La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N), riunitasi a  Baden (AG), è stata consultata sui principali punti del mandato di negoziazione  assegnato alla delegazione svizzera in vista della Convenzione sul clima che si terrà a Copenaghen. Inoltre, ha iniziato l'esame del rapporto sulla politica estera 2009. Per quanto concerne le relazioni tra la Svizzera e la Libia, la Commissione ha deciso, in seguito alla pubblicazione nella stampa domenicale di nuove informazioni confidenziali, di sporgere denuncia penale per violazione del segreto d'ufficio. Infine, la CPE-N ha approvato un accordo di libero scambio tra gli Stati dell'AELS e gli Stati membri del Consiglio di cooperazione degli Stati arabi del Golfo.

1. Quindicesima conferenza degli Stati parte della Convenzione sul clima (Copenaghen, 7 - 18 dicembre 2009)

In vista della conferenza sul clima che si terrà dal 7 al 18 dicembre prossimi a Copenaghen, la CPE-N ha esaminato i principali punti del mandato di negoziazione della delegazione svizzera.  I negoziati concernono due obiettivi della lotta contro il riscaldamento climatico: da un lato la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra responsabili del riscaldamento climatico e, d’altro lato, l’adattamento alle conseguenze già visibili del riscaldamento climatico. Alcuni membri della Commissione approvano le direttrici del mandato di negoziazione adottato dal Consiglio federale secondo il quale la Svizzera dovrà ridurre entro il 2020 le sue emissioni di gas a effetto serra del 20 % rispetto al livello del 1990. Altri auspicano che la Svizzera si impegni a ridurre le sue emissioni almeno del 30 % rispetto al livello del 1990.

 

2. 09.052 ns Rapporto di politica estera 2009

Il rapporto di politica estera (09.052 ns) fornisce una panoramica delle principali attività in questo ambito dopo la pubblicazione del rapporto di politica estera del giugno 2007. Il rapporto di quest’anno si presenta in una nuova forma che risponde alla proposta formulata dalla CPE-S nel suo postulato del 1° settembre 2006 (06.3417 « Rapporti periodici del Consiglio federale alle Commissioni della politica estera »): contrariamente al rapporto del 2007, riunisce in un unico rapporto tutti i rapporti periodici pubblicati sinora separatamente, come ad esempio il rapporto annuale sulle attività di promozione civile della pace e di rafforzamento dei diritti dell’uomo, il rapporto sulla Svizzera e l’ONU e il rapporto annuale sulle attività della Svizzera presso il Consiglio d’Europa.

La CPE-N ha iniziato l’esame del rapporto di politica estera 2009 prestando un’attenzione particolare ai seguenti temi : la politica europea della Svizzera, la promozione della pace e la sicurezza umana. Nell’ambito di questa prima discussione, la Commissione ha dato un giudizio globalmente positivo sul rapporto. Alcuni membri della Commissione hanno tuttavia criticato il fatto che il rapporto manchi di sostanza e non sia sufficientemente approfondito. Altri hanno rilevato una mancanza di coerenza nella presentazione di alcuni punti. Desiderando procedere a un esame approfondito del rapporto, unitamente a quello della Delegazione parlamentare presso il Consiglio d’Europa,  la Commissione ha deciso di continuare la discussione nella sua prossima seduta, e ha rinviato l’esame da parte del Consiglio nazionale alla sessione primaverile del 2010.

 

3. Relazioni tra la Svizzera e la Libia

(cfr. Comunicato stampa della CPE-N del 2 novembre 2009, « Relazioni tra la Svizzera e la Libia: la CPE-N appoggia il Consiglio federale »)

In seguito alla pubblicazione nella stampa domenicale di un documento confidenziale che presenta la cronologia degli eventi nel dossier libico, la Commissione ha deciso con 22 voti contro 2 e 1 astensione di sporgere denuncia penale contro ignoti per violazione del segreto d’ufficio ai sensi dell’articolo 320 del Codice penale. La grande maggioranza della Commissione ritiene infatti che questa nuova violazione del segreto d’ufficio sia particolarmente grave e controproducente. Considera che le indiscrezioni rendano la Svizzera più vulnerabile e indeboliscano la sua posizione nei negoziati.

 

4. 09.3719 s Mo. CS I fondamenti del nostro ordine giuridico scavalcati dall’ONU

Con 12 voti contro 9 e 3 astensioni la Commissione ha deciso di differire alla sua seduta del primo trimestre 2010 l’esame della mozione summenzionata e adottata all’unanimità dal Consiglio degli Stati. Considerati gli ultimi sviluppi nella problematica della procedura giuridicamente lacunosa di « listing » (iscrizione in una lista nera) e di « delisting » (radiazione dalla lista) di persone sospettate di essere implicate in attività terroristiche, la maggioranza della Commissione ritiene che si debba procedere ad un esame approfondito degli obiettivi della mozione, in particolare di quelli figuranti nel suo primo capoverso.

 

5. 09.072 n Accordo di  libero scambio tra gli Stati dell’AELS e gli Stati  del Consiglio di cooperazione del Golfo arabo 

La Commissione a proceduto all’esame preliminare del decreto federale che approva l’Accordo di libero scambio tra gli Stati dell’AELS e gli Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo arabo e lo ha approvato con 10 voti contro 0 e 6 astensioni.
La maggioranza della Commissione ritiene che la conclusione dell’accordo di libero scambio e dell’accordo agricolo riveste grande importanza economica per la Svizzera : questi accordi permettono infatti di accedere ai mercati di una regione finanziariamente molto forte e quindi d stimolare a crescita.

Gli astenuti della Commissione hanno lamentato il fatto che nell’accordo non siano menzionate le norme sociali e il rispetto dei diritti dell’uomo.

 

6. 09.040 s Rapporto sui trattati internazionali conclusi nel 2008

La Commissione ha preso atto del rapporto sui trattati internazionali conclusi nel 2008. Il rapporto elenca gli accordi che il Consiglio federale e i servizi dell’Amministrazione federale hanno concluso nel 2008. Consente al Parlamento di verificare se alcuni trattati, considerata la loro portata, gli debbano essere sottoposti a posteriori per approvazione. La Commissione constata con soddisfazione che il rapporto è stato elaborato tenendo conto delle raccomandazioni formulate dopo l’esame del rapporto dello scorso anno.   


7. Temi attuali di economia e politica estere

La CPE-N si è informata in dettaglio in merito al seguito che l’Italia intende dare alla procedura di amnistia fiscale (« scudo fiscale ») in corso. Si è pure occupata della posizione che la Svizzera adotterà e ha deciso di seguire da vicino questa vicenda. 

D’altra parte, la Commissione si è informata circa i temi che saranno affrontati nel prossimo ciclo di negoziati dell’OMC e delle eventuali implicazioni per il mandato di negoziazione del Consiglio federale. La CPE-N ha inoltre ricordato al Consiglio federale che le questioni legate alla sicurezza alimentare e alla crisi finanziaria dovranno essere discusse nel prossimo incontro ministeriale.

 

8. Presentazione della scuola di formazione professionale di Baden (« BerufsBildungBaden »)

La scuola di formazione professionale di Baden ha presentato alla Commissione i suoi metodi d’insegnamento innovativi che si fondano su piattaforme on line e su tecniche d'avanguardia. La Commissione è rimasta molto impressionata dalle potenzialità di questo sistema di formazione e si è informata più ampiamente sulle possibilità che offre in materia di valutazione delle prestazioni. 


La Commissione si è riunita il 2 e 3 novembre 2009 alla scuola professionale (BerufsBildungBaden) a Baden, sotto la presidenza del consigliere nazionale Geri Müller (Verdi/AG) e in presenza delle consigliere federali Micheline Calmy-Rey e Doris Leuthard e del consigliere federale Moritz Leuenberger.

 

Berna,  3 novembre 2009 Servizi del Parlamento