La Commissione dell'ambiente, della  pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale ha adottato all'unanimità la legge sulla geoinformazione. Si è inoltre occupata di diverse iniziative parlamentari che chiedono l'adozione di provvedimenti nel settore dell'energia (divieto del standby per gli apparecchi elettrici, promozione delle energie rinnovabili) e dell'ambiente (riduzione delle emissioni dei veicoli). In questo contesto, ha depositato una mozione che chiede di adeguare a partire dal 2012 le norme relative alle emissioni medie delle nuove vetture immatricolate in Svizzera alle future prescrizioni dell'UE.

06.077 n Legge sulla geoinformazione

La legge sulla geoinformazione deve garantire che le informazioni geografiche concernenti tutto il territorio svizzero siano messe a disposizione, a prezzi adeguati, ai fini di un'ampia utilizzazione. A tale scopo, occorrono norme federali di carattere obbligatorio per il rilevamento, la modellizzazione e lo scambio di geodati. Questa nuova legge si prefigge inoltre di migliorare durevolmente il valore aggiunto dei geodati. La Commissione ha deciso all'unanimità l'entrata in materia sul progetto. La discussione si è concentrata in particolare sul fatto che le geoinformazioni possono essere associate facilmente a dati personali ed è quindi è importante che il progetto tenga conto degli aspetti rilevanti della protezione dei dati. Contrariamente al Consiglio federale, la maggioranza della Commissione vuole evitare un'eccessiva regolamentazione ed è contraria all'introduzione di un registro dei geometri. Per contro, una minoranza della Commissione ritiene che un simile registro è importante per la sorveglianza della professione nell'interesse della clientela. La Commissione ha approvato il progetto di legge all'unanimità.

06.450 n Iv. pa. Teuscher. Fuori strada sotto controllo -

Mozione CAPTE-N. Emissioni delle nuove vetture immatricolate in Svizzera

Secondo l'iniziativa parlamentare depositata dalla consigliera nazionale Teuscher le automobili che emettono in media quantità molto elevate di CO2 per chilometro possono essere omologate solamente per motivi ben fondati e previa autorizzazione speciale. L'iniziativa chiede inoltre di limitare a 80 chilometri all'ora la velocità delle automobili già omologate le cui emissioni di CO2 sono superiori ai valori limite.

La Commissione ritiene che un simile divieto sia inappropriato: da un lato, violerebbe i contratti commerciali internazionali e, dall'altro, il mercato svizzero è troppo ridotto per imporre un disciplinamento speciale di questo genere. D'altronde, i provvedimenti restrittivi non dovrebbero essere diretti contro un tipo di veicolo, ma piuttosto contro la frequenza della sua utilizzazione. Per tutti questi motivi, la Commissione, con 12 voti contro 1 e 4 astensioni, non ha dato seguito all'iniziativa parlamentare. Al suo posto, la Commissione ha adottato una mozione con 12 voti contro 7 che chiede di adeguare a partire dal 2012 le norme relative alle emissioni medie delle nuove vetture immatricolate in Svizzera alle future prescrizioni dell'UE.

06.469 n Iv. pa. Recordon. Proibizione dello standby sugli apparecchi elettrici

L'iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale Recordon si prefigge di vietare, salvo eccezioni restrittive e debitamente motivate, la funzione standby sugli apparecchi elettrici come ad esempio elettrodomestici ed elettronica di divertimento. Secondo la maggioranza della Commissione, una limitazione o un'ottimizzazione della funzione standby sarebbe auspicabile, tenuto conto dello spreco energetico che genera e che, per quanto concerne taluni apparecchi molti diffusi come le macchine del caffé o i decoder, può rappresentare una parte non trascurabile del consumo energetico totale. Essa ritiene tuttavia che un divieto generalizzato sarebbe difficile da attuare e predilige quindi la conclusione di accordi volontari con i fabbricanti. La Commissione ritiene inoltre che eventuali nuove prescrizioni relative all'efficienza energetica non dovrebbero essere limitate allo standby, ma estendersi all'utilizzazione in generale degli apparecchi elettrici. La Commissione ha sospeso la discussione ripromettendosi di occuparsi in modo più approfondito del consumo energetico degli apparecchi elettrici, inclusi i sistemi di illuminazione, nel corso delle prossime sedute.

03.439 n Promozione delle energie rinnovabili senza ripercussioni sul bilancio statale (Iv. pa. Kunz)

Adottata dal Consiglio nazionale il 1° marzo 2005, questa iniziativa parlamentare si prefigge di promuovere le energie rinnovabili, segnatamente l'utilizzazione del legno e della biomassa per produrre calore, utilizzando il 2 per cento dei proventi dell'IVA derivanti dall'intero settore dell'energia. Dopo essersi fatta un'idea dell'onere finanziario derivante da tale sostegno (ca. 20 milioni di franchi all'anno), la Commissione ha deciso, con 12 voti contro 11, di sospendere l'esame del testo e di aspettare di conoscere gli effetti sullo sviluppo delle energie rinnovabili della revisione della legge federale sull'approvvigionamento elettrico, della modifica della legge sull'imposizione degli oli minerali e del centesimo per il clima. Si occuperà nuovamente del tema della produzione di calore non appena il Consiglio federale avrà pubblicato il rapporto sulle prospettive energetiche 2035.

CAPTE 06-14 n Piano settoriale « Depositi in strati geologici profondi »

La Commissione ha chiesto a diversi rappresentanti dell'Ufficio federale dell'energia di presentarle il piano settoriale pubblicato recentemente « Depositi in strati geologici profondi ». Il Piano descrive la procedura e i criteri in base ai quali sono scelti i siti per tali depositi in Svizzera. Tale rapporto ha suscitato in seno alla Commissione un dibattito di fondo sull'energia nucleare e le scorie radioattive. I temi controversi riguardavano la chiusura definitiva dei depositi in strati geologici profondi, la sorveglianza a lungo termine, il rischio di sismi e la responsabilità del gestore della centrale rispetto allo stoccaggio definitivo.

CAPTE 06-13 n Rapporto in risposta al postulato « Depositi finali per scorie nucleari: effetti in superficie» (Po. 03.3279 Fehr Hans-Jürg)

La Commissione ha inoltre preso atto del rapporto redatto in risposta al postulato « Depositi finali per scorie nucleari: effetti in superficie ». Secondo l'Ufficio federale dell'energia, gli effetti del deposito di scorie radioattive in strati geologici profondi differiscono da una regione all'altra. L'aumento delle cifre d'affari, il valore aggiunto e la creazione di posti di lavoro nella regione interessata potrebbero essere considerati effetti positivi. Dal lato opposto, potrebbero risultare effetti piuttosto negativi per l'immagine di una regione o per la vendita di prodotti agricoli protetti da una denominazione di origine. Alcuni membri della Commissione hanno deplorato il fatto che il rapporto non menzioni gli effetti socioeconomici di un eventuale incidente.

La Commissione si è riunita il 12 e 13 febbraio 2007 a Berna, sotto la presidenza della consigliera nazionale Barbara Marty Kälin (S/ZH), parzialmente in presenza del consigliere federale Samuel Schmid.

Berna, 13.02.2007    Servizi del Parlamento