La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) attribuisce anch'essa una grande importanza alla promozione della formazione musicale: lo dimostra l'intenso dibattito condotto sull’iniziativa popolare «gioventù + musica» (09.095). Secondo la Commissione, tutti i bambini e i giovani, indipendentemente dalla loro situazione economica, devono poter beneficiare di una formazione musicale e avere la possibilità di imparare a suonare uno strumento.
Rinunciando a seguire le raccomandazioni del Consiglio federale, il Consiglio nazionale aveva deciso, con 126 voti contro 57, di raccomandare al Popolo e ai Cantoni di accogliere l'iniziativa popolare. Dal canto suo, la CSEC-S, consapevole che l'iniziativa non rispetta l’articolo costituzionale sull’educazione adottato nel maggio del 2006, è entrata in materia con 7 voti contro 0 e 1 astensione su un controprogetto diretto che rispetta la sovranità dei Cantoni in campo scolastico sancita nell'articolo 62 della Costituzione federale e che tiene conto allo stesso tempo dell'obiettivo perseguito dall'iniziativa. Il controprogetto prevede che la Confederazione e i Cantoni si adoperino in modo congiunto, nell'ambito delle loro rispettive competenze, per un insegnamento musicale qualitativamente elevato e per la promozione dei talenti musicali; la Confederazione sarà inoltre tenuta a stabilire i principi da applicare alla formazione musicale nel contesto extrascolastico, in particolare per quel che riguarda i bambini e i giovani.
Il controprogetto diretto sarà sottoposto ai Cantoni e al Comitato d'iniziativa nel quadro di una procedura di consultazione abbreviata. La Commissione adotterà la propria raccomandazione di voto il prossimo mese di febbraio, quando disporrà dei risultati della consultazione.
La CSEC-S ha inoltre esaminato le divergenze rimanenti sul progetto di atto normativo concernente l’iniziativa parlamentare «Divieto dei pitbull in Svizzera» (05.453 n ; legge sui cani), depositata da Pierre Kohler. Con 6 voti contro 2 e 1 astensione, la Commissione ha deciso di proporre alla propria Camera di mantenere la sua decisione a favore di una legge che comprenda disposizioni uniformi per tutta la Svizzera volte a proteggere gli esseri umani e gli animali dai pericoli provenienti dai cani. Di conseguenza i Cantoni non avrebbero più la possibilità di emanare disposizioni più restrittive. Con 8 voti contro 1, la Commissione ha pure ribadito la propria decisione di incaricare il Consiglio federale di sottoporre ad autorizzazione la detenzione di cani potenzialmente pericolosi. Con 5 voti contro 2 e 2 astensioni, la maggioranza della Commissione ha deciso invece di proporre al proprio Consiglio di aderire al parere del Consiglio nazionale, che prevede che il detentore di un cane sia tenuto, in talune zone designate, a mettere al proprio animale un accessorio boccale o periboccale che impedisca i morsi. Il Consiglio degli Stati si occuperà delle ultime divergenze in occasione della sessione invernale.
La Commissione aveva iniziato la propria seduta con un incontro con il presidente del Consiglio di fondazione del Fondo nazionale svizzero (FNS), il presidente del Consiglio della ricerca del FNS, alcuni rappresentanti del FNS e con il rettore dell’Università di Berna. La Commissione è stata informata sull'attuale politica di promozione della ricerca svolta da queste istituzioni e sulle relative sfide cui sono confrontate. Successivamente, gli ospiti hanno illustrato ai membri della CSEC-S l'attività di alcuni poli di ricerca nazionali, orientati in particolare sulle questioni legate al clima.
Presieduta dal consigliere agli Stati Theo Maissen (PDC/GR), la Commissione si è riunita a Berna il 23 novembre 2010. A parte della seduta era presente il consigliere federale Didier Burkhalter.
Berna, il 24 novembre 2010 Servizi del Parlamento