Dopo avere esaminato nella sua seduta extra muros a Losanna l’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali» e svolto audizioni, la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) propone all’unanimità alla sua Camera di raccomandare di respingere l’iniziativa popolare e di accogliere il controprogetto diretto.

​Nella sua seduta la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati ha esaminato l’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali (Iniziativa per la bici)» (17.051) depositata il 1° marzo 2016 con 105 234 firme valide. Promossa da 26 associazioni e partiti, l’iniziativa chiede che l’attuale articolo costituzionale sui sentieri e percorsi pedonali (art. 88 Cost.) sia integrato con disposizioni riguardanti le vie ciclabili. Nell’ambito della seduta odierna sono state svolte audizioni alle quali hanno preso parte rappresentanti del comitato d’iniziativa (Pro Velo Ginevra, Pro Velo Svizzera, Swiss Cycling), dei Cantoni (DCPA), delle città (Unione delle Città Svizzere) e dei Comuni (Associazione dei Comuni Svizzeri). È emerso che in particolare la controproposta del Consiglio federale gode di ampio consenso politico. In seguito, la Commissione ha svolto le sue deliberazioni. In generale, essa condivide il punto di vista dei promotori dell’iniziativa, secondo i quali la Confederazione deve assumere le competenze che detiene in materia di sentieri e percorsi pedonali anche per quanto riguarda le ciclovie, e ritiene questa equiparazione appropriata sotto il profilo della politica dei trasporti. Tuttavia, come il Consiglio federale, la Commissione vuole che siano mantenute le attuali competenze dei Cantoni. La Confederazione deve limitarsi all’informazione e ai compiti di coordinamento ed elaborare una semplice legislazione di base. La Commissione propone perciò all’unanimità alla sua Camera di raccomandare di respingere l’iniziativa popolare e di accogliere il controprogetto diretto. L’oggetto sarà verosimilmente trattato dal Consiglio degli Stati nella sessione invernale.

La Commissione ha inoltre affrontato la tematica delle auto a guida autonoma. Senza opposizioni propone di accogliere due mozioni presentate in Consiglio nazionale, una dal Gruppo liberale radicale 17.3049. Digitalizzazione. Via libera ai veicoli automatizzati e a guida autonoma e una da Fabio Regazzi 17.3191. Veicoli autonomi. Occorre definire al più presto il quadro legislativo. Come il Consiglio nazionale e il Consiglio federale, anche la CTT-S ritiene necessario apportare modifiche in diversi settori della legislazione sulla circolazione stradale affinché la Svizzera resti compatibile a livello internazionale e possa approfittare dei progressi tecnici compiuti nell’automatizzazione dei veicoli. La Commissione fa notare che, da un lato, tali modifiche devono avvenire a livello di legge. Dall’altro, si devono però anche creare le basi necessarie affinché si possa tenere conto in modo flessibile a livello di ordinanza di ulteriori sviluppi tecnici.

La Commissione propone di accogliere anche la mozione presentata in Consiglio nazionale da Thierry Burkart 17.3100. Aumentare da 80 a 100 chilometri all’ora il limite di velocità sulle autostrade svizzere per gli autoveicoli con rimorchi. Una maggioranza della Commissione (8 voti contro 5) ritiene che una tale modifica contribuirebbe a rendere il traffico più sicuro e scorrevole.

La CTT-S propone infine con 6 voti contro 4 e 2 astensioni di accogliere la mozione presentata in Consiglio nazionale da Fabio Regazzi 15.4007. Implementare il sistema di gestione del traffico Transito anche al valico-dogana di Chiasso-Brogeda. Secondo la maggioranza della Commissione, con la mozione si contribuisce ad agevolare il disbrigo delle operazioni doganali in Ticino.

La Commissione è stata informata dal direttore dell’Ufficio federale dei trasporti e dal Direttore FFS SA Infrastruttura in merito all’interruzione della tratta presso Rastatt e in particolare sugli insegnamenti da trarre per il futuro.

Nell’ambito della tradizionale seduta esterna svoltasi a Losanna, la Commissione è stata invitata dal presidente del Comitato internazionale olimpico (CIO) Thomas Bach e dal suo direttore generale Christophe de Kepper per uno scambio di opinioni e per una visita del Museo olimpico. Sullo sfondo dell’attuale candidatura della Svizzera per il 2026, il presidente Bach ha rilevato l’interesse del CIO di organizzare i Giochi olimpici invernali nuovamente nel cuore di una tradizionale regione di montagna, a patto che le autorità e la popolazione di tale regione si impegnino per una candidatura. Thomas Bach ha dichiarato che il CIO si è prodigato a fondo per attuare un processo di candidatura chiaro e il più possibile semplice. Oggi si presta grande attenzione anche alla sostenibilità delle candidature. Secondo la Commissione, per accendere la scintilla dell’entusiasmo per lo sport, la gioventù e i Giochi olimpici occorreranno sforzi da parte delle autorità, della popolazione e del CIO.

La Commissione è stata infine ricevuta dall’impresa dei trasporti pubblici di Losanna (Transports publics de la région lausannoise, tl) e ha visitato la Metro M2, opera unica nel suo genere in Svizzera gestita in modo automatico. I responsabili dell’impresa dei trasporti pubblici hanno avuto modo di svolgere un’impressionante presentazione sulla loro visione futura di mobilità integrata, che combina mezzi di trasporto diversi ponendo costantemente al centro dell’attenzione il servizio a favore del cliente.