Il 9 ottobre 2020 si è svolto il 39° incontro interparlamentare tra la Svizzera e l’Unione europea. Le discussioni si sono incentrate sulla cooperazione europea messa in atto per affrontare la pandemia di COVID-19 e sull’Accordo istituzionale tra la Svizzera e l’UE. A causa della pandemia, l’incontro si è svolto in videoconferenza.

Sotto la presidenza congiunta del consigliere nazionale Eric Nussbaumer (PS, BL) e dell’eurodeputato Andreas Schwab (PPE, Germania), la Delegazione AELS/UE dell’Assemblea federale e i membri della Delegazione parlamentare UE per le relazioni con la Svizzera (DEEA) hanno avuto uno scambio di opinioni sulle relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’UE. Oltre alla COVID-19 e all’Accordo istituzionale, sono stati discussi anche i risultati della votazione sull’iniziativa per la limitazione e l’eventuale partecipazione della Svizzera ai programmi di cooperazione dell’UE «Horizon Europe» ed «Erasmus+»

L’incontro si è svolto appena due settimane dopo la votazione popolare sull’iniziativa per la limitazione del 27 settembre 2020. Nella loro discussione con gli eurodeputati, i parlamentari svizzeri hanno spiegato il risultato della votazione e il suo significato per i prossimi passi da compiere in merito all’Accordo istituzionale.

All’incontro hanno partecipato anche l’ambasciatore Urs Bucher, capo della Missione della Svizzera presso l’Unione europea, e Stefano Sannino, segretario generale aggiunto nel Servizio europeo per l’azione esterna. Entrambi i rappresentanti hanno riconosciuto le strette relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’UE e si sono espressi sullo stato attuale dell’Accordo istituzionale.

Il 39° incontro interparlamentare è stato anche l’occasione per stilare un primo bilancio sulla cooperazione tra la Svizzera e l’UE durante la pandemia di COVID-19. Lo stretto coordinamento tra la Svizzera e i Paesi limitrofi su questioni quali la chiusura temporanea delle frontiere, il libero accesso dei lavoratori transfrontalieri attivi nel settore sanitario e l’organizzazione congiunta dei voli di rimpatrio si è rivelato determinante per una gestione efficace della crisi.

Per quanto riguarda le possibilità di partecipazione della Svizzera ai programmi di cooperazione dell’UE «Horizon Europe» ed «Erasmus+», entrambe le delegazioni hanno apprezzato la cooperazione nel settore dell’istruzione e della ricerca. La Svizzera partecipa attualmente come Stato associato a pieno titolo all’attuale programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione «Horizon 2020», che tuttavia scade alla fine di quest’anno. L’UE sta attualmente discutendo le regole per la partecipazione degli Stati associati al programma successivo «Horizon Europe». I parlamentari si sono confrontati sulle misure necessarie per garantire che la stretta collaborazione nel settore dell’istruzione e della ricerca possa proseguire anche in futuro.