Nella previdenza professionale la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) vuole aiutare gli assicurati con reddito modesto a ricevere rendite più elevate. Intende inoltre concedere alle prime 20 classi d’età interessate dalla riduzione dell’aliquota minima di conversione una compensazione maggiore di quanto proposto dal Consiglio nazionale.

Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato la riforma della LPP (20.089) con 10 voti contro 0 e 3 astensioni (vedi allegato). Non è stata contestata la riduzione dell’aliquota minima di conversione dal 6,8 al 6,0 per cento, per cui la rendita annua basata su 100 000 franchi di capitale di vecchiaia scende da 6800 a 6000 franchi. A fini compensativi la Commissione propone in particolare le misure esposte qui di seguito, con le quali si discosta in modo significativo sia dal compromesso originale dei partner sociali, ripreso dal Consiglio federale, sia dalla decisione del Consiglio nazionale.

- Compensazione per la generazione di transizione: le prime 20 classi d’età che andranno in pensione dopo l’entrata in vigore della riforma dovrebbero ricevere per tutta la vita un supplemento di rendita (art. 47b–47i; 7 voti contro 6). Gli assicurati con un reddito fino a 100 380 franchi riceverebbero il supplemento intero: 2400 franchi all’anno per le prime cinque classi d’età, 1800 franchi per le successive cinque, 1200 franchi per le altre cinque e 600 franchi per le ultime cinque classi d’età. Per gli assicurati con un reddito compreso tra 100 380 e 143 400 franchi il supplemento sarebbe decrescente, mentre gli assicurati con redditi superiori non riceverebbero alcun supplemento. Il 70 per cento circa degli assicurati della generazione di transizione riceverebbe così il supplemento pieno e il 18 per cento un supplemento ridotto. Nel modello proposto dal Consiglio federale ne avrebbero beneficiato tutti gli assicurati, mentre in quello del Consiglio nazionale il 35‒40 per cento delle prime 15 classi d’età interessate. La maggioranza della Commissione ritiene che il modello del Consiglio nazionale sia troppo poco generoso per conquistare al voto popolare una maggioranza a favore della riforma della LPP.

- Soglia d’entrata, deduzione di coordinamento e accrediti di vecchiaia: come il Consiglio nazionale, la CSSS-S vuole migliorare la posizione dei lavoratori a tempo parziale e dei lavoratori che esercitano più attività lucrative. Propone di diminuire la soglia d’entrata a 17 208 franchi (art. 2 cpv. 1; 7 voti contro 4). In tal modo sarebbero ora assicurati in una cassa pensione 140 000 lavoratori con salari modesti, mentre il Consiglio nazionale vorrebbe diminuire la soglia d’entrata in modo più marcato e assicurare 320 000 lavoratori con salari bassi. Gli assicurati con salari modesti dovrebbero poter tuttavia risparmiare notevolmente più capitale di vecchiaia, poiché secondo la volontà della CSSS-S dovrebbe essere assicurato l’85 per cento del salario AVS (art. 8 cpv. 1; 10 voti contro 2 e 1 astensione). Secondo accertamenti svolti dall’Amministrazione, non sarebbero necessari adeguamenti negli accrediti di vecchiaia che dovrebbero essere riscossi dopo il 25° anno d’età. La CSSS-S, che aveva fatto esaminare anche altri modelli, ritiene che questo presenti il miglior rapporto tra costi e benefici. La Commissione ha inoltre deciso di presentare una mozione volta a impedire che i redditi accessori restino ancora a lungo esclusi dall’assicurazione obbligatoria. Diversamente dal Consiglio nazionale, la CSSS-S non vuole tuttavia obbligare, per ragioni di praticabilità, ad assicurarsi gli impiegati al servizio di diversi datori di lavoro, il cui salario complessivo supera la soglia d’entrata (art. 46 cpv. 1; 11 voti contro 1).

Nell’ambito della riforma della LPP, la Commissione intende anche garantire che gli averi di libero passaggio di piccola entità non vengano dimenticati. Propone pertanto di introdurre la possibilità di esigere il pagamento in contanti dell’avere di vecchiaia fino a 2000 franchi se l’assicurato non aderisce a un nuovo istituto di previdenza entro tre mesi dall’uscita dalla precedente cassa pensioni (art. 5 cpv. 1 della legge sul libero passaggio, LFLP; 10 voti contro 0 e 3 astensioni). La mozione 20.4482 è stata di conseguenza ritirata. Stessa sorte è toccata alla mozione Müller Damian. Gli utili derivanti dai tassi negativi applicati nella previdenza professionale appartengono agli assicurati (20.3670) dopo che la CSSS−S, a seguito di un’approfondita analisi, tra l’altro anche sotto l’aspetto della costituzionalità, ha rinunciato a inserire questo elemento nel progetto. Infine la Commissione ha respinto all’unanimità la decisione del Consiglio nazionale secondo cui gli assicurati più giovani dovrebbero poter mantenere la previdenza al livello del precedente guadagno assicurato non ritenendo necessario inserire nel progetto questo elemento.

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La Commissione ha deciso, con 9 voti contro 4, di esaminare le divergenze relative al pacchetto sulle misure di contenimento dei costi 1b (19.046; disegno 1) dopo la sessione estiva. Intende discutere sul monitoraggio dell’evoluzione dei costi e dei volumi e sui correttivi (art. 47c LAMal) dopo che il Consiglio nazionale ha deciso nella sessione estiva in merito al controprogetto indiretto all’iniziativa per un freno ai costi (21.067).

Con 7 voti contro 0 e 3 astensioni la Commissione propone di accogliere la Mo. Müller Damian. Più margine di manovra per l’acquisto di dispositivi medici destinati all’approvvigionamento della popolazione svizzera (20.3211). Sostiene così la richiesta dell’autore della mozione di permettere l’omologazione in Svizzera di dispositivi medici conformi a sistemi di regolamentazione extraeuropei per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento.

La Commissione propone di non togliere dal ruolo la Mo. Consiglio degli Stati (Baumann). Assegni familiari. Per un’equa ripartizione degli oneri (17.3860), contrariamente a quanto proposto dal Consiglio federale.

Presieduta dal consigliere agli Stati Erich Ettlin (Alleanza del Centro, OW), la Commissione si è riunita a Berna il 26 aprile 2022. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.