La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha esaminato diversi interventi concernenti la protezione degli animali. Ha in particolare approvato l’iniziativa parlamentare Bruderer, la quale chiede che in Svizzera possano essere importate unicamente le pellicce fabbricate nel rispetto delle norme in materia di protezione degli animali. La CSEC-N ha inoltre approvato gli aiuti finanziari della Confederazione all’associazione Memoriav per gli anni 2010-2013, proponendo però di ridurre il limite di spesa e l’importo degli aiuti finanziari annuali.

La Commissione ha esaminato l’iniziativa parlamentare Bruderer «Vietare l'importazione di prodotti realizzati con la pelle di animali maltrattati» (09.428 n) e le ha dato seguito con 16 voti contro 3 e 3 astensioni. L’iniziativa si prefigge di vietare l’importazione di prodotti realizzati con la pelle di animali maltrattati durante l’allevamento o la cattura oppure al momento dell’uccisione. Oltre ad argomenti legati alla protezione degli animali, tutela iscritta nella Costituzione federale e in un’apposita legge federale, in seno alla Commissione sono state fatte valere considerazioni di politica economica. È stato rilevato che la maggior severità delle norme svantaggia i produttori di pellicce svizzeri rispetto a quelli esteri ed è stato ricordato che già oggi la legge sulla protezione degli animali (art. 14) vieta l’importazione di pelli di gatto e di cane.
Ogni anno nel nostro Paese vengono castrati circa 1,3 milioni di porcellini. Dal 1° gennaio 2010 la castrazione senza anestesia di lattonzoli sarà vietata in Svizzera. Per evitare l’odore di verro sono disponibili tre metodi alternativi: la castrazione con anestesia, la vaccinazione e l’ingrasso. L’iniziativa parlamentare Graf Maya «Vietare la castrazione dei porcellini a partire dal 2015» (09.424 n) chiede di modificare le disposizioni transitorie della legge sulla protezione degli animali, in modo da vietare la castrazione dei porcellini a partire dal 1° gennaio 2015. Dopo aver approfonditamente vagliato le possibili alternative, Maya Graf ha deciso di ritirare la sua iniziativa. Un divieto a partire dal 2015 sarebbe prematuro e non permetterebbe di acquisire la necessaria esperienza con i metodi ammessi dalla nuova legge sulla protezione degli animali. La Confederazione sta inoltre intensificando la sua collaborazione con gli altri attori coinvolti, al fine di mettere in pratica, a lungo termine, metodi che possano essere accettati sia dai difensori degli animali, sia da produttori, grossisti e consumatori.

Dando seguito all’iniziativa parlamentare Marty Kälin «Controlli alle frontiere e trasporto d’animali» (07.417 n) e alle iniziative del Cantone di Berna (07.311 s) e di San Gallo (08.315 s), che chiedevano di vietare il transito attraverso la Svizzera di animali da macello provenienti dall’UE, la CSEC-N si è già occupata del problema rappresentato dal trasporto di animali attraverso il nostro Paese. In considerazione dei lavori già intrapresi per attuare l’iniziativa parlamentare Marty Kälin, la Commissione ha pure dato seguito all’unanimità all’iniziativa del Cantone di Friburgo «Divieto di transito attraverso la Svizzera di animali vivi da macello provenienti dall’UE» (08.332 s).

Dopo che, il 12 maggio 2009, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati ha seguito la commissione omologa del Consiglio nazionale approvando l’iniziativa parlamentare Amherd Viola «Base costituzionale per una legge federale sul promovimento dell’infanzia e dei giovani nonché sulla loro protezione» (07.402 n), è stato possibile dare avvio all’elaborazione di un articolo costituzionale al fine di attribuire alla Confederazione la competenza di legiferare in materia di protezione e di promovimento dell’infanzia e dei giovani. In considerazione della revisione totale in corso della legge sul promovimento della gioventù, la CSEC-N ha deciso con 16 voti contro 2 e 4 astensioni di sospendere l’elaborazione del progetto fino al compimento della revisione di legge.
L’associazione Memoriav, fondata nel 1995, ha il compito di valutare, inventariare, conservare e rendere accessibile a terzi il patrimonio audiovisivo svizzero. La Confederazione ha sempre sostenuto finanziariamente Memoriav. Dal 2006 gli aiuti finanziari sono retti da un contratto di prestazioni basato sulla legge federale del 16 dicembre 2005 sull’erogazione di aiuti finanziari all’Associazione Memoriav. La Commissione ha esaminato la proposta di aumentare il limite di spesa per gli aiuti finanziari all’Associazione Memoriav nel periodo 2010-2013 (09.046 n). I membri della Commissione riconoscono l’importanza del lavoro svolto da Memoriav e comprendono pure l’auspicio dell’Associazione di poter disporre di mezzi finanziari supplementari che le permettano di garantire a un ampio pubblico l’accesso alla documentazione conservata. Per motivi di politica finanziaria la Commissione ha tuttavia deciso di non sfruttare appieno il limite di spesa fissato dalla Confederazione: essa ha quindi proposto, con 14 voti contro 5 e 1 astensione, di ridurlo da 14,1 a 12,8 milioni di franchi, suggerendo pure una diminuzione degli aiuti finanziari annuali, che da 3,53 milioni dovrebbero passare a 3,2 milioni di franchi.
I membri della Commissione hanno preso atto con soddisfazione di due studi dell’OCSE concernenti il sistema svizzero di formazione professionale. I due studi confermano l’efficacia del sistema duale e in particolare la sua particolare permeabilità, esemplare anche a livello internazionale. L’OCSE ha però nel contempo rilevato le sfide che si prospettano per la Svizzera, riferendosi ad esempio all’eccessiva influenza che la congiuntura esercita sul numero di posti di apprendistato disponibili.

La CSEC-N ha infine deciso di occuparsi della controversa introduzione della nuova ortografia tedesca nelle scuole svizzere, offrendo la propria disponibilità a intavolare se del caso discussioni politiche con le parti interessate.

Presieduta dalla consigliera nazionale Josiane Aubert (PS, VD), la Commissione si è riunita a Berna il 18 giugno 2009 e presso il Musée d’art et d’histoire di Neuchâtel il 19 giugno 2009.


Berna, 19 giugno 2009 Servizi del Parlamento