Con 17 voti contro 8 e 1 astensione, la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) raccomanda di respingere l'iniziativa popolare «Per veicoli a misura d'uomo». Nel contempo, essa propone con 15 voti contro 11 di non entrare in materia sul controprogetto indiretto presentato dal Consiglio federale (10.017). La maggioranza della Commissione ritiene infatti che l'iniziativa manchi di uniformità, poiché persegue un numero eccessivo di finalità diverse tra loro, e considera eccessive le sue esigenze. Reputa inoltre inutile contrapporvi un controprogetto che si limita a rivedere l'attuale legge sul CO2, in vigore fino a fine 2012. Una minoranza della Commissione si è espressa a favore delle prescrizioni più severe volute dall'iniziativa per ridurre le conseguenze ambientali dei veicoli a motore e i problemi in materia di sicurezza che causano e raccomanda di accettare l'iniziativa.
Riguardo alla revisione totale della legge sul CO2 (09.067), la Commissione ha approvato il principio ispiratore della revisione proposta dal Consiglio federale che vuole applicare ai veicoli misure tecniche atte a ridurne le emissioni di CO2. Una minoranza della Commissione non ritiene tuttavia necessario legiferare in tale ambito. All'obiettivo del Consiglio federale - che è conforme a quello dell'Unione europea (UE) - di ridurre le emissioni medie di CO2 delle nuove automobili a 130 grammi di CO2 per chilometro (g CO2/km) entro il 2015, la Commissione contrappone una riduzione delle emissioni meno importante che si prefigge di raggiungere soltanto una media di 150 g CO2/km. Essa ritiene sproporzionato l'obiettivo di 130 g CO2/km, poiché la Svizzera non può raggiungerlo come fa l'UE, ossia suddividendo la media delle sue emissioni tra i suoi 27 Paesi membri. Inoltre, il parco automobilistico elvetico emette attualmente più CO2 di quello dell'UE, in parte a causa delle caratteristiche topografiche del nostro Paese.
Una minoranza della Commissione difende invece la proposta del Consiglio federale poiché ritiene che non vi siano altre possibilità di ridurre a sufficienza le emissioni di CO2.
A tale riguardo sono state avanzate diverse proposte di minoranza, una delle quali vorrebbe prescrizioni ancora più severe per raggiungere un obiettivo di 95 g CO2/km già entro il 2020. Altre minoranze auspicano invece che il termine per compiere l'obiettivo di riduzione sia differito per un periodo compreso tra tre e cinque anni o che siano previste eccezioni per determinate zone del Paese, per esempio le regioni di montagna, o per alcune attività come l'agricoltura e la silvicoltura in cui è necessario impiegare veicoli di grande potenza.
La questione dell'importo delle sanzioni da infliggere in caso di superamento dei limiti stabiliti ha pure dato adito a intense discussioni in relazione con le misure tecniche concernenti i veicoli. La maggioranza della Commissione ha dato il proprio sostegno alla proposta del Consiglio federale che si allinea sulle sanzioni pecuniarie proposte dall'UE, mentre una minoranza ne vorrebbe di più severe e un'altra di più mitigate. Nel prosieguo della deliberazione di dettaglio sulla legge sul CO2 la Commissione ha deciso con 14 voti contro 12 di adottare una base legale per istituire un fondo di sostegno a favore delle tecnologie per ridurre i gas a effetto serra. Il fondo sarebbe finanziato a concorrenza di 25 milioni di franchi l'anno con il prodotto della tassa sul CO2 e servirebbe a garantire i mutui concessi a imprese i cui prodotti contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2. Una minoranza è contraria a sancire questo vincolo supplementare della destinazione dei proventi della tassa sul CO2.
Infine la Commissione ha deciso, senza opposizione, di proporre al proprio Consiglio di prorogare il termine di trattazione dell'iniziativa popolare «Per un clima sano» per potervi contrapporre come controprogetto indiretto la revisione totale della legge sul CO2. Nel voto sul complesso la Commissione ha proposto con 14 voti contro 10 e 2 astensioni di adottare la revisione totale della legge sul CO2.
Sviluppo delle reti elettriche svizzere
La commissione ha sentito i rappresentanti dell'UFE e di Swissgrid, che l'hanno informata in merito alle sfide che attendono la rete elettrica svizzera, soprattutto per quanto concerne la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico del Paese, la posizione della Svizzera nell'ambito del mercato interno europeo e le esigenze delle future linee ad alta capacità. La Commissione ha deciso all'unanimità di depositare un postulato che incarica il Consiglio federale di riferire sullo stato attuale della rete elettrica e sulla strategia prevista per la rete svizzera di trasporto dell'energia elettrica. La Commissione è soprattutto interessata agli adeguamenti necessari, per rendere possibili le offerte decentralizzate di energie rinnovabili in Svizzera e dare la possibilità di collegarsi alla rete di interconnessione europea.
09.420 n Iv. pa. Bäumle. Destinare alle energie rinnovabili i proventi dei premi per la copertura dei rischi delle centrali nucleari
La Commissione ha proceduto all'esame preliminare della succitata iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale Martin Bäumle. Essa chiede di prelevare, fino alla fine dell'esercizio delle centrali nucleari, un premio di rischio di 5 cts/kWh da destinare alla copertura dei rischi occasionati da queste centrali, attualmente non coperti, e per contribuire al finanziamento di impianti per la produzione di energie rinnovabili, per esempio rimunerando a prezzo di costo la corrente immessa nella rete. Secondo l'autore dell'iniziativa sulla corrente importata dovrebbe essere prelevato il medesimo premio di rischio. La Commissione propone, con 13 voti contro 9 e 2 astensioni, di non dare seguito all'iniziativa, mentre una minoranza propone di darvi seguito.
Procedure concernenti gli impianti di produzione di energia rinnovabile
Dopo aver discusso della rimunerazione per l'immissione di energia a copertura dei costi (RIC) (08.445), la Commissione ha deciso di depositare due mozioni commissionali. La mozione 10.3345 n CAPTE-N. Priorità della data di messa in esercizio rispetto alla data della notifica per la RIC incarica il Consiglio federale di modificare l'ordinanza sull'energia, affinché nell'ambito dei progetti RIC sia considerata prioritaria la data di messa in esercizio rispetto alla data della notifica alla società di rete. Dal canto suo, la mozione 10.3344 n CAPTE-CN. Elaborazione di una legge che coordini, al fine di accelerarle, le procedure di autorizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile chiede al Consiglio federale di elaborare una legge di coordinamento applicabile agli impianti di produzione di energia rinnovabile che, da un lato, ottimizzi tempi e contenuti di tutte le fasi procedurali nei loro diversi livelli e, dall'altra, permetta di sfruttare le sinergie tra i pertinenti atti normativi. Questa legge intende contribuire a semplificare e razionalizzare le procedure di autorizzazione. Una minoranza propone di rifiutare la mozione.
10.034 n Tasse ecologiche nel Principato del Liechtenstein. Trattato con il Principato del Liechtenstein
La Commissione propone all'unanimità al proprio Consiglio di adottare il trattato con il Principato del Liechtenstein. Questo trattato prevede che le disposizioni svizzere in materia di tasse ambientali siano recepite nel diritto del Liechtenstein.
Altre decisioni
Temendo che le nuove prescrizioni sul consumo degli elettrodomestici e degli apparecchi elettronici, entrate in vigore il 1° gennaio 2010, in futuro non siano considerate come eccezioni al principio del «Cassis de Dijon», la Commissione ha voluto salvaguardare l'attuale situazione giuridica depositando la mozione 10.3347 n CAPTE-N. Mantenimento delle prescrizioni in materia di efficacia energetica. L'intervento incarica il Consiglio federale di integrare nell'ordinanza relativa alla legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio le prescrizioni concernenti l'efficacia energetica di decoder, frigoriferi e congelatori, asciugabiancheria, lavasciuga, forni e motori elettrici.
Infine, la Commissione ha esaminato le modifiche apportate dal Consiglio degli Stati alle sue mozioni 09.3723 n Consiglio nazionale (CAPTE-N). Misure per la regolazione degli effettivi di uccelli piscivori e l'indennizzo dei danni ai pescatori professionisti e 09.3726 n Consiglio nazionale (CAPTE-N). Energie rinnovabili. Accelerazione delle procedure d'autorizzazione, dopo di che ha proposto di adottare i testi modificati.
La Commissione si è riunita a Berna il 19 e il 20 aprile 2010 sotto la presidenza del consigliere nazionale Jacques Bourgeois (RL/FR). A parte della seduta ha presenziato il consigliere federale Moritz Leuenberger.
Berna, 21 aprile 2010 Servizi del Parlamento