Iniziative popolari per la promozione del risparmio per l’alloggio
Con il voto preponderante della presidente, la CET-S raccomanda di accettare l’iniziativa popolare della Società svizzera dei proprietari fondiari «Accesso alla proprietà grazie al risparmio per l’alloggio». Per contro essa respinge nettamente un’altra iniziativa popolare, vertente sullo stesso tema, della Schweizerischen Gesellschaft zur Förderung des Bausparens, poiché comporterebbe una distorsione formale del sistema fiscale.

1. 09.074 Iniziativa sul risparmio per l’alloggio e Accesso alla proprietà grazie al risparmio per I’alloggio. Iniziative popolari

La CET-S ha esaminato l’iniziativa popolare «Per agevolare fiscalmente il risparmio per l’alloggio destinato all’acquisto di una proprietà abitativa ad uso proprio e per finanziare misure edilizie di risparmio energetico e di protezione dell’ambiente (Iniziativa sul risparmio per l’alloggio)» della Schweizerischen Gesellschaft zur Förderung des Bausparens (SGFB) nonché l’iniziativa «Accesso alla proprietà grazie al risparmio per I’alloggio» della Società svizzera dei proprietari fondiari (SSPF). Nella sessione primaverile 2010 il Consiglio nazionale aveva deciso di raccomandare al popolo e ai Cantoni di accettare le due iniziative.

Con 5 voti contro 5, 2 astensioni e il voto preponderante della presidente, la CET-S ha deciso di raccomandare di accettare l’iniziativa «Accesso alla proprietà grazie al risparmio per l’alloggio» della SSPF. I fautori dell’iniziativa, che sono nella maggioranza, sono convinti che il fatto di privilegiare il risparmio per l’alloggio sul piano fiscale permetterà di soddisfare il mandato che l’articolo 108 Cost. conferisce alla Confederazione: ritengono in effetti che grazie a questo nuovo strumento la quota di proprietari aumenterà e che soprattutto per le giovani famiglie sarà più facile acquisire il proprio alloggio. Inoltre essi prevedono che i nuovi investimenti nel settore della costruzione avranno un effetto positivo sull’economia, ciò che dovrebbe in seguito tradursi in un aumento degli introiti fiscali.

Gli avversari dell’iniziativa, che hanno depositato una proposta di minoranza, richiamano l’attenzione sul fatto che vi sono già attualmente possibilità di risparmio per l’alloggio le quali beneficiano di un trattamento fiscale preferenziale negli ambiti del 2° pilastro e del pilastro 3a. Dubitano dell’efficienza delle misure proposte, segnatamente in quanto parecchi studi mostrano che tali situazioni esplicano grandi effetti trainanti, nella misura in cui sono soprattutto le persone con un reddito elevato ad approfittare del risparmio per l’alloggio. Inoltre vi è il pericolo che il prezzo dei terreni aumenti artificialmente a causa del risparmio per l’alloggio fiscalmente agevolato. Infine gli avversari dell’iniziativa sono del parere che una deduzione fiscale supplementare sia contraria agli sforzi intrapresi per semplificare il sistema fiscale.

Un’altra minoranza propone di sottoporre al popolo e ai Cantoni un controprogetto diretto che riprenderebbe in ampia misura l’iniziativa della SSPF, senza tuttavia prevedere di esonerare il capitale risparmiato e il suo reddito da interessi dalle imposte sulla sostanza e sul reddito. Il controprogetto è stato respinto dalla Commissione con 7 voti contro 5 e 1 astensione.

L’iniziativa sul risparmio per l’alloggio della Società svizzera per la promozione del risparmio per l’alloggio si distingue dall’iniziativa della SSPF nel senso che le misure che propone sarebbero introdotte facoltativamente soltanto a livello cantonale. Essa domanda inoltre l’introduzione facoltativa di depositi a risparmio agevolati fiscalmente per finanziare misure di risparmio energetico o di protezione dell’ambiente, nonché l’esonero dall’imposta dei premi di risparmio per l’alloggio. Con 8 voti contro 4 e 1 astensione la CET-S raccomanda di respingere questa iniziativa, perché comporterebbe una distorsione formale del sistema fiscale e perché vi sono già possibilità di deduzione nel campo dell’agevolazione fiscale di provvedimenti di risparmio energetico e di protezione dell’ambiente. Il Consiglio degli Stati si occuperà di queste due iniziative nella sessione estiva.

2. Iniziative cantonali sull’importazione di prodotti agricoli

La Commissione ha esaminato cinque iniziative depositate rispettivamente dai Cantoni del Giura (08.301), di Neuchâtel (08.307), di Ginevra (08.320), di Friburgo (08.326) e di Vaud (09.311) che denunciavano l’importazione di derrate alimentari prodotte in condizioni sociali ed ecologiche intollerabili. La CET-S aveva incaricato l’Amministrazione di presentarle un rapporto che rendesse conto degli sforzi già intrapresi in questo campo. La Commissione condivide le conclusioni di detto rapporto, secondo cui la Svizzera si impegna già a diversi livelli per garantire condizioni sostenibili di produzione e i problemi di cui trattasi non provengono dalle disposizioni nazionali e internazionali esistenti ma piuttosto dalla loro applicazione nei Paesi di produzione, fatto sul quale la Svizzera non può esercitare alcuna influenza. La Commissione raccomanda dunque, senza opposizione, di non dare seguito alle iniziative.

3. Mozione del Consiglio nazionale sui pagamenti diretti

La Commissione ha respinto diverse mozioni del Consiglio nazionale che concernono la tematica dei pagamenti diretti. Con 7 voti contro 2 e 2 astensioni, essa ha così respinto la mozione Aebi 09.3226 Adeguamento della direttiva relativa alla riduzione dei pagamenti diretti, la mozione von Siebenthal 09.3434 Prescrizioni nei programmi etologici conformi alle esigenze della pratica con 9 voti contro 2, la mozione von Siebenthal 09.3435 Detenzione degli animali rispettosa delle loro esigenze nelle aziende di pascolo primaverile con 6 voti contro 4 e 1 astensione e infine la mozione von Siebenthal 09.3461 Contributi di declività con 4 voti contro 4 e il voto preponderante della presidente. Ogni volta la Commissione ha seguito l’argomentazione del Consiglio federale che proponeva la reiezione delle mozioni.

4. Mozione Fetz 09.4089 Limitazione della deduzione fiscale per i bonus milionari

La Commissione ha avuto una nuova discussione con il capo del DFF sul tema dei bonus e delle possibilità per lo Stato di combattere gli abusi in materia. La Commissione ha differito la decisione sulla mozione Fetz a una seduta supplementare prevista per il 18 maggio 2010. Essa riceverà entro tale data un rapporto del Dipartimento sulla proposta contenuta nella mozione.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Helen Leumann (PLR. I liberali radicali, LU), la Commissione si è riunita il 9 aprile 2010 a Berna. A parte delle sedute ha partecipato il consigliere federale Hans-Rudolf Merz.

Berna, 20 aprile 2010 Servizi del Parlamento