La Commissione ha approvato all’unanimità un progetto di modifica della legge sulla pianificazione del territorio (LPT) in relazione alla seconda fase della revisione parziale di tale legge (18.077). Il 16 ottobre 2020 la Commissione, considerando che vi è necessità di legiferare in questo ambito, aveva deciso di entrare in materia sul progetto 18.077 ma di semplificare la complessità delle misure proposte nel disegno del Consiglio federale. Il progetto elaborato dalla Commissione riprende gli elementi su cui le organizzazioni sentite e i Cantoni hanno espresso pareri in gran parte unanimi e stralcia invece le disposizioni contestate, per le quali sarebbe difficile ottenere il consenso della maggioranza. La Commissione ha in particolar modo tenuto conto delle peculiarità cantonali in materia di pianificazione territoriale.
In linea con il disegno del Consiglio federale, il progetto mette a disposizione dei Cantoni uno strumento pianificatorio che permetterà di considerare in misura maggiore le particolarità cantonali e regionali nel caso di costruzioni fuori delle zone edificabili. Sulla base di una strategia globale di sviluppo territoriale e di quanto iscritto nei rispettivi piani direttori, i Cantoni potranno così elaborare e attuare soluzioni ad hoc per comprensori determinati. Le utilizzazioni più estese che eccedono in modo puntuale i limiti fissati dalle disposizioni generali sulle costruzioni fuori delle zone edificabili saranno però vincolate a misure sostanziali di compensazione e di miglioramento.
Altri elementi del progetto hanno lo scopo di integrare e concretizzare le richieste di fondo dell’iniziativa paesaggio, affinché la nuova normativa possa fungere da controprogetto indiretto a tale iniziativa. La Commissione propone così di introdurre nella LPT un nuovo obiettivo di pianificazione e un nuovo principio pianificatorio, con i quali si esplicita che il numero totale di edifici situati nei comprensori non edificabili e l’impermeabilizzazione del suolo causata dagli edifici e impianti non agricoli devono essere stabilizzati. Per stabilizzare il numero di edifici e impianti è prevista principalmente una strategia basata su incentivi sotto forma di contributi che coprono i costi per la demolizione di edifici e impianti fuori delle zone edificabili. Tali contributi saranno finanziati dai Cantoni con la partecipazione della Confederazione. L’attuazione della strategia di stabilizzazione contempla anche l’obbligo di riferire sull’evoluzione dei parametri determinanti.
La Commissione non ha invece ripreso nel progetto gli elementi che sono stati fortemente criticati in occasione del dibattito sull’entrata in materia nel Consiglio nazionale e delle audizioni svolte dalle Commissioni parlamentari e per i quali pertanto non è verosimile ottenere il consenso della maggioranza. Sono stati stralciati in particolare l’obbligo generale di demolizione (art. 23d segg. D-LPT), la precisazione delle esigenze in materia di zone agricole speciali (art. 16a D-LPT), l’approccio basato sull’oggetto in quanto modalità della cosiddetta strategia pianificatoria e compensatoria (art. 8d in combinato disposto con l’art. 24g D-LPT) e le disposizioni penali (art. 24h D-LPT).
Nel corso delle prossime settimane la Commissione indirà la procedura di consultazione sul progetto.
Interventi mirati contro il rumore eccessivo dei motori
La Commissione propone con 10 voti contro 3 di accogliere la mozione 20.4339. Intende così dare un impulso alla risoluzione dei problemi legati al rumore eccessivo causato da automobili e motoveicoli. Il Consiglio federale è in particolar modo chiamato a valutare le varie possibilità per contrastare efficacemente i comportamenti di guida e il ricorso a componenti modificate illegali. La Commissione constata che in diversi Cantoni le forze di polizia chiedono un maggiore sostegno per le loro attività di esecuzione, sia da un punto di vista tecnico che giuridico. La minoranza propone invece di respingere la mozione poiché ritiene che le basi legali esistenti siano sufficienti.
Vendita di surgelati senza imballaggio
L’ordinanza del DFI sui requisiti igienici stabilisce che le derrate alimentari surgelate devono essere preimballate. Per la Commissione ciò deve cambiare. Propone pertanto all’unanimità di accogliere la mozione 20.4349 che chiede al Consiglio federale di autorizzare la vendita sfusa di prodotti surgelati. La Commissione sottolinea così la sua volontà di contribuire all’eliminazione degli imballaggi e all’uso parsimonioso delle risorse.
Presieduta dal consigliere agli Stati Martin Schmid (PLR/GR), la Commissione si è riunita a Berna il 29 aprile 2021. A parte della seduta era presente la consigliera federale Simonetta Sommaruga.