La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) vuole accordare aiuti finanziari agli asili nido e ad altre istituzioni che si occupano della custodia di bambini complementare alla famiglia per compensare i contributi dei genitori che sono venuti meno. Con 10 voti contro 3 ha deciso di depositare una mozione dal tenore analogo a quella della CSEC-N. Respinge tuttavia lo stanziamento di un credito specifico. Propone inoltre di autorizzare i crediti COVID nel settore della cultura e dello sport.

​La CSEC-S ha esaminato le misure adottate dal Consiglio federale a seguito della pandemia di Coronavirus. Si è riunita in preparazione della sessione straordinaria convocata in maggio per approvare a posteriori i complementi della prima aggiunta al Preventivo 2020 (20.007). La Commissione apprezza il lavoro del Consiglio federale e dell’Amministrazione federale e sostiene apertamente le misure finora adottate dal Collegio governativo per contenere la diffusione del Coronavirus e per mitigare le conseguenze economiche e sociali della pandemia. Ha incontrato il capo del DFI, il consigliere federale Alain Berset, per un intenso scambio critico di opinioni in relazione al graduale allentamento delle misure deciso ieri (16 aprile 2020) e per essere informata sulle motivazioni alla base della strategia di uscita dalla crisi.

Sostegno alle istituzioni che si occupano della custodia di bambini complementare alla famiglia

Sulla base di un sondaggio organizzato in tempi brevi, la CSEC-S ha constatato che, per quanto riguarda la custodia di bambini complementare alla famiglia, l’ordinanza COVID-19 del Consiglio federale non è attuata in modo uniforme da parte dei Cantoni; i genitori e le istituzioni interessati si trovano quindi confrontati con conseguenze diverse. La maggioranza ritiene che le restrizioni alla normale attività siano comunque drastiche in ogni caso e talvolta comportino la perdita di introiti d’esercizio – i contributi dei genitori – che non possono essere sufficientemente compensati né con lo strumento del lavoro ridotto né con mutui esenti da interessi.

Con 10 voti contro 3, la Commissione ha deciso di presentare una mozione di commissione volta a sostenere le istituzioni che si occupano della custodia di bambini complementare alla famiglia (20.3129).
L’obiettivo della mozione è quello di concedere un aiuto finanziario alle istituzioni che si occupano della custodia di bambini complementare alla famiglia. La Confederazione dovrebbe coprire il 33 per cento dei costi sostenuti dai Cantoni. La maggioranza respinge la proposta di adottare un’ordinanza parlamentare di necessità poiché ritiene poco opportuno emanare un diritto di necessità parallelamente al Consiglio federale. Con 9 voti contro 4 ha pertanto deciso di non approvare l’iniziativa parlamentare 20.407 della Commissione omologa. Contrariamente alla CSEC-N rinuncia a inserire un credito specifico nella prima aggiunta al preventivo. Le due mozioni di commissione saranno presumibilmente trattate nella sessione straordinaria (dal 4 all’8 maggio 2020).

La Commissione ha preso decisioni rilevanti a livello finanziario e ha presentato richieste al Consiglio federale concernenti gli ambiti seguenti.

Cultura

La Commissione propone all’unanimità alla Commissione delle finanze di approvare a posteriori i crediti COVID per un importo complessivo di 280 milioni di franchi per il settore della cultura. In uno scambio con il capo del Dipartimento federale dell’interno Alain Berset, la Commissione ha espressamente elogiato le misure del Consiglio federale a favore del settore culturale. Ritiene tuttavia necessario prorogare di quattro mesi l’ordinanza, la cui validità è limitata alla fine di maggio e, all’occorrenza, adeguare i preventivi per consentire tale proroga. Invita inoltre il Consiglio federale a precisare la strategia di ripresa e di transizione per il settore culturale (in particolare per i musei e le biblioteche), così da creare maggior chiarezza per le cerchie interessate. Questa decisione è stata presa all’unanimità.

Sport

La Commissione propone all’unanimità alla Commissione delle finanze di autorizzare a posteriori i due crediti COVID di 50 milioni di franchi ciascuno (per lo sport professionistico come mutui senza interessi e per lo sport di massa sotto forma di contributi non rimborsabili). In un colloquio con il direttore dell’UFSPO ha preso conoscenza con soddisfazione che l’UFSPO elabora con le cerchie interessate una strategia di transizione. All’unanimità ha deciso di invitare il Consiglio federale di adottare le misure necessarie al fine di riuscire a versare alle società giovanili e sportive i contribuiti G+S preventivati per il 2020, nonostante la soppressione di corsi e altre offerte a seguito della pandemia. Con 8 voti contro 0 e 3 astensioni ha inoltre deciso di invitare il Consiglio federale a consentire nel 2020 alle società sportive di impiegare liberamente senza vincoli i contributi d’esercizio CISIN per far fronte alle perdite subite a causa della crisi pandemica, se queste in cambio rinunciano a richiedere le indennità per lavoro ridotto.

Violenza domestica

La Commissione valuta molto positivamente l’insediamento di una taskforce della Confederazione contro la violenza domestica durante la pandemia coordinata a livello nazionale. La CSEC-E ha deciso di invitare il Consiglio federale a proseguire l’operato della taskforce oltre le misure restrittive della libertà di movimento e a stanziare ulteriori mezzi finanziari per il mantenimento delle offerte di consulenza. Le autorità devono informare nel modo più rapido ed esteso possibile, indicando a chi possono rivolgersi le vittime di atti di violenza domestica e quali sono le possibilità di aiuto.

Formazione e ricerca

La Commissione si è occupata in dettaglio e in collaborazione con la segretaria generale della CDPE degli effetti delle misure di lotta alla pandemia della Confederazione sul settore della formazione. Essa valuta positivamente gli sforzi di tutte le parti coinvolte per salvaguardare per quanto possibile il sistema della formazione e della ricerca. Ha preso conoscenza con soddisfazione che il 16 aprile il Consiglio federale ha approvato la soluzione nazionale decisa dai partner della formazione professionale per i diplomi e ha indetto un programma nazionale di ricerca straordinario «Covid-19». La Commissione sostiene gli sforzi intrapresi dalla Confederazione per combattere la carenza di posti di apprendistato in seguito alle misure adottate a causa del Covid-19. Ha inoltre deciso di invitare il Consiglio federale a esaminare la possibilità di sostenere le start-up e l’apertura di tutti gli istituti di formazione parallelamente alla riapertura della scuola dell’obbligo, a condizione che l’insegnamento e la ricerca possano essere svolti secondo le regole del distanziamento sociale.


Presieduta dal consigliere agli Stati Hannes Germann (UDC, SH), la Commissione si è riunita a Berna il 17 aprile 2020. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset, capo del DFI.