La Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS) del Consiglio degli Stati ha deciso di entrare in materia sul testo del Consiglio nazionale per l'omogeneità degli assegni familiari e accetta di prorogare il termine per l'esame dell'iniziativa popolare "Più giusti assegni per i figli". Essa incarica la sottocommissione di esaminare la questione della compensazione dei rischi e deposita una mozione e un postulato della Commissione.  Infine, essa propone di classificare le due iniziative cantonali volte a modificare l'articolo 33 della legge sui medicamenti e i dispositivi medici.

Il punto principale dell'ordine del giorno della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati era il disegno di legge federale sugli assegni familiari (91.411 Pa. Iv. Fankhauser, Prestazioni per la famiglia), che il Consiglio federale aveva approvato il 15 marzo 2005 con 100 voti contro 79. Dopo aver sentito i pareri della presidente della Conferenza dei direttori cantonali degli affari sociali (CDAS), della presidente di Pro Familia e del presidente della Commissione federale di coordinamento per le questioni familiari (COFF), le posizioni della Commissione sono state condivise; gli oppositori ritengono che il progetto vada troppo oltre per quanto concerne le disposizioni che includono i lavoratori indipendenti nel sistema previsto. Essi fanno presente che attualmente gli assegni familiari sono parte integrante del salario mentre il nuovo testo elaborato dal Consiglio nazionale auspica l'istituzione di una nuova assicurazione sociale che sarebbe inaccettabile per gran parte del settore economico. Dopo una discussione approfondita, la Commissione ha deciso, con 5 voti contro 4 e nessuna astensione, di entrare in materia. Il dibattito, articolo per articolo, sarà portato avanti nel corso della sua seduta del 27/28 giugno 2005. La Commissione ha in seguito accettato di prorogare il termine, come aveva già deciso il Consiglio nazionale, per l'esame dell'iniziativa popolare 04.016, "Più giusti assegni per i figli", con 7 voti contro 2: il termine, fissato dapprima all'11 ottobre 2005, è stato prorogato di un anno affinché le Camere federali possano prendere atto del progetto del Consiglio nazionale, quale controproposta, prima di esprimersi sull'iniziativa popolare stessa.

La mozione del Consiglio nazionale "La garanzia della qualità e la sicurezza dei pazienti nel campo della sanità" (04.3624), che il Consiglio nazionale aveva accettato il 3 marzo 2005 con 85 voti contro 35, incarica il Consiglio federale di sancire nella legislazione il principio in base al quale la responsabilità della garanzia della qualità e la sicurezza dei pazienti nel trattamento medico è di competenza della Confederazione. L'animata discussione ha evidenziato l'importanza crescente della garanzia della qualità in materia di sanità, segnatamente correlata con la responsabilità dei fornitori di prestazioni. Dopo aver limitato il campo d'applicazione della mozione a quello della LAMal (modificando il n. 1 del testo), la Commissione ha proposto, con 8 voti contro 0 e un'astensione, di accettare la mozione.

La Commissione si è pure espressa su un articolo della legge sui medicamenti esaminando due iniziative cantonali - di Ginevra e del Vallese - volti a modificare l'articolo 33 della legge in questione (03.308, Iv. ct. Ginevra e 03.310 Iv. ct. Vallese. Legge federale sui medicamenti e i dispositivi medici. Articolo 33). In effetti, questo articolo vieta espressamente la promessa e l'accettazione di vantaggi pecuniari per la prescrizione e la dispensazione di medicamenti; orbene, conformandosi a questo nuovo articolo, le aziende farmaceutiche, dopo l'entrata in vigore della legge agli inizi del 2002, hanno diminuito gli sconti accordati in passato agli ospedali e ciò ha causato un forte aumento del prezzo dei medicamenti per gli ospedali stessi. Dopo che le due Camere hanno dato seguito alle due iniziative (il Consiglio degli Stati il 13 marzo 2004, il Consiglio nazionale il 4 ottobre 2004), la CSSS del Consiglio degli Stati è stata incaricata di elaborare un progetto di testo. Tuttavia, nel corso della sua seduta del 24 gennaio 2005, la Commissione aveva constatato che la situazione si era normalizzata. In seguito, il problema si è ulteriormente attutito e la Commissione ha deciso, con 9 voti contro 1 e nessuna astensione, di proporre l'archiviazione delle iniziative. Essa ritiene che prima di un'eventuale revisione dovrebbe instaurarsi un prassi giuridica in materia.

Dopo aver sentito due rappresentanti della Commissione dell'altra Camera, la Commissione ha approvato in linea di massima, con 9 voti contro 0 e nessuna astensione, l'Iv. pa. CSSS-N (05-05) sulla revisione parziale della legge sugli stupefacenti (LStup). La CSSS del Consiglio nazionale può dunque proseguire il suo lavoro conformemente all'articolo 109 della legge sul Parlamento; essa chiede una revisione parziale della LStup affinché gli elementi suscettibili di essere approvati da una maggioranza (segnatamente la politica dei quattro pilastri, la prevenzione e la terapia, la protezione dei giovani, i compiti della Confederazione) vengano rapidamente sanciti nel testo della legge. Parallelamente, si chiede che la questione della canapa sia ripresa con proposte elaborate in materia. In merito, la Commissione si è soffermata su una petizione della "Schweizerische Hanf Koordination" intitolata "Una politica della canapa conforme alla realtà": dopo una lunga discussione, essa ha deciso di prenderne atto senza darvi seguito; pur aderendo ampiamente alle preoccupazioni espresse nel testo, essa rinuncia a un proprio intervento attendendo l'esito dei lavori della CSSS del Consiglio nazionale.

La Commissione ha inoltre preso atto di un rapporto verbale sui lavori della sottocommissione LAMal concernente la revisione parziale della legge federale sull'assicurazione malattie. Finanziamento ospedaliero (04.061). La sottocommissione ha elaborato una strategia per un sistema di finanziamento che non inciderebbe sulla concorrenza e sarebbe fondato sulle prestazioni e che sarà discussa nel corso della seduta del 27/28 giugno. La sottocommissione propone di completare questo modello con una rettifica della compensazione dei rischi.

A conclusione di una lunga audizione sui diversi modelli (modelli d'ospedalizzazione, modelli di morbosità, pool dei rischi elevati), la Commissione ha deciso all'unanimità di incaricare la sottocommissione di presentare anche proposte relative a una compensazione dei rischi.

Nel corso dell'esame della legge sui trapianti, la CSSS del Consiglio degli Stati aveva trattato a lungo la questione delle competenze delle autorità federali nell'ambito dei controlli nel settore della sanità. (04-29) o, più precisamente, della protezione degli interessati in occasione di questi controlli. Questo problema è stato ripreso dalla Commissione il 14 febbraio 2005 e discusso in relazione con un rapporto circostanziato del DFGP. Con 4 voti contro 3 e 2 astensioni, la Commissione ha approvato un progetto di testo in vista di una sua mozione (cfr. Allegato).

Infine, la Commissione ha approvato, con 9 voti contro 0, la proposta di postulato della Commissione con il quale si intende incaricare il Consiglio federale di esaminare l'impiego dei fondi per la prevenzione in materia di sanità (cfr. Allegato).

La Commissione si è riunita il 2 e 3 maggio 2005 a Berna sotto la presidenza della sua vicepresidente Erika Forster (PLR, San Gallo). Per quanto riguarda gli assegni familiari, la Commissione ha sentito: Ruth Lüthi, consigliera di Stato, presidente della Conferenza dei direttori cantonali degli affari sociali (CDAS), Michèle Berger-Wildhaber, presidente di Pro Familia, Jürg Krummenacher, presidente della Commissione federale di coordinamento per le questioni familiari (COFF); per quanto riguarda la compensazione dei rischi: Konstantin Beck, libero docente all'Università di Zurigo, Yves Eggly, docente all'Università di Losanna, Lucien Gardiol, dell'Università di Losanna, Andreas Bührer e Philip Baumann, "Managed Partner Blue Care", Winterthur.

Berna, 04.05.2005    Servizi del Parlamento