La Commissione della Politica di Sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) propone alla propria Camera di prendere atto del rapporto «La politica di sicurezza della Svizzera» (21.070). Vista la situazione geopolitica attuale, riconosce la necessità di accompagnamento del rapporto con misure concrete. Con 10 voti contro 2 ha presentato una mozione (22.3374) che chiede un aumento progressivo delle spese per l’esercito a partire dal 2023, in modo da raggiungere almeno l’1 per cento del PIL al più tardi nel 2030, corrispondente a un budget militare di circa 7 miliardi di franchi.

La Commissione è dell’avviso che il rapporto sulla politica di sicurezza costituisca una delle basi concettuali solide sulle quali la Svizzera può costruire la sua politica di sicurezza futura. Essa accoglie positivamente il supplemento annunciato dal capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e si compiace per i contenuti di quest’ultimo, in particolare le lezioni apprese dalla guerra in Ucraina. La CPS-S auspica inoltre che il supplemento venga pubblicato entro la sessione autunnale 2022.
La maggioranza ritiene che alla luce della situazione di minaccia attuale e della guerra in Ucraina, vi sia una crescita delle sfide per l’esercito che necessitano un aumento della spesa. Per anni essa è stata costantemente ridotta e questo ha condotto a un ritardo nella modernizzazione dell'esercito e a un equipaggiamento non sufficiente delle formazioni. Secondo la maggioranza, un aumento graduale della spesa dell’esercito permetterebbe quindi di accelerare i processi di ammodernamento di quest’ultimo, di colmare le lacune esistenti e di mettere in pratica più velocemente i progetti di acquisto di armamenti. Inoltre, aumentare gradualmente la spesa significherebbe potere fare investimenti mirati e pianificazioni precise.
Da parte sua, la minoranza della Commissione non è di principio contro eventuali misure in ambito securitario, ma sottolinea che un eventuale aumento della spesa dell’esercito debba essere discusso in un quadro più ampio per potere avere una visione di insieme. Per questa ragione ritiene che un’analisi anteriore approfondita dell’attuale situazione di conflitto e dei suoi effetti deve essere fatta. In questa maniera, si potranno definire necessità e bisogni dell’esercito che andranno accompagnati con misure.
Nel quadro delle discussioni sul rapporto sulla politica di sicurezza, la Commissione è stata anche informata sull'attuale situazione della guerra in Ucraina. Ha inoltre ricevuto una delegazione del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) per essere aggiornata sull'approvvigionamento economico nazionale.
Il rapporto sulla politica di sicurezza sarà esaminato dal Consiglio degli Stati durante la sessione estiva.

Messaggio sull’esercito 2022

La Commissione ha iniziato le sue deliberazioni sul Messaggio sull'esercito 2022 (22.005). Essa è entrata in materia sui decreti federali concernenti l’acquisto degli aerei da combattimento F-35A, la messa fuori servizio degli aerei da combattimento F-5 Tiger e l’acquisto del sistema di difesa terra-aria a lunga gittata Patriot. Inoltre ha incaricato, tramite mandati d’esame, il DDPS di indicare le conseguenze della messa fuori servizio degli F-5 così come i bisogni supplementari dell’esercito in termini di equipaggiamento. Nella sua seduta del 3 maggio 2022, la Commissione continuerà e concluderà la deliberazione di dettaglio su questi decreti federali e delibererà anche sui decreti federali concernenti l’acquisto di materiale dell’esercito 2022 e il programma degli immobili del DDPS 2022. A causa della nuova situazione risultante dalla guerra in Ucraina, la Commissione ritiene importante che l’esame del Messaggio sull’esercito 2022 da parte del Consiglio degli Stati possa avvenire già nella sessione estiva.
Per prepararsi alla discussione, la Commissione ha ricevuto esponenti di Pro Militia, del comitato dell’iniziativa popolare Stop F-35, della Società Svizzera degli Ufficiali (SSU), dell’Alleanza Sicurezza Svizzera, di Swissmem e del Groupe Romand pour le Matériel de Défense et de Sécurité (GRPM).
    
Presieduta dal consigliere agli Stati Werner Salzmann (UDC, BE), la Commissione si è riunita a Berna il 31 marzo e 1 aprile 2022. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Viola Amherd, responsabile del DDPS, e il consigliere federale Guy Parmelin, responsabile del DEFR.