaprire lo svincolo autostradale di Emmen Nord, il cui tenore ora sarebbe il seguente: «Il Consiglio federale è incaricato di esaminare varie opzioni in vista della riapertura dello svincolo autostradale di Emmen Nord (almeno dei tre quarti) e di attuare la migliore fra esse. I criteri di valutazione saranno i seguenti: rapporto costi/benefici, rapidità della messa in atto, fluidità ottimale del traffico (inclusi i trasporti in comune) ecc.»

La Commissione ha esaminato due mozioni concernenti la società Uber e altre piattaforme digitali. La mozione 16.3068 (Derder. Adeguare la legge sulla circolazione stradale alle nuove offerte) chiede di adeguare la legislazione federale alla nuova offerta in materia di trasporti e la mozione 16.3066 (Nantermod. Taxi, noleggio con conducente e Uber. Per una concorrenza più leale) prevede di assoggettare il trasporto regolare e professionale di persone con automobili alla legge sulla circolazione stradale e alla legislazione sul lavoro, in modo tale che tutti i servizi di trasporto siano soggetti alle medesime condizioni quadro. Con 8 voti contro 0 (16.3068) e con 7 voti contro 1 (16.3066) la Commissione propone alla propria Camera di accogliere le due mozioni, ritenendo opportuno adottare alcuni provvedimenti in questo settore.

La Commissione ha anche incontrato i principali dirigenti delle FFS, la presidente del Consiglio d’amministrazione Monika Ribar e il CEO Andreas Meyer. Le discussioni si sono incentrate sulle sfide strategiche delle FFS e sulle esigenze degli utenti, in particolare per quanto riguarda l’evoluzione dei prezzi e l’offerta di abbonamenti generali e a metà prezzo.
L’Ufficio federale dei trasporti ha inoltre informato la Commissione dello stato dei lavori relativi alla fase di ampliamento 2030 (PROSSIF). Durante la successiva discussione, è stata rilevata la necessità di eliminare in maniera adeguata le attuali disparità in materia di velocità commerciale nelle varie regioni del Paese.

La Commissione ha parimenti esaminato l’oggetto 16.054 del Consiglio federale (Legge federale sulla navigazione interna. Revisione parziale) sul quale è entrata in materia senza opposizione. Questa revisione parziale della legge federale sulla navigazione interna (LNI) ha lo scopo di creare la base legale per consentire, in funzione dei rischi, la vigilanza sulla sicurezza dei battelli passeggeri e merci e degli impianti galleggianti nuovi o da trasformare. La presente modifica prevede anche l’utilizzazione dell’etilometro a fini probatori, in particolare per quanto concerne i controlli legati al consumo di alcool e di stupefacenti. In occasione della discussione articolo per articolo, la Commissione ha stralciato gli articoli riguardanti la messa a punto di una banca dati centrali e la tenuta di registri da parte dei Cantoni. Nella votazione sul complesso, essa propone all’unanimità alla propria Camera di adottare il disegno. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati durante la sessione invernale.

Dopo aver rinviato l’esame dell’iniziativa cantonale 15.304 (Iv.Ct. GE. Fermare il trasporto di cloro per proteggere la popolazione e permettere la costruzione di alloggi) in attesa della firma della Dichiarazione congiunta II fra i diversi attori coinvolti, la Commissione ha ripreso i lavori. Ha deciso all’unanimità di non dare seguito all’iniziativa, ritenendo che la Dichiarazione congiunta II fra i rappresentanti dell’industria, delle FFS e dei due Uffici federali coinvolti, firmata il 26 settembre 2016 e contemplante misure intese a migliorare la sicurezza durante il trasporto di merci pericolose, abbia permesso di trovare soluzioni adeguate in materia di trasporto di merci pericolose. Occorre rilevare che tale accordo soddisfa i Cantoni interessati.