65a Assemblea generale dell’ONU sotto presidenza svizzera
La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S) si è intrattenuta con Joseph Deiss. Tema dell’incontro è stato il modo in cui Joseph Deiss intende esercitare la sua funzione di presidente della 65a Assemblea generale dell’ONU. La Commissione ha inoltre trattato le relazioni tra la Svizzera e la Libia nonché la crisi dell’euro e le sue conseguenze per il nostro Paese.

1.   Presidenza della 65a Assemblea generale delle Nazioni Unite. Colloquio con Joseph Deiss

L’11 giugno 2010 Joseph Deiss è stato eletto alla presidenza dell’Assemblea generale dell’ONU. La Commissione si è detta molto lieta del fatto che uno Svizzero sia stato eletto a questa alta carica internazionale e ha sottolineato l’importanza di questo avvenimento per il nostro Paese. La CPE-S ha invitato Joseph Deiss a venire a presentarle le priorità e i principali campi d’attività della sua presidenza. Egli ha illustrato le sue idee e i suoi progetti precisando che, da un lato, promuoverà, in seno all’ONU, i valori difesi dalla Svizzera e, dall’altro, si impegnerà a far conoscere meglio alla Svizzera i valori delle Nazioni Unite. In questo contesto la Commissione ha esaminato le differenti possibilità di cui dispone il Parlamento per informare il vasto pubblico delle attività dell’ONU.

2.   Relazioni Svizzera – Libia

La CPE-S ha trattato lo stato attuale delle relazioni tra la Svizzera e la Libia, concentrandosi in particolare sull’attuazione del piano d’azione concluso tra i due Paesi il 14 maggio 2010 e sugli sforzi intrapresi dal Consiglio federale al fine di normalizzare le relazioni bilaterali. In questo contesto la Commissione ha discusso l’istituzione di un tribunale arbitrale internazionale prevista dal piano d’azione, soffermandosi in particolare sulle conseguenze in materia di diritto pubblico e sulle ripercussioni politiche che un’eventuale decisione di detto tribunale potrebbe avere per la Svizzera. 

3.   Crisi dell’euro e misure per superarla

Alla presenza del consigliere federale Hans-Rudolf Merz, la Commissione si è occupata della crisi dell’euro. Philippe Bacchetta, professore di economia politica all’Università di Losanna e Aymo Brunetti, responsabile della Direzione della politica economica della Segreteria di Stato dell’economia, sono stati sentiti in qualità di esperti.

Si trattava di chiarire se le misure prese congiuntamente dalle autorità dell’UE e dal FMI abbiano permesso di stabilizzare in modo durevole la zona euro. La CPE-S ha preso atto del parere degli esperti: essi ritengono che, nonostante le misure prese abbiano portato un certo miglioramento, permangono tuttavia rischi considerevoli. La Commissione voleva inoltre sapere quali misure la Svizzera abbia previsto di prendere per evitare che in caso di un nuovo apprezzamento del franco l’economia svizzera subisca nuovi pregiudizi. Gli esperti hanno spiegato che la Svizzera dispone di sufficienti strumenti di politica monetaria per frenare un eventuale apprezzamento del franco, ma che la loro applicazione comporta anche rischi.  

4.   Gestione del personale e rete esterna del DFAE

La Commissione ha proceduto a un primo esame del tema «gestione del personale e rete esterna del Dipartimento federale degli affari esteri». Sono state trattate in particolare le risorse di personale e la concentrazione della rete esterna. Alcuni membri della Commissione hanno criticato l’annunciata chiusura di diverse ambasciate svizzere in Europa. Ritengono preoccupante questa decisione: un indebolimento della rete svizzera rischia infatti di pregiudicare le relazioni, estremamente importanti, che la Svizzera intrattiene con i membri dell’Unione europea in generale e i Paesi vicini in particolare. Del resto l’importanza della rete svizzera in Europa è ulteriormente aumentata in questi ultimi anni con l’accentuarsi delle divergenze di opinioni tra la Svizzera e l’UE. La Commissione ha infine posto l’accento sulla grande professionalità e sull’eccellente qualità del personale del DFAE. La CPE-S ha deciso di riprendere il tema in occasione della sua prossima seduta e di fare una visita alla Direzione delle risorse del DFAE. 

5.   10.022 n Accordo europeo sul trasporto internazionale di merci pericolose per via navigabile interna. Approvazione

L’Accordo disciplina il trasporto di merci pericolose sui fiumi e sui laghi europei. In Svizzera l’Accordo interessa esclusivamente la navigazione sul Reno. Esso è volto a disciplinare il trasporto di merci pericolose sulle vie di navigazione interna in Europa per mezzo di condizioni giuridiche per quanto possibile semplici, chiare e uniformi.

La CPE-S ha approvato l’Accordo all’unanimità.

6.   Incidenti in seno alla Swisscoy

La Commissione ha preso atto con soddisfazione delle indagini condotte dal Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) in merito agli incidenti prodottisi in seno alla Swisscoy e riportati dai media: secondo il DDPS, si tratta di atti isolati che sono stati oggetto di misure disciplinari appropriate. Nel corso del suo colloquio con i rappresentanti del DDPS la CPE-S si è inoltre informata sulle prospettive dell’impegno svizzero in Kosovo. Ha in particolare auspicato che la Svizzera prosegua il suo impegno nell’ambito dell’attuale struttura europea e dia in tal modo un contributo credibile a questa missione. 

7.   Petizione Tamil Youth Organisation. Aiuto ai superstiti in Sri Lanka

La petizione chiede che la Svizzera si impegni affinché gli sfollati possano rientrare il più rapidamente possibile, ai giornalisti e alle organizzazioni internazionali sia garantito un accesso libero alle zone di conflitto, nonché affinché ai Tamil venga riconosciuto il diritto all’autodeterminazione.

La Commissione ha preso atto degli ultimi sviluppi della situazione in Sri Lanka e delle attività condotte dalla Svizzera nei settori menzionati dalla petizione. Ha potuto constatare che le autorità svizzere si impegnano attivamente contro le conseguenze della guerra civile e le violazioni dei diritti dell’uomo in Sri Lanka. La CPE-S non ritiene pertanto necessario dar seguito alla petizione in quanto la Svizzera è già attiva in questo ambito.

 

La CPE-S si è riunita a Berna il 29 giugno 2010 sotto la presidenza del consigliere agli Stati Eugen David (CEg/SG) e alla presenza dei consiglieri federali Merz e Maurer.

 

Berna,  30 giugno 2010 Servizi del Parlamento