Il Consiglio nazionale in breve
(ats) Nella sua seduta odierna, il Consiglio nazionale ha:
RIFORMA III DELL'IMPOSIZIONE DELLE IMPRESE: approvato - per 138 voti a 52 e dopo un dibattito di nove ore distribuiti su due giorni - la Riforma III (Rie III) della tassazione delle imprese. Oggi la camera ha deciso di innalzare la quota parte di Imposta federale diretta (IFD) versata dalla Confederazione ai Cantoni dal 17% al 20,5%. Gli Stati si erano pronunciati in dicembre per il 21,2%. L'eventuale abolizione della tassa di bollo sull'emissione di capitale è invece stata rinviata in commissione. Il dossier ritorna alla Camera dei Cantoni per le divergenze;
LEGGE SULLE FORESTE: tacitamente approvato la proposta della Conferenza di conciliazione in merito alla revisione della Legge sulle foreste. I lavoratori forestali saranno così chiamati a seguire un corso di sensibilizzazione sulla sicurezza. L'oggetto è pronto per le votazioni finali;
INIZIATIVA EFFICIENZA ELETTRICA: bocciato, con 106 voti contro 71 e 6 astensioni, l'iniziativa popolare "per l'efficienza elettrica", che mira a stabilizzare i consumi di corrente al livello del 2011. Per la maggioranza il testo è troppo radicale nonché irrealistico;
GEVER: approvato, come già fatto in precedenza dal Consiglio degli Stati, un credito di 67 milioni di franchi per la realizzazione del progetto GEVER per la gestione elettronica degli affari dell'Amministrazione federale. La decisione è stata presa con 168 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti;
ORARI INIZIO SEDUTE: bocciato, con 92 voti contro 73 e 9 astenuti, una proposta del suo Ufficio di spostare di un quarto d'ora l'orario di inizio delle sedute (alle 08.15 invece delle 08.00), che trae origine da una iniziativa parlamentare dell'ex deputata Maria Bernasconi (PS/GE);
PICCOLA DELINQUENZA: tacitamente bocciato, come già fatto dagli Stati in precedenza, una iniziativa cantonale di Ginevra che chiedeva di modificare il Codice penale per dare al giudice la libertà di scegliere liberamente il tipo di pena che intende infliggere (pecuniaria o privativa della libertà). Per la camera la questione sollevata è già stata risolta con la riforma del diritto delle sanzioni approvata dal Parlamento lo scorso anno;
DIRITTO PENALE: bocciato (con 97 voti contro 77 e 4 astenuti), come già fatto dagli Stati in precedenza, una iniziativa cantonale di San Gallo che chiedeva di modificare il Codice penale per ridurre la varietà delle sanzioni irrogabili, di escludere le pene pecuniarie in caso di reati violenti e sessuali e di subordinare a condizioni meno restrittive l'applicazione di pene detentive di breve durata senza condizionale. Per la camera le questioni sollevate sono già state risolte o saranno presto oggetto di discussioni in Parlamento;
LAMAL 1: bocciato (con 122 voti contro 51 e 4 astenuti), come già fatto dagli Stati in precedenza, una iniziativa cantonale di Ginevra che chiedeva l'introduzione della trasmissibilità della riserva quando un assicurato passa da una cassa malati a un'altra. Per la maggioranza, la proposta, oltre a causare costi amministrativi molto elevati, è poco opportuna poiché le riserve non sono costituite per i singoli assicurati bensì globalmente per ognuno degli assicuratori al fine di garantirne la solvibilità a lungo termine;
FORZA IDRICA: tacitamente bocciato, una iniziativa cantonale dei Grigioni che chiede di rinunciare al previsto aumento dei mezzi di promozione per le nuove energie rinnovabili e di sostituire l'attuale modello con uno orientato al mercato. Qualora il modello di promozione fosse mantenuto e/o fosse deciso un aumento dei mezzi di promozione, l'iniziativa cantonale domanda che gli aiuti vengano riconosciuti anche per una forza idrica superiore a 10 megawatt (MW). Per la Camera del popolo tutti i punti sollevati sono già stati discussi approfonditamente nell'ambito del progetto Strategia energetica 2050. Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi;
LAMAL 2: bocciato (con 117 voti contro 54 e un astenuto), come già fatto dagli Stati in precedenza, una iniziativa cantonale del Ticino che chiedeva di dare più poteri all'Autorità federale in merito all'approvazione dei premi delle casse malattia, obbligando gli assicuratori a diminuire i premi sovradimensionati, e approfondire la questione della determinazione delle riserve. Per la maggioranza il primo punto è stato risolto con la nuova Legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie e il secondo è in parte già soddisfatto e in parte non realizzabile;
STRADE 1: bocciato, come già fatto dagli Stati in precedenza, una iniziativa cantonale di Berna che chiedeva di risolvere prima di quanto previsto i problemi di capacità della rete Berna-Wankdorf-Muri. Per la camera la questione dell'eliminazione dei problemi di capacità deve essere trattata dal Parlamento, come finora, nell'ambito di un piano globale a lungo termine, senza considerare separatamente alcune tratte;
STRADE 2: bocciato, come già fatto dagli Stati in precedenza, una iniziativa cantonale di Argovia che chiedeva di ampliare, prima del previsto, a sei corsie la tratta autostradale tra Aarau est e Birrfeld (AG). Per la camera la questione dell'eliminazione dei problemi di capacità deve essere trattata dal Parlamento, come finora, nell'ambito di un piano globale a lungo termine, senza considerare separatamente alcune tratte;
FARMACI: tacitamente bocciato, come già fatto dagli Stati in precedenza, una iniziativa cantonale di Turgovia che chiedeva di mantenere il principio della dispensazione diretta nel progetto di revisione della Legge sugli agenti terapeutici. Per la camera le richieste dell'iniziativa sono già state soddisfatte;
CASSA MALATTIA UNICA: bocciato, come già fatto dagli Stati in precedenza, due iniziative cantonali del Giura e di Ginevra (con rispettivamente 121 voti contro 52 e un astenuti, e con 122 voti contro 52) che volevano lasciare la possibilità ai Cantoni di istituire una cassa malati unica. Per la maggioranza non c'è nessuna necessità di legiferare. Il cambiamento di sistema proposto è inoltre stato respinto nel settembre 2014 con il no all'iniziativa popolare «per una cassa malati pubblica». Con le stesse motivazioni, la camera ha bocciato, con 122 voti contro 52, una iniziativa parlamentare simile presentata dal gruppo ecologista;
MANIFESTAZIONI: tacitamente bocciato, come già fatto dagli Stati in precedenza, una iniziativa cantonale di Berna che chiedeva di istituire una base legale che consenta alle autorità di togliere l'anonimato di organizzatori che, attraverso internet (in particolare tramite i media sociali), invitano a dimostrazioni e a grandi manifestazioni non autorizzate che implicano un pericolo per la pubblica sicurezza. Per la camera si tratta di una questione di competenza cantonale;
PROMOZIONE PIAZZA ECONOMICA: bocciato, con 89 voti contro 82 e 3 astenuti, una mozione del consigliere agli Stati Alex Kuprecht (UDC/SZ) che chiedeva alle imprese controllate dalla Confederazione di impegnarsi maggiormente nello sviluppo economico delle regioni. L'atto parlamentare era stato depositato in seguito alla chiusura dello stabilimento produttivo di Brunnen da parte del gruppo RUAG. Per la maggioranza la libertà imprenditoriale deve prevalere rispetto alla considerazione degli interessi regionali;
CASSIS DE DIJON: approvato, con 93 voti contro 82, una mozione del "senatore" Hans Hess (PLR/OW) che chiede norme legislative per consentire anche ai distributori svizzeri la riparazione o la manutenzione di un apparecchio fabbricato all'estero. L'atto parlamentare è così stato trasmesso al governo;
AIUTI ALLE PMI: accolto, con 169 voti contro 5 e 2 astenuti, una mozione di Raphael Comte (PLR/NE) che chiede di raddoppiare da 500'000 franchi a 1 milione il tetto massimo degli aiuti finanziari concessi dalla Confederazione alle organizzazioni che concedono fideiussioni alle PMI. L'atto parlamentare è così stato trasmesso al governo.
Il Consiglio degli Stati in breve
(ats) Nella sua ultima seduta ordinaria, domani sono in agenda unicamente le votazioni finali, il Consiglio degli Stati ha:
GINEVRA INTERNAZIONALE: deciso all'unanimità di concedere un prestito di 54,4 milioni di franchi per la demolizione e la costruzione a Ginevra di una nuova sede per la Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FISCR). I lavori, previsti fra il 2017 e il 2018, saranno gestiti dalla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI);
ERITREA: tacitamente trasmesso al governo una mozione del gruppo PLR che chiede indagini in merito a presunte pratiche illegali commesse dal consolato generale di Eritrea a Ginevra. Vi è infatti il sospetto che i membri della diaspora debbano versare allo Stato di origine un'imposta con un'aliquota unica del 2% sul loro reddito. Il pagamento della somma sarebbe una condizione per aver diritto a determinate prestazioni consolari delle rappresentanze eritree. Il Ministero pubblico della Confederazione ha già avviato un'indagine, ha affermato il presidente della Commissione della politica estera degli Stati (CPE-S) Christian Levrat, precisando che in autunno la CPE-S avrà una discussione sulle relazioni diplomatiche con l'Eritrea;
POLITICA ESTERA: preso atto tacitamente del Rapporto sulla politica estera 2015. Un anno segnato dall'intensificazione dei conflitti e dalla crisi migratoria, ma anche dalla conclusione di un accordo sul nucleare iraniano e uno sul clima, ha affermato il ministro degli esteri Didier Burkhalter;
ACCORDI CON UE: preso atto del rapporto del Consiglio federale redatto in risposta a un postulato della "senatrice" Karin Keller-Sutter (PLR/SG) che chiedeva se fosse possibile rimpiazzare gli accordi bilaterali con l'UE con un accordo di libero scambio. Secondo il governo la Svizzera non avrebbe niente da guadagnarci: si otterrebbe sì più autonomia legislativa, ma si perderebbero i vantaggi derivati dal diritto armonizzato. Non si può inoltre giudicare in anticipo i risultati di un ipotetico accordo di libero scambio senza conoscerne i contenuti;
POLITICA ECONOMICA ESTERNA: preso atto tacitamente del Rapporto sulla politica economica esterna 2015. Ha pure accolto l'adesione del Guatemala all'accordo di libero scambio tra gli Stati dell'AELS e quelli dell'America centrale, la modifica dell'Accordo di libero scambio tra gli Stati dell'AELS e l'Albania e quello con la Serbia;
PETIZIONI: respinto sette petizioni che chiedevano, tra le altre cose, l'instaurazione di CCL per tutti gli impiegati, di rinunciare a qualsiasi inasprimento delle pene per 10 anni, di limitare la durata dell'internamento, di anticipare al 2030 la costruzione del raccordo ad AlpTransit a sud di Lugano allo scopo di favorire il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia e di consentire ai 16enni di lanciare e firmare iniziative popolari.