La CSEC-S ha approvato la riunione dei rispettivi disegni di legge sulla promozione della cultura e su Pro Helvetia, allineandosi alla decisione del Consiglio nazionale. Essa ha per contro affidato all’Ufficio federale della cultura la competenza nell’ambito della promozione delle nuove leve di artisti e del sostegno di manifestazioni culturali d’importanza nazionale, mentre alla Fondazione pro Helvetia ha attribuito la competenza in materia di sussidi di lavoro per la creazione di nuove opere e di sussidi per la realizzazione di progetti. La definizione degli obiettivi strategici della fondazione Pro Helvetia permane di competenza del Consiglio federale.

Argomento centrale della sessione di due giorni della Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC) è stata indubbiamente la legge sulla promozione della cultura (07.043) che il Consiglio nazionale ha adottato nella sessione primaverile e alla quale è stata integrata la legge su Pro Helvetia (07.044). I membri della CSEC-S hanno accolto la riunione dei due disegni.  Diversamente da quanto aveva deciso il Consiglio nazionale in merito alla ripartizione delle competenze tra l’Ufficio federale della cultura (UFC) e Pro Helvetia, la Commissione ha attribuito all’UFC la competenza di promuovere le nuove leve di artisti e di sostenere le manifestazioni culturali d’importanza nazionale. La competenza in materia di sussidi di lavoro per la creazione di opere e di sussidi per la realizzazione di progetti andrebbe invece mantenuta presso Pro Helvetia. La Commissione ha giustificato la sua divergenza rispetto alla decisione del Consiglio nazionale specificando che l’UFC è già attualmente molto attivo nell’ambito della promozione delle nuove leve, mediante l’attribuzione di riconoscimenti ai vincitori del Concorso federale d’arte e del Concorso federale di design,  in forma di premi in denaro o di soggiorni di lavoro in atélier rinomati. Una maggioranza della Commissione ha approvato la decisione del Consiglio federale secondo cui lo stesso ha la competenza di definire gli obiettivi strategici della fondazione Pro Helvetia. Inoltre la Commissione ha approvato la decisione del Consiglio nazionale secondo cui la Confederazione assume una parte dei premi assicurativi per prestiti di opere a musei svizzeri, per quanto le esposizioni interessate siano d’importanza nazionale.
Gli aiuti finanziari votati dal Consiglio nazionale e destinati a coprire i costi d’esercizio di musei, collezioni e reti di terzi nella loro attività di salvaguardia del patrimonio culturale non hanno invece suscitato il consenso della Commissione, la quale si è però mostrata d’accordo con la Camera bassa nel ritenere che la Confederazione debba versare agli istituti di previdenza vincolati agli artisti interessati una percentuale – fissata dal Consiglio federale – degli aiuti finanziari riconosciuti agli attori culturali.
Il progetto è stato approvato dalla Commissione con 8 voti favorevoli, 0 contrari e quattro astensioni. Esso dovrebbe essere esaminato dal Consiglio degli Stati durante la sessione estiva.

La CSEC-S ha parimenti proceduto all’esame delle ultime divergenze concernenti il progetto di articolo costituzionale concernente la ricerca sull’essere umano (07.072). Dissentendo dal Consiglio nazionale, essa ha ribadito la sua proposta di non iscrivere nella legge il principio di libertà della ricerca, ritenendo che lo stesso sia già integrato nel principio di libertà della scienza, iscritto all’articolo 20 della Costituzione federale. Per contro si è allineata alla proposta del Consiglio nazionale che vuole il campo di applicazione dei principi in materia di ricerca sulle persone circoscritto unicamente alla medicina e alla biologia. I membri della Commissione sono tuttavia consapevoli del fatto che, dati il contesto interdisciplinare e la moltitudine dei metodi applicati nella ricerca, non sempre è possibile distinguere chiaramente fra i diversi settori. 

La Commissione ha inoltre respinto la mozione del Consiglio nazionale « No al commercio dei prodotti derivati dalle foche massacrate in Canada » (08.3432), ritenendo che il divieto richiesto non costituisca una  soluzione alla problematica. Condivide tuttavia il parere dell’autore della mozione e condanna l’impiego di metodi crudeli nella caccia alle foche; in tal senso la CSEC-S ha depositato una mozione parallela mirante a vietare in Svizzera l’importazione, il transito, il commercio e il trattamento di prodotti derivati dalle foche, nella misura in cui tali prodotti non provengano da una caccia autorizzata e controllata dallo Stato nonché svoltasi manifestamente nel rispetto delle norme applicabili alla protezione degli animali. Il testo della Commissione chiede che sia esaminata l’eventuale introduzione – possibilmente su scala internazionale – di un disciplinamento obbligatorio concernente l’etichettatura (certificati), il quale permetterebbe di provare che i prodotti derivati dalle foche sono stati ottenuti nel rispetto accertato delle norme applicabili alla protezione degli animali.

La CSEC-S ha eliminato le ultime divergenze riguardanti la legge federale concernente i musei e le collezioni della Confederazione (07.075), adottata dal Consiglio nazionale durante la sessione primaverile. La Commissione si è allineata alle decisioni del Consiglio nazionale su tutti i punti. Il Consiglio degli Stati potrà adottare il progetto durante la sessione estiva.

Infine la Commissione ha approvato all’unanimità il Protocollo addizionale alla Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina (08.064), disciplinante le disposizioni relative alla donazione di organi nel settore della medicina dei trapianti. Essa si è allineata al Consiglio nazionale, il quale ha adottato questo testo il 3 marzo 2009.

La Commissione si è riunita nei giorni 26 e 27 marzo 2009 sotto la presidenza del consigliere agli Stati Hermann Bürgi (UDC/TG) e parzialmente in presenza del consigliere federale Pascal Couchepin.

Berna,  27 marzo 2009 Servizi del Parlamento