La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) intende recepire importanti richieste dell’Iniziativa per i ghiacciai nella legge sul CO2 e ha deciso di elaborare un controprogetto indiretto.

La Commissione ha iniziato a esaminare l’iniziativa popolare «Per un clima sano» (Iniziativa per i ghiacciai, 21.055) e sentito il comitato d’iniziativa. L’iniziativa popolare intende ridurre le emissioni di gas serra climalteranti della Svizzera a un saldo netto pari a zero entro il 2050 ed esige che, a partire da tale data, in linea di principio non possano più essere messi in circolazione carburanti e combustibili fossili. Con 15 voti contro 9 e 1 astensione, la Commissione ha deciso di opporre all’iniziativa un controprogetto indiretto, affinché si adotti rapidamente una soluzione incisiva a livello di legge. A tale scopo ha presentato l’iniziativa di commissione 21.501. Per questa via la Commissione intende attuare le richieste principali dell’Iniziativa per i ghiacciai nella legge sul CO2. Come i promotori dell’iniziativa, la CAPTE-N vuole ridurre le emissioni di gas serra a un saldo netto pari a zero entro il 2050, senza tuttavia prevedere il divieto di vettori energetici fossili. Desidera piuttosto sancire a livello di legge che il consumo di carburanti e combustibili fossili deve essere ridotto per quanto sia possibile sotto il profilo tecnico e sostenibile sotto il profilo economico. L’iniziativa di commissione passa ora per approvazione alla Commissione omologa del Consiglio degli Stati.

Secondo la Commissione, l’obiettivo delle emissioni a saldo netto zero è possibile soltanto sottraendo attivamente e in modo durevole CO2 dall’atmosfera. Per promuovere la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie a emissioni negative, con 17 voti contro 5 la Commissione ha deciso di adottare la mozione 21.4333. La Svizzera deve svolgere un ruolo pionieristico nello sviluppo di tecnologie a emissioni negative.

Rafforzare l’economia circolare

La Commissione ha esaminato il progetto riguardante l’economia circolare elaborato dalla propria sottocommissione nell’ambito dell’iniziativa parlamentare 20.433. Ha approvato il progetto preliminare con 18 voti contro 7 e lo porrà in consultazione nelle prossime settimane. Con modifiche di ampia portata – soprattutto nella legge sulla protezione dell’ambiente – la Commissione vuole creare le condizioni quadro per un’economia circolare moderna ed ecologica in Svizzera, rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento e aumentare l’efficienza dell’economia nazionale. Il progetto estende il margine d’azione per un uso delle risorse e dei prodotti rispettoso dell’ambiente, tenendo equamente conto delle esigenze dei consumatori e dei produttori. Ha un approccio globale e si concentra sull’intero ciclo del prodotto: non parte soltanto dal riciclaggio dei rifiuti, ma dai processi a monte come la separazione, il riutilizzo, la riparazione e il ricondizionamento. Quando verrà avviata la consultazione la Commissione fornirà informazioni più dettagliate sul suo progetto nell’ambito di una conferenza stampa.

Con 17 voti contro 7 la Commissione ha inoltre presentato un postulato che incarica il Consiglio federale di esaminare una tassa d’incentivazione per lo smaltimento in discarica dei rifiuti edili (21.4332). Il rapporto dovrà determinare il potenziale e l’impatto di questo possibile strumento. La Commissione ritiene che una tassa di incentivazione potrebbe essere utile per promuovere il riciclaggio dei materiali da costruzione. Tuttavia non intende integrare questa proposta nel suo attuale progetto di legge sull’economia circolare, perché ritiene che prima la questione debba essere approfondita. Una minoranza si oppone al postulato perché a suo avviso una tassa d’incentivazione costituisce un intervento eccessivo.

Impedire le acquisizioni di infrastrutture energetiche da parte di stranieri

Con 15 voti contro 9 la Commissione ha adottato un progetto preliminare di modifica della lex Koller (Legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero). Il progetto, elaborato nell’ambito dell’iniziativa parlamentare 16.498, assoggetta le infrastrutture strategiche dell’economia energetica alla lex Koller per proteggerle da un controllo da parte di investitori stranieri. Poiché le infrastrutture energetiche sono fondamentali per la sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera, devono poter essere vendute all’estero solo a condizioni strettamente definite. Una minoranza della Commissione non vuole entrare in materia sul progetto perché non lo ritiene adeguato allo scopo. Il progetto della CAPTE-N sarà posto in consultazione prossimamente.

Prescrizione per le costruzioni illegali al di fuori delle zone edificabili

La Commissione vuole sancire nella legge sulla pianificazione del territorio (LPT) un termine di prescrizione di 30 anni per gli edifici e gli impianti costruiti illegalmente al di fuori della zona edificabile. Con 13 voti contro 11 ha deciso di presentare una mozione (21.4334) volta a sopprimere l’obbligo di ripristinare lo stato anteriore dopo questo termine. La Commissione vuole in tal modo estendere al di fuori delle zone edificabili la prescrizione di 30 anni prevista per gli edifici e le installazioni costruiti illegalmente nelle zone edificabili. Si intende così impedire che situazioni di lunga data provochino procedure amministrative pesanti per i Comuni e stabilire uguaglianza di trattamento con la prescrizione valida all’interno della zona edificabile. Una minoranza si oppone argomentando che tale modifica legittimerebbe i comportamenti illegali e indebolirebbe il principio della separazione tra zone edificabili e zone non edificabili.

Con 15 voti contro 6 e 3 astensioni la Commissione ha infine respinto l’iniziativa parlamentare 21.459. Questa chiede che gli hotel non più redditizi assoggettati al vecchio diritto in Comuni con abitazioni secondarie possano ora essere totalmente trasformati in abitazioni secondarie. La Commissione ritiene che il diritto vigente, secondo il quale soltanto la metà della superficie di un hotel non più redditizio può essere trasformata in abitazioni secondarie, offra un margine di manovra sufficiente. Inoltre, non vuole mettere in questione il compromesso raggiunto nel 2015. Una minoranza ritiene necessario intervenire e rileva che l’opzione di consentire una conversione completa contribuirebbe a ravvivare le regioni di montagna.

Presieduta dal consigliere nazionale Bastien Girod (G/ZH), la Commissione si è riunita a Berna l’11 e 12 ottobre 2021. A parte della seduta era presente la consigliera federale Simonetta Sommaruga.