La Commissione approva con 12 voti contro 1 il progetto inteso a istituire le basi legali per la digitalizzazione delle procedure in ambito fiscale. A differenza del Consiglio nazionale, la CET-S propone di permettere al Consiglio federale di prescrivere, quando opportuno, l’impiego di una procedura elettronica, segnatamente in materia di IVA o di tasse di bollo.

La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) è entrata in materia senza opposizioni sul disegno 20.051. In due punti propone tuttavia di scostarsi da quanto deciso dal Consiglio nazionale nella sessione autunnale e di attenersi alla versione del Consiglio federale. Con 12 voti contro 1, la CET-S propone di autorizzare il Consiglio federale a prescrivere l’impiego della procedura elettronica, segnatamente in materia di IVA o di tasse di bollo. Per la maggioranza della Commissione è importante che il Governo disponga del margine di manovra necessario per decidere quando sia opportuno prescrivere la procedura elettronica. La maggioranza confida che al momento debito il Governo si avvarrà della propria competenza, in base allo sviluppo della tecnica e della società.

La Commissione ha inoltre deciso, senza voti contrari, di respingere la decisione del Consiglio nazionale di obbligare – e non soltanto autorizzare, come propone il Consiglio federale – i Cantoni a offrire ai loro contribuenti una procedura completamente elettronica, oltre a quella scritta. La Commissione prende atto che dal 2021 in tutti i Cantoni sarà ammessa la presentazione elettronica della dichiarazione d’imposta. Per quel che riguarda la distribuzione per via elettronica della documentazione da parte dell’autorità fiscale ai contribuenti, si fa tuttavia notare che alcuni Cantoni dovranno disporre di maggior tempo per adeguarsi. Sempre all’unanimità, la CET-S propone infine di modificare la decisione del Consiglio nazionale, il quale chiede che i moduli e i formati di dati siano uniformi per tutta la Svizzera. La Commissione propone che questa esigenza di uniformità sia limitata ai soli formati di dati. Il Consiglio federale avrà inoltre il compito di definire i formati di dati da utilizzare in collaborazione con i Cantoni.

Nella votazione sul complesso, il disegno è stato accolto con 12 voti contro 1. Lo stesso sarà esaminato dal Consiglio degli Stati durante la sessione invernale 2020.

2. Avviato l’esame dell’Iniziativa per prezzi equi e del controprogetto indiretto

Il Consiglio degli Stati si occupa in qualità di seconda Camera dell’iniziativa popolare «Stop all’isola dei prezzi elevati – per prezzi equi» (19.037). Il Consiglio federale ha sottoposto alle Camere un controprogetto indiretto, che nella sessione primaverile 2020 il Consiglio nazionale ha integrato in alcuni punti essenziali nel senso di quanto richiesto dall’iniziativa (estensione della posizione dominante relativa a entrambe le parti del mercato, inclusione delle fattispecie interne alla Svizzera, introduzione della clausola di reimportazione, divieto del geoblocco adottato dalle imprese). Secondo la CET-S il problema dell’isola dei prezzi elevati resta attuale e insoluto. È assodato che è necessario legiferare e intervenire contro gli abusi. Con 9 voti contro 3, la Commissione ha deciso di entrare in materia sul controprogetto indiretto. Una minoranza ritiene che né l’iniziativa né il controprogetto siano strumenti adeguati per combattere efficacemente i prezzi elevati in Svizzera. Nella deliberazione di dettaglio la Commissione ha deciso un primo punto: propone con 7 voti contro 5 e 1 astensione di estendere la nozione di “posizione dominante relativa” (art. 4 cpv. 2bis LCart), conformemente a quanto deciso dal Consiglio nazionale, a entrambe le parti del mercato. Questo aspetto è importante, perché le imprese possono detenere di volta in volta una posizione dominante relativa sulla domanda e sull’offerta.

La deliberazione di dettaglio dovrebbe proseguire e concludersi nella seduta del 19 novembre 2020, in modo tale che il Consiglio degli Stati possa trattare l’iniziativa popolare e il controprogetto nella sessione invernale.

3. Modifiche nell’imposizione delll’IVA a favore del turismo

Nel corso di un colloquio con il consigliere federale Guy Parmelin la CET-S ha preso atto con preoccupazione dell’attuale evoluzione della pandemia di Coronavirus e delle paventate conseguenze sulla stagione invernale in arrivo. Si è pronunciata su due mozioni volte a sostenere il turismo mediante alcune modifiche della legge sull’IVA: con 10 voti contro 0 e 2 astensioni propone di accogliere la mozione 18.3235 nella versione modificata dal Consiglio nazionale. Una combinazione di prestazioni o di prodotti (i cosiddetti “pacchetti”) deve poter essere tassata uniformemente come la prestazione preponderante se questa rappresenta almeno il 55 per cento della controprestazione complessiva (attualmente: 70 %). Questa misura va in particolare a beneficio dell’industria alberghiera che spesso offre combinazioni di prestazioni sotto forma di pacchetti. La nuova disposizione è limitata a prestazioni il cui luogo si trova in Svizzera.

Con 11 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione propone di accogliere la mozione 18.4194 del presidente del Consiglio degli Stati Hans Stöckli. Gli operatori turistici esteri devono essere tassati, come avveniva fino alla fine del 2017, soltanto sulla cifra d'affari conseguita in Svizzera. In tal modo l’onere amministrativo per gli operatori stranieri si riduce, ciò che ha ricadute positive sulla piazza turistica svizzera. La mozione dovrebbe essere attuata nell’ambito della prevista revisione parziale della legge sull’IVA, per la quale si è già tenuta una consultazione.

4. Legge sulle fideiussioni solidali COVID-19

La Commissione è entrata in materia senza opposizioni sul disegno di legge del Consiglio federale (20.075) e ha esaminato una prima volta il progetto. Procederà a una seconda lettura durante la sua prossima seduta del 19 novembre, dopo avere preso atto delle decisioni che adotterà il Consiglio nazionale nella sessione speciale del 29 e 30 ottobre. Vista l’urgenza dell’oggetto, il disegno di legge sarà esaminato dal Consiglio degli Stati durante la sessione invernale, durante la quale è pure previsto l’appianamento delle divergenze.

Visto che queste ultime settimane la pandemia ha ripreso decisamente vigore, la Commissione ha inoltre discusso, anticipatamente per scrupolo, sull’opportunità di sostenere ulteriormente l’economia nel caso fossero emanate nuove misure sanitarie con conseguenze deleterie per le imprese. In quest’ottica, ha chiesto all’Amministrazione di presentarle, in occasione della sua prossima seduta, diverse modalità di sostegno all’economia, in particolare per quanto concerne eventuali nuovi problemi di liquidità delle imprese, un aiuto finanziario per i casi di rigore come previsto dalla legge COVID-19 o ancora forme di sostegno settoriale.

5. Nessuno scambio di dati finanziari all’interno della Svizzera

Con 9 voti contro 4, la Commissione ha deciso di proporre alla sua Camera di non dare seguito a un’iniziativa del Cantone di Berna volta a introdurre uno scambio di dati finanziari all’interno della Svizzera (19.316). La maggioranza della Commissione ritiene che, prima di adottare una tale misura, sia opportuno attendere la discussione in merito al progetto di riforma dell’imposta preventiva che il Consiglio federale sta elaborando. Una minoranza propone invece di dare comunque seguito all’iniziativa, che è ora trasmessa al Consiglio degli Stati.

6. Altre decisioni

La Commissione è tornata sulle sue decisioni riguardanti lo stanziamento dei mezzi finanziari a favore dell’agricoltura per gli anni 2022–2025 (disegno 4 ad 20.022). Fondamentalmente, la Commissione mantiene le richieste già avanzate (cfr. comunicato stampa del 28 agosto 2020): la maggioranza vuole che i limiti di spesa siano mantenuti al livello degli anni 2018–2021, mentre la minoranza vuole, come il Consiglio federale, che l’attuazione della mozione Dittli (16.3705) venga considerata nell’ambito dell’agricoltura. Maggioranza e minoranza prevedono ora anche un innalzamento dei limiti di spesa per i supplementi per il latte (+ 30 mio. fr.) e per le infrastrutture che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi ambientali (+ 15 mio. fr).

Con 8 voti contro 5, la Commissione approva la decisione del Consiglio nazionale di dare seguito all’iniziativa parlamentare 18.489 presentata dal consigliere nazionale Hans-Ueli Vogt. La CET-N ha ora l’incarico di elaborare un progetto per la sua attuazione.

Presieduta dal consigliere agli Stati Christian Levrat (PSS, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 26 e il 27 ottobre 2020. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Ueli Maurer e Guy Parmelin.